domenica 13 giugno 2010

Monotoni e monotematici titoli ed articoli della Ap

Clicca qui per leggere l'agenzia segnalataci da Eufemia. Qui una traduzione.
Vista l'ora e' lecita affermare che siamo proprio alla frutta :-)

6 commenti:

  1. Il sol leone fa brutti scherzi.

    Antonio

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  2. Questo articolo è troppo stupido!
    Alessia

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  3. Credo che se la condanna non è definitiva anche il risarcimento aspetta. Eufemia
    DOPO CONDANNA MOLESTIE BIMBE ASILO; COMUNICAZIONE DELLA DIOCESI
    (ANSA) - BOLOGNA, 13 GIU - E' stato ''dimesso dallo stato
    clericale'' il 22 gennaio scorso da Benedetto XVI, a seguito di
    processo canonico, don Andrea Agostini: il sacerdote della Curia
    di Bologna, che gestiva un asilo cattolico nel Ferrarese, era
    stato condannato nell'aprile 2008 dal Tribunale di Ferrara a sei
    anni e 10 mesi di pena per molestie sessuali su una decina di
    bambine e al pagamento di una provvisionale esecutiva di 28.000
    euro, quest'ultima pero' 'disattesa', secondo quanto dichiaro'
    nel febbraio scorso il legale delle famiglie delle vittime. Il
    processo d'appello e' fissato per il gennaio 2012. A rendere
    nota la riduzione allo stato laicale di Agostini e' stato
    'Bologna sette', l'inserto domenicale del quotidiano cattolico
    Avvenire curato dall'Arcidiocesi, a piede della seconda pagina
    del fascicolo, sotto il titolo 'Comunicazione del cancelliere
    arcivescovile'.
    Nella comunicazione, che reca la data di ieri, si legge che
    il provvedimento pontificio e' stato trasmesso al card.Carlo
    Caffarra il 4 marzo ed e' stato notificato all'interessato il 9
    marzo, e si ricorda che dopo la denuncia di abusi su minori al
    Tribunale ferrarese, Agostini era stato sospeso in via cautelare
    dall'esercizio di tutte le facolta' sacerdotali (divieti di
    celebrare Messa, di confessare, ecc.) l'11 aprile 2005.
    ''Terminato il periodo degli arresti domiciliari - prosegue la
    nota - l'Arcivescovo di Bologna, senza abrogare la sospensione
    di cui sopra, gli impose la residenza presso il Santuario della
    Madonna di S.Luca. Terminato il primo grado di giudizio di
    fronte all'autorita' statale si e' potuto aprire il processo
    canonico nel dicembre 2008, conclusosi con l'invio degli atti
    alla Congregazione per la Dottrina della Fede competente nel
    merito nell'ottobre 2009''.
    In una nota di commento alla comunicazione del cancelliere,
    lo stesso supplemento curato dall'Arcidiocesi rileva che ''alla
    luce delle polemiche che a partire dal 10 febbraio trovarono
    spazio sulla stampa, e che in qualche modo riflettevano l'accusa
    alla Chiesa di Bologna di una sostanziale insensibilita' se non
    addirittira di una copertura offerta al sacerdote, le date dei
    provvedimenti sono importanti. La riduzione allo stato laicale
    era gia' avvenuta quando furono accese quelle polemiche. Non
    solo, ma il divieto di esercitare il sacerdozio risale
    addirittura a quasi cinque anni prima. Perche' tutto si apprende
    solo ora? La logica della giustizia penale ecclesiale e' diversa
    da quella della giustizia penale statuale, come ogni vero laico
    riconosce, ed inoltre si e' voluto attendere la conclusione
    dell'Anno sacerdotale''. (ANSA).

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  4. E che dire di Jeff Israely?
    No Mea Culpa, But the Pope Makes a Plea for Forgiveness
    http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1996211,00.html
    Alessia

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  5. L'articolo di Israely e', come al solito, insopportabile!
    Prima si pretende il mea culpa del Papa a nome della Chiesa, poi il mea culpa personale del Papa.
    Ma facciamola finita!
    R.

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  6. Ma tutto questo latinorum non farà male agli americani che una volta badavano al sodo? E se poi, almeno nel titolo, il papa chiede perdono non è la traduzione del mea culpa? L'articolo non l'ho letto e non mi piace. Eufemia

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