lunedì 11 gennaio 2010

Aiart: I mass media a volte contribuiscono a svilire il messaggio cristiano (Sir). Solita bagarre su raiuno


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PAPA AL CORPO DIPLOMATICO: AIART, “MASS MEDIA SVILISCONO RELIGIONE”

“I mass media a volte contribuiscono a svilire il messaggio cristiano, diffondendo spesso un’immagine fuorviante della nostra società”.
Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di spettatori cattolici Aiart, dichiarandosi “pienamente d’accordo” con quanto affermato in proposito dal Papa, nel discorso rivolto oggi al Corpo diplomatico.
“La famiglia fondata sul matrimonio, il rispetto verso gli altri, la distinzione tra i sessi non di rado vengono considerati valori superati”, prosegue Borgomeo: “Soprattutto tanti programmi della tv puntano invece sul denaro, sulla ‘civiltà dell’immagine’ e fanno passare un messaggio per il quale ‘tutto è possibile’”.
Un atteggiamento, questo, che per l’Aiart è presente “nelle emittenti commerciali ma anche nel servizio pubblico”.

© Copyright Sir

Mi e' capitato di sentire una parte di un dibattito televisivo su raiuno. Argomento? La comunione ai divorziati. Presente il solito don Mario. Piu' o meno intorno alle 18.
Si e' attivato una sorta di giochetto del "tutti contro uno" e l'uno non e' stato capace di difendere le proprie ragioni.
Addirittura un vaticanista (mai visto), dopo avere chiamato la Chiesa "matrigna", ha ricordato che quel cattivone dell'allora cardinale Ratzinger convoco' gli apertissimi vescovi tedeschi allo scopo di far rimangiare loro un documento in cui si permetteva, a certe condizioni, l'accesso alla Comunione.
Ovviamente non una parola sul fatto che Joseph Ratzinger aveva il compito di preservare la retta dottrina e che, guarda caso, non era lui il Papa negli anni Novanta.
Che stressamento girevole...ditemi di non accendere piu' la tivu' perche', gira e rigira, mi trovo sempre in mezzo a questi dibattiti
.
R.

7 commenti:

laura ha detto...

Credo proprio che rinunciare a vedere la Tv sia una scelta saggia. Orami tutti parlano, tutti son opininisti. E'la fiera del nulla, purtroppo e non si ascolta l'Unica person che ha qualcosa di srio da dire. Anche nel discorso odierno al Corpo diplomatico, il Papa ha fatto accenno al relativismo. Crdo che sia il male peggiore del nostro tempo: In fondo è il peccato originale: essere legge a se stesso

mariateresa ha detto...

guarda cara, te lo dico senz'altro: non guardare la tv perchè ti vengono le rughe e ti spuntano gli zebedei.
PS: ma, per inciso, cosa interessa al pubblico urlante una misura che spetta alla Chiesa definire?Sono diventati tutti esperti e si interessano davvero in modo spasmodico del bene dei fedeli?

euge ha detto...

Cara Raffaella le bagarre continueranno finchè in trasmissione interverranno persone che non sono preparate per affrontare la delicatezza e la profondità di certi argomenti oppure opinionisti clericali ( sacerdoti ) che pur di avere un passaggio in trasmissioni televisive, si scordano di quello e di chi dovrebbero rappresentare; siccome l'unica persona che parla chiaro proprio per questo, da fastidio, perchè ciò che dice non è consono alla religione fai da te ormai in uso anche tra molti sacerdoti, vescovi e cardinali, si preferisce invitare personaggi anonimi disposti per un secondo di popolarità, a dire quello che certi signori vogliono sentirsi dire.

Maria R. ha detto...

Da quando non guardo tv (ossia, da quando la guardo solo se mi trovo in una stanza in cui altri la stanno già guardando), mi sento meglio...veramente molto meglio!
Fra l'altro, quando raramente qualcuno piazza per un attimo la tele sui programmi in cui c'è anche qualche sacerdote, finisce sempre a "pescivendolate", il che mi convince ancora di piu' che non usare il telecomando, sia una scelta che faccia respirare!

Maroun ha detto...

Ciao a tutti.
Io invece , non sono daccordo con voi . Io guardo la tv e continuero` a guardare la tv , per sapere quel che succede nel mondo , per poter essere dalla parte della verita` e combattere la falsita` . Questo e` uno dei nostri doveri , non e`di scappare ma di affrontare , certo con amore . Poi il fatto che continuano ad attaccare la chiesa e` una prova che la Chiesa ha ragione , perche` la trattano come hanno trattato Il Suo Capo , cioe` il Nostro Signore Gesu Cristo .
Forza non lasciatevi abbattere .

Anonimo ha detto...

A parte l'impreparazione del sacerdote vorrei rimarcare sopratutto il suo chiaro stato di inferiorità.
Egli si sente disprezzato per la sua posizione e allora cerca goffamente di metterci una pezza,di farsi accettare.
Non ha il coraggio di dire la verità in maniera chiara ed efficace perchè teme che gli altri pensino male di lui.

A parte ciò,trovo davvero insopportabile la posizione di chi ,non contento di essersi divorziato e convivente more uxorio(vale la pena sottolineare quest'ultimo aspetto spesso dimenticato ma fondamentale)vuole anche l'applauso della Chiesa per la sua scelta.

Io posso ben comprendere che siamo pieni di debolezze,io stesso più di molti altri.
Ma almeno riconosciamolo,e davanti a una cosa così evidente facciamo un passo indietro.

Senza dilungarmi vorrei poi fare notare che questo problema deriva anche dal fatto che negli ultimi decenni la Messa è stata presentata solo come "banchetto".
In questa ottica è facile sentirsi esclusi se non si può fare la comunione.
Ma se invece si riproponesse la dottrina cattolica nella sua integrità si capirebbe che la Messa è anche Sacrificio,la perpetuazione dell'unico Sacrificio con cui il Signore ha cancellato la nostra colpa e ci ha riconcilaito con il Padre.
Tale Sacrificio vale di per sè per tutti, per i vivi e per i morti per gli sposati e per i divorziati.

Antonio

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, spesso i programmi televisivi (come quello che hai visto tu) ospitano cosiddetti vip che si lamentano di essere emarginati dalla Chiesa perchè divorziati. Mi piacerebbe sapere se nel privato ci tengono davvero così tanto a ricevere i sacramenti... Ricordo che tempo fa Albano si lamentò davanti a giornali e tv di essere stato cacciato dal concerto di Natale del Vaticano per la sua condizione di divorziato; peccato che nessun giornalista abbia detto che quel concerto era stato abolito quattro anni fa dal Santo Padre! Ma intanto passa il messaggio di una Chiesa che punisce e non accoglie. Credimi, cambiare canale non è peccato!
Gabriella