mercoledì 6 gennaio 2010

Se il prete non sa più parlare dal pulpito: Zizola incensa Martini ma "dimentica" di citare il più grande omileta della Chiesa, Benedetto XVI

Clicca qui per leggere l'editoriale di Zizola.
Temo che il Nostro si sia dimenticato (sara' stata una svista involontaria?) di citare il Papa come esempio di Pastore capace di tenere un'omelia.
Io sono ambrosiana e quindi posso parlare... :))
Il Papa struttura l'omelia in modo straordinario: parte dalla Sacra Scrittura, la spiega, fa riferimento ad altri testi, attualizza il Messaggio evangelico e poi torna alla Sacra Scrittura usando termini e suggestioni che non possono non colpire chi lo ascolto. Sfido chiunque a dichiarare di non essere rimasto affascinato da una qualsiasi delle omelie del Santo Padre. Caro Zizola, il modello di perfetto omelita c'e' gia'. Spetta a sacerdoti, vescovi e cardinali prendere esempio. C'e' sempre da imparare, come ci ha spiegato oggi Benedetto XVI parlando dei Magi che non si sono vergognati di chiedere aiuto ai capi religiosi dei Giudei.

R.

14 commenti:

Marco ha detto...

Leggo da Zizola che i fedeli all'uscita della chiesa hanno già dimenticato l'omelia.

Ebbene, io molte di quelle di Benedetto XVI le ricordo! Ricordo bene le sue grandi omelie nelle solennità! Sono per me un vero tesoro da custodire gelosamente e riportare agli altri quando hanno sete di Dio!

Proprio di questo abbiamo bisogno: di Dio, non di liturgie-spettacolo che attirano l'attenzione per quell'ora e non lasciano niente di più rispetto al teatro. (A proposito ci sono stati balli in duomo di milano oggi per la festa dei popoli?)

Buona epifania a tutti!

Marco

Anonimo ha detto...

scusa Raffa, non ho il vocabolario sotto mano, ma credo si dica omileta (non omelita)
ciao
Luigi

Anonimo ha detto...

Buona Epifania. Sembra che a Repubblica abbiano deciso che avranno un altro Dio oltre Scalfari e optato per la versione soft martiniana. Tutto questo insistere sulle tematiche religiose mi fanno rimpiangere le famose 10 domande. Eufemia

Raffaella ha detto...

Hai ragione, caro Luigi :))
Ho pensato una cosa e ne ho scritta un'altra :)
Grazie per la correzione!
R.

Raffaella ha detto...

Buona Epifania, Eufemia :)
La nuova strategia di Repubblica sembra quasi di "vivere come se Benedetto XVI non esistesse".
Peccato che la realta' sia diversa da quella che immaginano in quel dei salotti bene.
R.

Diabolicus ha detto...

Certo, che si possono dimenticare le omelie soprattutto, se sono vuote e prive di contenuti. Ma, chissà perchè quelle di Benedetto XVI sono indimenticabili ti rimangono scolpite nel cuore e nella mente.
Zizola il suo gioco non attacca.

laura ha detto...

D'accordo con Marco. Molte omelie di Benedetto XVi rimangono scolpite ne lcuore. A me torna spesso alla mente la frase pronunciata per il 40° della chiusura del CV II, a prosito della Madonna (era l'8 dicembre 2005). "Compromettetevi con Dio!"

gemma ha detto...

però..raffaella ...non mi puoi sempre rovinare la giornata con le omelie di Zizola. Spesso apro il blog per sentirmi a casa, e ti trovo Zizola....noooooo! :) Facessimo anche noi come se lui non esistesse???? E si tenga le sue idee e noi le nostre

euge ha detto...

In effetti, in questi ultimi tempi Zizola imperversa un pò troppo da queste parti. Cara gemma molte volte gli " zizola " io me li trovo anche dentro casa che si spacciano per amici....... sono dei cloni dell'originale così fastidiosi che non ti dico.
Quindi, visto che il blog è anche casa nostra come dici tu ci tocca lo Zizola di turno!
:-))))))))))))))

RUFFUS ha detto...

Le omelie di Zizoliane si dimenticano man mano che si leggono o si ascoltano!:-)))))))

gemma ha detto...

mi dispiace Euge..posso solo consigliarti tanta pazienza e magari una boccata d'ossigeno in piazza San Pietro per un angelus, magari insieme ad un'amica, se ce la fa a venire a trovarti :)))

massimo ha detto...

in mancanza di un politi và ben un zizola,basta che segua la mission dei laccati padroncini di redazione : costituire un popolo di cattolici "adulti" disobbedienti e alternativi.........

Maria R. ha detto...

Sono "scontatamente" d' accordo con il Raffaella pensiero e aggiungo che il Papa, oltre a fare quel "giro" che indica lei, usa sempre una terminologia di facile comprensione per tutti, facendomi venire in mente Don Bosco, che leggeva le sue prediche alla madre, in anteprima, e sostituiva i paroloni a lei incomprensibili, con altri piu' facili!

Per il resto, dell'articolo, mi hanno "colpita" due cosette....

1)"In cento prediche analizzate
non ricorrono mai le parole inferno, dannazione, morte eterna. Mai "purgatorio".
Verissimo. QUalcuno, quando ci si trova davanti al Vangelo che narra di indemoniati e simili, dice che "non è il momento di parlarne", e imposta l'omelia su tutt'altro.
Per fortuna abbiamo anche un sacerdote che una volta prendeva parte anche ad esorcismi...e tuona fortemente per ricordarci che il male esiste ed esiste anche il demonio!

2) Sulla questione della gente che ascolta e non cambia, perchè è come se si togliesse l'audio, non darei tutta la colpa ai preti, anzi.
Torno sempre al riferimento del sacerdote di cui scrivo anche nel punto 1 e dico soltanto che molti sono arrivati a "cambiare Messa", con la scusa che quel prete "non piace". Ma perchè non piace?
Perchè parla di cose pratiche!
Ci dice che dobbiamo cambiare vita, che dobbiamo perdonare, amare a partire dalle nostre famiglie, diventare cristiani nella misura in cui gli altri vedano il nostro cambiamento...che saremo giudicati, che in quel momento saremo valutati sull'amore...insomma, vita spirituale "spicciola", a partire da questa terra.
Se la gente se ne va, non è mica perchè il prete non parla o non sa parlare. E' perchè è difficile fare quello che dice. Perchè oggi molti vogliono la strada "comoda", allora, dove si vede che c'è da pedalare, girano i tacchi e vanno altrove. E li', anche se si toglie l'audio, non c'è problema, perchè non c'è il prete che "alza la voce".

Karol ha detto...

Zizola, Zizola...se la prende retrospettivamente con i fustigatori di costumi e comunisti di un tempo remoto, e gli sfugge la marea montante degli odierni affabulatori del nulla, buoni, "inclusivi", maestri nell'arte del troncare e sopire, sopire e troncare: e i poveri fedeli, carezzati e lisciati, a tornare a casa a cuori e teste vuote...