sabato 27 febbraio 2010

Crescono le Chiese del Terzo Mondo. L'islam non sorpassa (Accornero)


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Crescono le Chiese del Terzo Mondo
L'islam non sorpassa


Pier Giuseppe Accornero

Al Concilio Vaticano II (1962-65) i vescovi nel mondo erano circa 2.500 e le diocesi circa 1.700. Quasi cinquant'anni dopo i vescovi sono raddoppiati e hanno raggiunto quota 5.002 e le circoscrizioni ecclesiastiche sono 2.945.
Lo segnala l'Annuario Pontificio 2010. Curato dall'Ufficio centrale di statistica della Chiesa, pubblicato dalla Tipografia Vaticana, è stato presentato a Benedetto XVI dal Segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone. I dati si riferiscono al 2009, se non al 2007-08.
L'anno scorso il Pontefice ha eretto nel mondo 8 nuove diocesi e una prelatura, ha elevato una prelatura a diocesi e 3 prefetture a vicariati apostolici. Questi passaggi (prefettura, vicariato apostolico, prelatura, diocesi) significano che la Chiesa in una porzione di mondo, sperduta nella savana africana, nelle pianure asiatiche, nelle foreste o sulle montagne sudamericane si è rafforzata e organizzata tanto da avere una struttura normale con un vescovo, i sacerdoti e i religiosi, le religiose e i diaconi permanenti, i catechisti e i fedeli delle parrocchie. Nel 2009 sono stati nominati 169 nuovi vescovi.
Tra il 2007 e il 2008 i fedeli battezzati nel mondo sono passati da 1 miliardo e 147 milioni a 1 miliardo e 166 milioni con un incremento 19 milioni (1,7 per cento). Guardando alla popolazione mondiale, passata da 6,62 a 6,70 miliardi, si deduce che l'incidenza dei cattolici è lievissimamente aumentata dal 17,33 al 17,40 per cento. Le statistiche, si sa, sono ambivalenti e non dicono il grado di fede o di vita cristiana dei battezzati ma smentiscono l'affermazione che l'islam abbia superato il cristianesimo come prima religione.
Nel 2007-08 il numero dei vescovi è aumentato dell'1,13%, passando da 4.946 a 5.002. L'incremento è stato significativo in Africa (+1,83%) e nelle Americhe (+1,57%); invece in Asia (+1,09%) e in Europa (+0,70%) il numero è sotto la media; in Oceania si registra invece una diminuzione del 3%. Dice l'Ufficio di statistica: «Tali dinamiche non hanno causato sostanziali variazioni nella distribuzione dei vescovi nei continenti».
Il numero dei sacerdoti (diocesani e religiosi) nel complesso continua a mostrare una moderata evoluzione positiva, cioè un aumento dell'1% nel 2000-2008. In nove anni i sacerdoti sono passati da 405.178 nel 2000 a 408.024 nel 2007 e a 409.166 nel 2008.
Ma la distribuzione del clero nei continenti è caratterizzata da una forte prevalenza di sacerdoti europei che sono il 47,1%, seguiti dagli americani il 30%, dagli asiatici il 13,2%, dagli africani l'8,7% e da quelli dell'Oceania l'1,2%. Tra il 2000 e il 2008 non è variata l'incidenza dei preti in Oceania, è invece cresciuto il peso del clero africano, di quello asiatico e di quello americano mentre quello europeo è vistosamente sceso dal 51,5 al 47,1%.
L'Annuario sottolinea che le religiose, cioè gli operatori pastorali che affiancano i vescovi e i sacerdoti, sono il gruppo di maggior peso numerico ma sono in vistoso e costante calo: nel 2000 erano nel mondo 801.185 e sono scese a 739.067 nel 2008 con una flessione del 7,8%. Il gruppo più numeroso di religiose è in Europa (40,9%) e in America (27,5%). Le contrazioni di maggior rilievo si sono manifestate in Europa (-17,6%), America (-12,9%) e Oceania (-14,9%), mentre Africa e Asia registrano notevoli aumenti: +21,2% in Africa e +16,4% in Asia, che controbilanciano la diminuzione in Occidente ma non la annullano.
A livello globale il numero dei candidati al sacerdozio è aumentato da 115.919 nel 2007 a 117.024 nel 2008 con un aumento complessivo nel biennio di circa l'1 per cento. Questa variazione è positiva in Africa (3,6%), in Asia (4,4%) e in Oceania (6,5%), mentre l'Europa registra un calo del 4,3% e l'America è stazionaria. Una volta si diceva «La terza Chiesa alle porte». Ora da questi dati si evince che le Chiese del Terzo Mondo (Africa e Asia), sono vivaci e protagoniste mentre quelle dell'Occidente (Europa e Nordamerica) sono un po' stanche e appisolate.

© Copyright Eco di Bergamo, 27 febbraio 2010

1 commento:

Frank ha detto...

Posso dirlo? Alla faccia di chi, da una parte o dell'altra, pensa e strilla continuamente che il Concilio Vaticano II o Papa Benedetto abbiano portato a una crisi profonda della Chiesa! Certo, la situazione in Europa non è rosea (ma non è neanche così tragica: meglio essere meno, ma più motivati e più formati), ma le cause sono ben altre, e lo dimostra il fatto che la Chiesa nel resto del mondo sta bene, e nonostante le persecuzioni continua a crescere.