mercoledì 31 marzo 2010

Dal 2001 nuove norme antiabusi. L'esaltazione di Marco Politi del motu proprio di Wojtyla e della lettera di Ratzinger e Bertone


Vedi anche:

UDIENZA GENERALE: DIRETTA IN CORSO

La ricerca negli archivi di "Repubblica" conferma le dichiarazioni del card. Schoenborn: l'inchiesta vaticana su Groer fu iniziata e subito bloccata

Ma i media si rendono conto di quanto sono ridicoli? Leggiamo questa agenzia fresca fresca che non accusa ma, involontariamente, scagiona il Papa!

No ai tentativi di separare la "De delictis gravioribus" dal motu proprio di Wojtyla. Il segreto pontificio non è un'invenzione di Ratzinger ma fu imposto da Paolo VI e confermato da Giovanni Paolo II

La nuova accusa a Joseph Ratzinger è destituita di ogni fondamento (i media riportino la notizia di Groer sapientemente occultata!)

Il Papa e il New York Times. Dunque il diavolo vuole chiudere i conti con l’ingombrante anacronismo cattolico (Tempi)

Un primo punto fermo: i media online insabbiano ed occultano le notizie non gradite, soprattutto se favorevoli al Papa

La nuova teologia e un’ipotesi sulla pedofilia (Roberto de Mattei)

La notizia non riesca a bucare il muro di gomma posto dai media!

Il Papa, il giudice, il prete pedofilo e il New York Times (Damian Thompson)

Card. Ruini: sugli abusi il Papa ha dato la giusta interpretazione. Gli attacchi vorrebbero sradicare la fiducia nella Chiesa (Izzo)

Ecco la pagina del NYT comprata dalla CATHOLIC LEAGUE for Religious and Civil Rights

L'intervista al card. Schönborn (video e trascrizione)

Schonborn: Joseph Ratzinger voleva indagare un cardinale pedofilo ma la curia si oppose (Asca)

Media, media, media...dove avete nascosto le notizie?

Cattolici Americani comprano una pagina del NYT per spiegare la limpidezza del comportamento di Joseph Ratzinger :-)

Il card. Schoenborn conferma sull'Osservatore Romano: Ratzinger fu fermato sul caso del cardinale Groer (Izzo)

ORA SARA' DIFFICILE PER I MEDIA IGNORARE LA NOTIZIA :-)

Schönborn conferma: l'allora cardinale Ratzinger aveva chiesto di aprire un'inchiesta sul caso del cardinale Hans Hermann Groer (Osservatore Romano)

Card. Ruini sugli abusi del clero: l'interpretazione giusta è quella di Benedetto XVI (Mario Ponzi)

LE MEDITAZIONI DEL CARD. RUINI PER LA VIA CRUCIS AL COLOSSEO (2 APRILE 2010)

Pedofilia, la cei: il celibato non c'entra, sì ai test nei seminari (Izzo)

La verità sul caso di pedofilia di Milwaukee. Il documento che che fa giustizia delle calunnie rivolte al Santo Padre dal New York Times

Il cardinale Ruini presenta i testi delle meditazioni che animeranno la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo (Radio Vaticana)

Lunghi applausi per un Vescovo di New York che difende il Papa (Zenit)

Abusi, affettuosa solidarietà dei vescovi al Papa. Sgomento e rimorso per gli errori di alcuni. La cei assicura collaborazione con i magistrati (Izzo)

Comunicato dei vescovi italiani: sugli abusi dei sacerdoti, l’atteggiamento del Papa è fermo e illuminato (Radio Vaticana)

Se in Vaticano parte l’operazione verità: dal "microcosmo" Maciel alla Chiesa Universale. La bella metafora del Papa-chirurgo (Accattoli)

Ora abbiamo la prova che le inchieste del card. Ratzinger sui pedofili furono fermate in almeno tre occasioni: Maciel, Burresi e Groer. Perchè?

Pedofilia, la Cei: dal Papa atteggiamento fermo e illuminato (Apcom)

Schoenborn: "Il card. Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo. Fu bloccato da ambienti della Curia" (Tarquini per Repubblica)

Come mai l'agenzia Ansa non riporta le dichiarazioni del card. Schoenborn sull'insabbiamento degli abusi del clero?

Da tutto il mondo sostegno a Benedetto XVI al centro di un «attacco mediatico senza precedenti» (Cardinale)

Una risposta al New York Times: Fr. Raymond J. de Souza risponde e ribatte alle accuse infondate del quotidiano

La via crucis di Benedetto (Giuseppe Baiocchi)

Perchè questi attacchi? Abusi avvenuti sotto altri Pontificati. Perchè prendersela con Benedetto XVI? Perchè ora? L'analisi di Robert Moynihan

Il popolo di Dio e gli attacchi di questi giorni. La Chiesa che sale la Via Crucis non può lasciarci indifferenti (Ognibene)

Pedofilia, card. Schoenborn: non fu Joseph Ratzinger ad insabbiare (Apcom)

Card. Schoenborn: la curia vaticana convinse Papa Wojtyla a bloccare l'inchiesta del cardinale Ratzinger contro il card. Groer (BBC)

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Dal 2001 nuove norme antiabusi

Repubblica — 04 marzo 2002 pagina 15 sezione: POLITICA ESTERA

marco politi

È l' ultima ferita che la modernità infligge alla Chiesa. Delitti e perversioni che per secoli sono stati vissuti e 'trattati' ' in silenzio e dietro le quinte - con i responsabili quasi sempre impuniti o costretti ad un tranquillo trasferimento e le vittime minacciate di non aprire bocca e lasciate in preda a pesanti complessi di colpa - vengono oggi portati alla luce sotto la pressione di un' opinione pubblica che chiede giustizia e soprattutto domanda conto a principi della Chiesa che si ritenevano intoccabili nelle loro decisioni.
Per Giovanni Paolo II le notizie che arrivano da varie parti del mondo sono un duro colpo. Si sapeva già delle disavventure della Chiesa americana costretta a pagare centinaia di migliaia di dollari per cause di risarcimento, altrettanto amara era stata la vicenda del cardinale di Vienna Groer obbligato a lasciare l' incarico sotto la pressione sdegnata dei cattolici austriaci, ma recentemente una pugnalata gli è venuta dalla natia Polonia dove il vescovo di Poznam, già impegnato nella Segreteria di Stato vaticana tra il 1976 e il 1983, è ora fatto segno di accuse pubbliche e continue per i suoi rapporti troppo insistenti (o almeno considerati tali) con gli allievi del suo seminario.
Due ispettori vaticani sono stati già sul posto per indagare. Bisogna dare atto a papa Wojtyla di esserci deciso ad un primo passo importante per voltare pagina.
Un nuovo documento vaticano, varato nel 2001 sotto la supervisione del cardinale Ratzinger, avoca alla Santa Sede ogni informazione su episodi di abuso sessuale da parte del clero. Il Papa esige che la notitia criminis, per dirla in gergo giuridico, arrivi subito alle istanze centrali della Chiesa.
Ma non basta. Istruzioni precise sono state diramate ai vescovi. Se anche c' è solo il fumo di un sospetto, o il circolare di voci, i responsabili delle diocesi hanno il dovere di aprire immediatamente un' indagine.
E se vengono raccolte prove, sono obbligati ad aprire seduta stante un procedimento canonico: un vero e proprio processo con istanza di appello in Vaticano.
Inoltre la prescrizione varrà soltanto a partire dalla raggiunta maggiore età della vittima. Nelle intenzioni del pontefice questo modo di agire dovrebbe stroncare quel clima di omertà e di falsa tutela del buon nome della Chiesa che per troppo tempo ha permesso il perpetuarsi di violenze. E' presto per verificare l' efficacia delle nuove misure.
Nel nuovo documento vaticano resta, però, una falla grave: nulla si dice sull' eventuale obbligo dei vescovi di avvertire le autorità giudiziarie civili degli abusi sessuali commessi dal clero. A Boston, riportano i giornali statunitensi, la diocesi avrebbe cominciato a farlo. In Francia il vescovo di Bayeux è stato invece condannato a tre mesi di carcere (con la condizionale) per non aver denunciato alla magistratura un suo prete, reo confesso di abusi sessuali. In Polonia la prima reazione della gerarchia ecclesiastica alle rivelazioni sul vescovo di Poznam è stata di accusare la stampa: un classico. Per il Papa è un problema serio. Un pontificato costruito tutto sulla credibilità della Chiesa e dei suoi ministri non può sottrarsi alla trasparenza e al rendiconto dinanzi alla comunità dei fedeli e all' opinione pubblica. Presto o tardi dovrà scegliere. - MARCO POLITI

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/03/04/dal-2001-nuove-norme-antiabusi.html

Tutto era gia' scritto ed il motu proprio e la lettera del 2001 erano tutto fuorche' segreti!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo sì che è giornalismo d'inchiesta! Bravissima, Raffaella!!! Quanto ad altri commenti che ho letto in post precedenti, vorrei ricordare che un giornalista del New York Times, nella sua autobiografia, ha scritto che la gente non ha idea di quanta cocaina giri nei bagni della redazione. Probabilmente molti articoli si spiegano così ;-) E forse anche in qualche redazione italiana... chissà... :-) Luca M.

gemma ha detto...

Questo articolo è da mò che lo pubblichiamo, ma evidentemente non ha presa. Eppure ai tempi di Ratisbona mi pare di ricordare che il la partì proprio da Politi. Evidentemente le agenzie internazionali lo hanno ritenuto autorevole solo in quell'occasione. Quando si dice la coincidenza...
Come volevasi dimostrare: il peccato originale di molti giornalisti è la perdita della memoria
La scienza ha fatto passi avanti in questa problematica, non si guarisce ma qualcosa che aiuta volendo la si trova. Magari si può chiedere a Veronesi..
Capisco la reticenza del papa oscurantista verso la dea scienza, ma quella dei giornalisti a mettere i circuiti della memoria nelle sue mani onestamente no

gemma ha detto...

errata corrige: meglio la Montalcini per i disturbi della memoria