venerdì 9 aprile 2010

C'è grande "godimento" su siti ed agenzie per una lettera del card. Ratzinger del 1985 ma c'è qualche conto che non torna...

Al momento non si hanno altre informazioni. Strano che la lettera compaia proprio oggi...
Da una traduzione sommaria dal latino non mi pare che il cardinale si sia opposto alla riduzione allo stato laicale, anzi!
Affermava che che gli argomenti per la rimozione di Kiesle erano di «grande significato» ma aggiungeva che tali azioni richiedono attenta revisione e più tempo. Non mi pare che il cardinale Ratzinger abbia opposto resistenza.
L'originale della lettera.

26 commenti:

Giovanni ha detto...

Per l'originale dell'AP:
http://hosted.ap.org/dynamic/stories/U/US_POPE_CHURCH_ABUSE?SITE=WABEL&SECTION=HOME&TEMPLATE=DEFAULT

La foto recuperata da repubblica non so da dove arrivi. Comunque la lettera è scritta in latino, non mi meraviglierei di una traduzione sbagliata.

Giovanni ha detto...

Per l'originale dell'AP:
http://hosted.ap.org/dynamic/stories/U/US_POPE_CHURCH_ABUSE?SITE=WABEL&SECTION=HOME&TEMPLATE=DEFAULT

La foto recuperata da repubblica non so da dove arrivi. Comunque la lettera è scritta in latino, non mi meraviglierei di una traduzione sbagliata.

Anonimo ha detto...

sulla pedofilia, ma lo era già sulla laicizzazione...

gemma ha detto...

Ora basta! Che non siamo tutti uguali in base all' appartenenza religiosa, ormai è un dato di fatto. Questa ormai è persecuzione religiosa bella e buona, di livello infimo che manco la Cina o le dittature dell'Est...Altro che alleanza della chiesa con la cia per la caduta del muro...bell'affare!!! Se interessa davvero fare la guerra alla pedofilia, e non alla chiesa, si chieda conto anche degli abusi avvenuti in ambienti ebraici, protestanti e laici, con tanto di nomi e cognomi dei relativi mostri in prima pagina, e soprattutto si chieda conto di come intendono queste comunità fare in modo che gli eventi non si ripetano, cosa che solo la chiesa sta facendo. Se non si fa questo, è solo persecuzione religiosa. E prima ne prendiamo atto e meglio è

Raffaella ha detto...

Per quale accusa?
R.

Anonimo ha detto...

Ormai è un gioco al massacro. L'idea è chiaramente quella di far passare all'opinione pubblica l'idea che la chiesa cattolica e il clero in particolare altro non sia che un covo di pederasti.
Il fatto è che nessuno osa nominare le madrasse islamiche, specie quelle pachistane: insomma è risaputo, no...certo che gli islamici qualche deterrnente in più ce l'hanno....

Giovanni ha detto...

Dal link precedente:

While papers obtained by the AP include only one letter with Ratzinger's signature, correspondence and internal memos from the diocese refer to a letter dated Nov. 17, 1981, from the then-cardinal to the bishop. Ratzinger was appointed to head the Vatican's Congregation for the Doctrine of the Faith a week later.

e...

Kiesle was ultimately stripped of his priestly powers in 1987, though the documents do not indicate when, how or why. They also don't indicate what role - if any - Ratzinger had in the decision.

Giovanni ha detto...

Insomma cara Raffaella, l'allora card. Ratzinger, vescovo di Monaco di Baviera, interrogato sul caso del prete pedofilo consiglia al vesvovo di muoversi e valutare il tutto per il bene della Chiesa. (non di "non rimuovere per il bene della chiesa"...come lasciano intendere i nostrani).

KAROL ha detto...

VOGLIONO ANNIENTARE LO SCOMODO PAPA RATZINGER, INDURLO AL SILENZIO, ALLE DIMISSIONI, ALLA MORTE, MORALE E F-I-S-I-C-A.
NON SI E' ANCORA CAPITO ????
E NON STUPIREBBE SE LA MANOVRA VENISSE DA DENTRO LE MURA, SERVENDOSI DELLE MANI DI FUORI: NON E' STATO SEMPRE COSI', DALL'ISCARIOTA IN POI ????........

un passante ha detto...

e poi qualcuno non vuol credere all'esistenza di serpi in seno...da dove se non da fonti interne possono arrivare certi riscontri?

Raffaella ha detto...

Passante, l'attacco viene da dentro la Chiesa!
Se non fosse per Papa Benedetto...non voglio finire la frase.
R.

Anonimo ha detto...

La stampa italiana gode della lettera di Ratzinger del 1985. IL giornalista del TG2 che ha dato il flash della notizia mi è sembratomolto compiaciuto.
Figuriamo domani Corradino Mineo.
Mentre la Lipizzetto avrò di che parlare al Che tempo che fa- Insomma i dicioli uomini della sinistra comunista . agridano vendetta per la caduta del muro.

Ma si dimenticano o volutamente o per paura delle violenze dello Yemen alle donne, ( vorrei vedere la Lipizzetto in yemen).

Comunque il pap sa portar econ dignità questa croce .

preghiamo perchè il Signore possa sempre confermarlo e non lo lasci.

Anonimo ha detto...

I cattocomunisti sono all'attacco. Inutile dire che i laicisti hanno uomini e anche donne (religiose libertine) dentro le mura Leonine.

un passante ha detto...

aggiungerei che è vero, questo genere di lotte contro istituzioni che si volevano abbattere, erano tipiche delle dittature comuniste. Il mito americano evidentemente è alla frutta, non solo dal punto di vista economico e dell'egemonia mondiale (vedi Cina), ma anche democratico

Anonimo ha detto...

L'attacco non è alla Chiesa ma alla Chiesa di BXVI. Si utilizza la pedofilia ma si potrebbe usare anche altro. Ormai è evidente che c'è clero infiltrato o comunque non in comunione col Papa che prende ordini da fuori e resta dentro per distruggere e passare informazioni. Occorre operare una verifica pesante e rigorosa di fedeltà al magistero di BXVI che arrivi fino all'ultimo sacerdote. Non pochi potrebbero andarsene ma va fatto per salvare la Chiesa Cattolica.
Preghiamo per BXVI. Preghiamo l'Immacolata.
Mazzarino

Anonimo ha detto...

Dal Canada emerge intanto un nuovo caso di abusi ai danni di minori che sarebbero stati compiuti da un sacerdote, le cui azioni sarebbero state "coperte" dalle gerarchie ecclesistiche. La vicenda risale agli anni Novanta ed è stata ricostruita dal quotidiano canadese The Globe and Mail, secondo il quale alcuni vescovi della regione dell'Ontario, alti funzionari vaticani e un nunzio apostolico avrebbero coperto un sacerdote, Bernard Prince, risultato poi colpevole di abusi su tredici minorenni e, per questo, condannato dalla giustizia canadese a 4 anni di reclusione. Non solo: per sottrarlo ad eventuali sospetti, Prince fu richiamato a Roma dove ricoprì l'incarico di segretario generale della Pontificia opera missionaria della Propagazione della fede, organismo della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. E ancora, nel 1994 venne elevato al rango di prelato d'onore di Sua Santità. Fu poi Benedetto XVI a ridurlo allo stato laicale, lo scorso anno.
La vicenda raccontata dal The Globe and Mail era già in parte nota al pubblico ma dalla ricostruzione del quotidiano emerge un particolare importante: la lettera che monsignor Jospeh Widle, vescovo di Pembroke - la diocesi dove si erano svolti i fatti - inviò al nunzio apostolico monsignor Carlo Curis (nunzio in Canada dal 1990 al 1999), nella quale si fa esplicito riferimento alle strategie da mettere in atto per insabbiare la storia prima che danneggiasse gravemente "non solo la Chiesa canadese ma tutta la Santa Sede".

Non solo: dalla lettera emerge anche che informato - almeno in parte - dei fatti era anche l'allora prefetto della Congregazione per il clero, il cardinale Josè Sanchez. La lettera del vescovo Widle al nunzio Curis risale al 10 febbraio del 1993 ed è stata pubblicata integralmente sul sito web dal giornale canadese. "Dato che le accuse sono molto serie - si legge nella missiva - io non vedrei alcun inconveniente al fatto che gli sia data una seconda chance allontanandolo dalla scena canadese". Monsignor Windle, oggi scomparso, sconsigliava tuttavia alle autorità ecclesiastiche di accordare, al prete in questione, la promozione all'episcopato o ad altri incarichi troppo visibili in quanto questo avrebbe potuto risvegliare la collera delle vittime. Il timore espresso era anche per possibili cause civili.

Nella lettera si spiega ancora che la coscienza degli abusi compiuti dal sacerdote era ormai molto diffusa nella diocesi. I fatti erano tanto gravi che monsignor Aloysius Ambrozic, allora arcivescovo di Toronto, impedì al prete di mettere piede nella sua diocesi. Bernard Prince rimase in carica alla Pontificia opera missionaria dal 1991 fino al 2004, quando lasciò l'incarico. Le accuse contro di lui, che cominciarono ad emergere all'inizio degli anni Novanta, sono diventate pubbliche dal 2005, quando una vittima denunciò il sacerdote all'autorità giudiziaria e la polizia emise un mandato di arresto nei suoi confronti. Nel 2008 si tenne il processo, in ragione del quale gli fu comminata una pena di 4 anni di reclusione per aver abusato di tredici bambini a Ottawa Valley, fra il 1964 e il 1984. Nel 2009 la riduzione allo stato laicale da parte di Papa Ratzinger.

Esse

realista ha detto...

è palese che vogliono distruggere Ratzinger, eccome, e di fatto indurre il sacro collegio ad eleggere un papa secondo i gusti di repubblica, magari un teologo della liberazione...Uno così non lo attaccherebbero mai, si può esserne certi. Qualcuno ricorda l'ex vescovo del Paraguay Lugo diventato presidente? Non molti, presumo, anche perchè si parlò molto poco di tutte le sue relazioni con giovani donne, fra cui una minorenne che si era rivolta a lui per avere aiuto. Fosse stato un tradizionalista, avrebbero riempito paginoni
La chiesa tiri dritto e non ceda, altrimenti i suoi vescovi non saranno più liberi nemmeno di respirare

Anonimo ha detto...

Noto sommessamente che questo "scatenamento" mediatico avvieno sotto il regno di Obama (Baraq Hussein), io non credo che sia un caso...rileggiamoci l'Anticristo di Solovev: profetico!
Questa sera dirò un rosario per il Santo Padre. Occorre pregare tantissimo la Santa Vergine!

Anonimo ha detto...

Concordo il mito americano è alla frutta. Ma l'asse Massonico-Luterano-Ebraico che lo ha sempre retto sta giocando il tutto e per tutto contro l'ondata di cattolicesimo autentico che sta montando negli States da quando c'è BXVI. (vedi maggioranza contro l'aborto) Ricordiamo sempre che tutto è cominciato dal primo giorno in cui Obama ha avuto i pieni poteri. E' il Faraone Nero il problema!
(Raffaella ti ricorderai di un nostro scambio di mail da cui ebbe origine la prima catena di rosari per BXVI)
Non prevalebunt!
Mazzarino

laura ha detto...

Non è possibile continuare questo massacro. Vorrei solo vedere se un uomo politico o un altro personaggio qualsiasi fosse stato attaccato in questo modo quanti sarebbero insorti. Basta, per pietà!

Anonimo ha detto...

Una cosa è a chi conviene e un'altra é chi passa lettere e informazioni interne della Chiesa.I primi beneficiari delle dimissioni del Papa sarebbero i vertici dei Legionari in procinto di essere azzerati e tutti quelli che non vogliono il rientro dei lefebriani. Poi c'è una lunga fila di esterni, ma qualcuno da dentro passa le carte. Eufemia

realista ha detto...

se le cose prendessero una piega nefasta per il papa, non è detto che non aumenterebbe la fila di quelli disposti a seguire i lefebvriani....e i loro seminari paiono non conoscere crisi, a differenza di quelli protestanti

Anonimo ha detto...

L'obiettivo è quello di fare papa il gran maestro della massoneria...

Vatykanista ha detto...

Eufemia, è per questo che, se fossi Benedetto, anticiperei di qualche mese (magari a giugno) il prossimo concistoro per la creazione di nuovi cardinali..

witness ha detto...

Oggi ho saputo da fonte degna di credito che un prete apertamente omosessuale, per non dir di peggio, è stato di recente incluso in una terna per una diocesi dell'Italia settentrionale, anche e soprattutto grazie all'aiuto del suo vescovo-metore. Poi per fortuna non è stato scelto... ma prima o poi verrà il suo turno.. RAGAZZI E RAGAZZE, LA LOBBY GAY NELLA CHIESA ESISTE ECCOME!!!

Anonimo ha detto...

witness, è vero, ma questa è solo parte del problema. ci sono sacerdoti che vivono questa condizione santamente, seminaristi che si confidano con i formatori e cercano aiuto: e questo perché hanno fede in Cristo. e poi ci sono quelli che nella fede vedono solo uno strumento per il carrierismo, per l'affermazione di sè, per la rivalsa su ben altri fallimenti esistenziali; i "lupi rapaci" si riconoscono non tanto per il loro orientamento sessuale, ma perché non amano il popolo di Dio, non lo servono, ma se ne servono