sabato 10 aprile 2010

I cari giornalisti italiani e stranieri osservino la foto, si guardino allo specchio e poi si chiedano se non è il caso di vergognarsi!

Cliccare qui per la notizia, disgustosa, che Alessia ci segnala affinche' ci rendiamo conto in che razza di societa' viviamo. Complimenti ai media!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Prurito alle mani.....
Matteo Dellanoce

Vatykanista ha detto...

In compenso, un minuto prima del TG1 di oggi, veniva reclamizzato in pompa magna su Rai1 il nuovo film di Roman Polanski (che da ultraquarantenne sodomizzò un tredicenne).

euge ha detto...

Ma quello era polanski mica Benedetto XVI!!!!!!!!!!!!!!!

FATE SCHIFO!

sonny ha detto...

Bravi giornalisti, bravi, bravi, bravi!

laura ha detto...

Ripeto: Fate schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Malta è un paese egemonizzato dalla cultura anglosassone, cattolico solo di nome e che ODIA letteralmente l'Italia (andatevi a leggere i commenti on line agli articoli del primo quotidiano maltese di lingua inglese), quindi non mi stupisco pià di tanto di fatti del genere. Si meriterebbe ro di tornare tra le "braccia" dei turchi.

gemma ha detto...

è la mentalità del tutti insieme contro uno, quella che non può portare oltre che al branco. Il nemico di turno passerà, ma la mentalità resterà radicata nelle nuove generazioni. E lo troveranno sempre uno, indicato dalla moda del momento contro cui infierire.
Io mi ricorderò molto bene di tutto questo, di questo periodo, di alcuni giornalisti e del loro lavoro, dei discorsi vuoti di molti politici, solerti nel controllare la "correttezza" della tv pubblica ma distratti quando si tratta di quella di prorietà, di intellettuali preoccupati della difesa del debole e del carcerato ma sempre pronti ad infierire contro la vittima designata, oltre ogni pietà. E mi ricorderò di una certa chiesa, di quella che mi sarebbe piaciuto vedere ma che non vedrò perchè gente che in maggioranza non crede ha deciso così, e di quella pluricelebrata, nononstante le sue intoccabili macerie siano davanti agli occhi di tutti, e che non ha esercitato su di me alcuna attrattiva, per anni. Mi ripetono in molti che non si dovrebbero dire queste cose, che non sono pensabili in base all'insegnamento cristiano, ma troppo le penso e poco riesco a tenerle per me, ormai. Cristiani più rappresentativi e ascoltati di me dicono anche di peggio, non posso farlo io che sono un puntino su un blog?
Comunque, siamo solo all'inizio, e mi pare molto puerile pensare che ci si fermerà più. Se salta l'argine di Benedetto XVI, del rigido prefetto responsabile di tutti i mali della chiesa, anche di quelli antecedenti alla sua ordinazione sacerdotale, non per molto si riuscirà a portare avanti questo giochetto dell'uno per tutti. Si illude chi ha stretto la santa alleanza coi picconatori di turno, perchè mattone dopo mattone si scoprirà tutto, fino agli intoccabili e alle fondamenta, come è giusto a questo punto che sia. E chi ha una certa idea di chiesa, continuerà a seguirla, anche altrove. Se il papa diventa uno qualunque, attaccabile da chiunque, nessuno potrà raccogliere sotto di se null'altro se non un gruppetto di movimenti e parrocchie, magari sotto la guida di vescovi di stato. Forse la Cina è più vicina di quanto crediamo

Anonimo ha detto...

più che la cina, il modello che si vuole imporre é quello francese, totale irrilevanza della chiesa, demolizione delle chiese, e pratica al 0,4 %della popolazione.In francia la massoneria ha mano libera da un secolo, in italia dagli anni 80 nelle istituzioni, fra gli industriali e nell'informazione.

Max

Anonimo ha detto...

E' vero Gemma, questo è soltanto l'inizio. Attacchi su scala globale così strategicamente centellinati significano una precisa orchestrazione. E chi fa questo non intende fermarsi. Temo per i prossimi viaggi del Santo Padre, specie in Inghilterra.

Ma... «tu sei Pietro». Possono illudersi di picconarlo, ma a venire giù sarà tutto il resto della baracca, non lui. Cascheranno dal palco gli illustri relatori, gli insigni professori, i sommi cerimonieri, gli acclamati demagoghi, i temuti amministratori temporali. Cascheranno dal palco o passeranno apertamente dall'altra parte della barricata. Si sgonfierà la loro cupola, e magari pure il Cupolone, ma non verrà meno Pietro.

E quindi noi restiamo con Pietro, e con la promessa che gli fece nostro Signore. Forse passeremo qualche brutto momento quando arriva la tempesta e Lui sembra dormire, ma non avremo nulla da rimproverarci, nulla da temere, nessun rimpianto.

Anonimo ha detto...

Anonimo ma come ti permetti di giudicare Malta come paese "cattolico solo di nome" e che "litteralmente ODIA l'Italia"? Questo non e`vero affatto.La prego di non essere razzista! Non fa onore ne alla chiesa e neanche al suo paese con questi commenti. La gente qui e` molto offesa dai commenti di alcuni giornalisti (ai quali non piace la forte presenza della Chiesa e che vorrebbero screditare) e questo attacco alla persona del Santo Padre lo sta rattristando tutti.

Vatykanista ha detto...

(Ieri ho scritto un refuso. Trattavasi di una ragazzina tredicenne, nel caso Polanski)