giovedì 15 aprile 2010

"Ma la stampa liberal difende Ratzinger": la riflessione di Paolo D'Andrea


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L'Osservatore Romano dona al Papa i fiori di Jan Brueghel il Vecchio

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I Lefebvriani intimano al vescovo Williamson di non presentarsi al processo che inizia domani a Ratisbona (Agi). Grazie a Mons. Fellay :-)

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Lotta del Papa alla pedofilia, lodi lodi lodi a Skytg24 che ieri ha svolto il servizio pubblico che spetterebbe alla rai (e io pago...il canone!)

Politi sospeso fra la bacchettata sonorissima alla macchina curiale e l'elogio di Papa Benedetto (finalmente gli si riconosce "qualche" merito!)

Il Papa migliore: traduzione dell'editoriale di Ross Douthat per il New York Times

Il Papa reca sulle sue fragili spalle il peso dei peccati della Chiesa ed egli affronta questa prova terribile con coraggio e serenità (Zammit Tabona)

Il Papa: il sacerdote non annuncia se stesso ma Cristo (Zenit)

Joseph Ratzinger non è mai stato facilmente etichettabile: il commento di Ranier Fsadni (Times of Malta)

L'operazione trasparenza del Pontefice e i rapporti di potere nella Curia (Gagliarducci)

Bertone, l'antidiplomatico: la mancanza di strategia rischia di polverizzare l'azione incisiva, rivoluzionaria, che il Papa sta compiendo (Nuzzi)

La profezia di Joseph Ratzinger: riflessione di José Luis Restán

Tiepidezza e santità: riflessione di padre Scalase sulle analogie tra la situazione della Chiesa del Novecento e quella del Cinquecento

Il Papa: I preti non siano capi partito, non insegnino «le proprie idee per crearsi ammiratori» ma parlino sempre «in nome di Cristo» (Di Majo)

Le poco pie illusioni di chi pensava a un Papa messo all’angolo ieri si sono infrante sul colonnato del Bernini in piazza San Pietro (Sechi)

Ora il Papa ha l'opportunità di liberarsi della inutile e vecchia guardia vaticana (Thompson)

Card. Ruini: la lettera all'Irlanda è solo l'ultimo attestato dell'impegno e della fermezza del Papa contro la sporcizia nella Chiesa (La Rocca)

Nuove bordate di Kung contro il Papa (le solite!). Una domanda: perchè Kung evita sempre di parlare del caso Maciel?

Il Papa doveva fare molto per impedire gli abusi. Sta facendo il massimo! Appello agli intellettuali italiani (Camon)

Piero Ostellino per “una difesa laica del papa”. Anche dai suoi alti prelati (Magister)

Mons. Liberati: «Papa Ratzinger non è responsabile di errori è tra i vescovi che c’è stata leggerezza»

Tiro al bersaglio sul Pontefice: il commento di Antonio Distaso

L'arcivescovo di Malta mons. Cremona ha incontrato sette vittime degli abusi

Il procuratore del Minnesota, Lisa Hanson, si appella direttamente al Papa chiedendogli di intervenire nel caso di padre Joseph Palanivel Jeyapaul (Galeazzi)

Pedofilia e omosessualità, articolo interessante su Mario Mieli (Tornielli)

Il Papa pronto a incontrare le vittime di abusi a Malta. Scossone negli Usa per l'inchiesta del National Catholic Reporter su Maciel (Ansaldo)

Questa dobbiamo segnarcela! Il presidente dell'Arcigay: Bertone senza memoria. Ricordi le parole di Papa Benedetto!

Il card. Hummes invita i sacerdoti a Roma per giugno e ricorda: è stato dimostrato che nessuno ha fatto tanto quanto Benedetto XVI contro gli abusi

Vaticano-Francia: nuovo scontro sui gay, ma Padre Lombardi getta acqua sul fuoco (Izzo)

No all’accanimento contro il Papa”. Intervista con Pietro Serra, dirigente nazionale dell’Associazione “Gioventù Cristiana” (Grana)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A MALTA: LE DIRETTE PREVISTE

Il Papa nominerà un commissario per rinnovare i Legionari (El Pais)

Con un intervista e un libro anche don Georg difende Benedetto XVI (Paolo Rodari)

Il Papa ci ha già stupito con la sua indubbia dirittura morale, il coraggio di una battaglia condotta in solitudine senza alcun tentennamento, la parola offerta a tutti in modo sereno e comprensibile (Di Giacomo). Straordinario!

L’Arcivescovo di Malta incontra un gruppo di vittime di abusi sessuali

Il Papa pronto ad intervenire nei confronti dei Legionari di Cristo (El Mundo)

Altro durissimo colpo alla credibilità dell'ex vescovo Weakland: avrebbe ammesso che stracciava abitualmente i rapporti in cui si denunciavano abusi

I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto secondo Elisa Pinna (Ansa)

Card. Meisner: mi vergogno di come noi Tedeschi trattiamo Benedetto XVI. Gli Ortodossi non sono mai stati così contenti di un Papa

A proposito di Benedetto XVI: una riflessione sui meriti di Ratzinger, cardinale e Papa, nel caso Maciel (Varese News)

Savona, sacerdote pedofilo sarà ridotto allo stato laicale. Una delle vittime aveva scritto al Papa

Il Papa: i sacerdoti non annuncino se stessi e non cerchino successi (Izzo)

Stéphanie Le Bars raccoglie le impressioni dei preti dai blog: Benedetto XVI pulisce le stalle di Augia lasciate dai suoi predecessori!

Dichiarazione di padre Lombardi sul dibattito seguito ad un'intervista del cardinale Bertone in Cile (Radio Vaticana)

Folla in Piazza San Pietro per il Papa che ricorda: Viviamo in un momento di grande confusione. Dio ci aiuti (Izzo)

La Consulta nazionale delle aggregazioni laicali invita tutti al Regina Coeli del 16 maggio 2010 in Piazza San Pietro per testimoniare affetto al Papa

C’è solo da sperare che questa escalation mediatica non arrivi ad ispirare qualche squilibrato (Giansoldati)

Il Papa: "Il sacerdote non insegna proprie idee, una filosofia che lui stesso ha inventato, ha trovato o che gli piace; il sacerdote non parla da sé, non parla per sé, per crearsi forse ammiratori o un proprio partito; non dice cose proprie, proprie invenzioni, ma, nella confusione di tutte le filosofie, il sacerdote insegna in nome di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso, la sua parola, il suo modo di vivere e di andare avanti" (Catechesi)

Abusi, possibile incontro del Papa con le vittime maltesi (Mazza)

Uno striscione saluta il Papa come "Dolce Cristo in Terra" (Izzo)

Venti di guerra e crisi economica dietro gli attacchi al Papa (Maurizio d'Orlando)

Il Papa vedrà le vittime ma senza flash (Andrea Gagliarducci)

Il Papa: nella “grande confusione” di oggi, il sacerdote insegni la verità, cioè Cristo (AsiaNews)

Il vero contenuto della lettera del 1985. Ecco chi è contro il Papa e perché (Benedetta Sangirardi). Molto ben fatto!

Le interessanti, interessantissime, ricadute dello scandalo dei Legionari (Thompson)

Mons. Georg racconta in un libro i cinque anni di pontificato di Benedetto XVI. La trasparenza è uno degli impegni del magistero del Papa

Il coraggio di Benedetto XVI (Manuela Repetti)

Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

"Ma la stampa liberal difende Ratzinger"

Paolo D'Andrea

«A cagione di tutti i miei nemici oggi son diventato un grande obbrobrio ai miei vicini, e uno spavento ai miei conoscenti. Quelli che mi vedono fuori fuggon lungi da me». Così recita il Salmo 31, che oggi per molti sembrerebbe descrivere la condizione della Chiesa cattolica davanti al mondo presente. La tormenta mediatica che giorno dopo giorno infierisce nel voler marchiare a fuoco sulla Chiesa di papa Ratzinger lo stigma ignobile della pedofilia ormai toglie il fiato e annebbia i cervelli.
L’accomunamento tra omosessualità e abusi sessuali sui minori operato l’altro ieri dal cardinale Tarcisio Bertone è solo l’ultimo sintomo della stato confusionale che regna ai piani alti delle gerarchie cattoliche. Proprio mentre l’ora del caos richiederebbe un surplus di lucidità e discernimento per cogliere i reali fattori in gioco nell’intera vicenda.
Paradossalmente, per trovare qualche punto di riferimento che aiuti a non perdere la filigrana dell’intera vicenda e a sciogliere i nodi più intricati, più che star dietro a squinternate esternazioni cardinalizie può essere utile decifrare con attenzione le analisi rilanciate sulle testate più influenti della stampa liberal statunitense.
A partire proprio dal New York Times e dal New Yorker, gli house organ di quell’intellettualità newyorkese che nelle interpretazioni complottiste viene percepita come un’entità fomentatrice della grande operazione di diffamazione ordita contro la Chiesa.
È stato il New York Times, con la sua inchiesta a puntate infarcita di salti logici e argomenti addomesticati per le proprie tesi precostituite, a innescare il detonatore planetario della bufera.
Ma sempre sul NYT lunedì scorso il columnist Ross Douthat, col suo corsivo intitolato “The Better Pope” (il Papa migliore) ha messo in circolo l’antidoto più efficace ai tentativi di leggere l’attuale crisi come prova inappellabile del «fallimento» del pontificato ratzingeriano.
Partendo dall’ovvia constatazione che le omissioni e le impunità registrate nella Chiesa davanti ai casi di pedofilia non possono essere accollate al titolare del Papato nell’ultimo quinquennio, visto che l’incubazione del disastro di oggi chiama in causa tempi ben più lunghi di gestione della leadership ecclesiale.
In particolare, l’analisi di Douthat prende le mosse dalla vulgata mediatica che va instillando nell’immaginario collettivo il paragone fallace e fuorviante tra le presunte defaillances di papa Ratzinger e i successi d’immagine del suo predecessore.
Quel Wojtyla che avrebbe «trasformato il papato da una specie di anacronismo italiano in un fenomeno “globe-trotting”», per poi essere sostituito da un teologo professore che sembrava destinato a una vecchiaia ritirata di studi e preghiera, e che invece «è stato portato sino alla cattedra di Pietro e, almeno così sembra, al disastro».
In realtà, nota Douthat, le «pistole fumanti» con cui si è cercato di inchiodare Ratzinger alle sue presunte responsabilità nella debàcle sulla pedofilia del clero «offrono più fumo che fuoco».
Mentre le lentezze e le coperture mostrate dalla burocrazia vaticana negli anni Ottanta e Novanta potrebbero essere accollate con ben altro titolo allo stile carismatico del suo predecessore.
«L’ultimo Papa fu un grande uomo» nota Douthat «ma fu anche un amministratore debole, con scarse capacità di delega, e a volte fu un pessimo giudice dei caratteri. La risposta dilatoria agli scandali di abusi sessuali e stata un’eredità di questa debolezza».
Anche l’editorialista del NYT cita come prova emblematica di queste zone d’ombra l’amicizia di Giovanni Paolo II con Marcial Maciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo: «L’ultimo Papa lo ha amato e lo ha difeso. Ma ora noi sappiamo che padre Maciel fu un sociopatico disturbato e sessualmente vorace. E grazie all’inchiesta di Jason Berry, del settimanale National Catholic Reporter sappiamo anche il segreto dei successi di Maciel in Vaticano: lui fu un formidabile “fund-raiser”, e i soldi spesso finivano a membri dell’“inner circle” di Giovanni Paolo II». Sante “bustarelle” da cui Ratzinger – come ricostruito proprio dalla rivista cattolico-progressista statunitense – si è sempre tenuto alla larga.
Anche sul numero in circolazione del New Yorker, il periodico cult dell’intellighenzia liberal newyorkese, l’editoriale di Hendrik Hertaberg contiene riflessioni non scontate sull’attuale momento vissuto dai vertici della Chiesa cattolica, pur imballandole nel più trito armamentario antipapista.
Il commentatore dice qualcosa di vero quando fa notare che «la crisi non riguarda la dottrina, almeno non direttamente», perché essa riguarda piuttosto «la struttura di potere dentro la Chiesa», e «ovviamente, come tutte quasi tutte le questioni che preoccupano la Chiesa – aborto, cellule staminali, contraccezione, celibato, matrimonio, divorzio e orientamenti affettivi) ha a che fare col sesso».
La filippica antiromana del New Yorker cavalca tutti gli stereotipi più a buon mercato, descrivendo tra l’altro la Chiesa cattolica come «un’istituzione autoritaria, modellata sulle strutture dell’Impero romano e dell’Europa medievale», le cui alte gerarchie resistono a riconoscere le turpitudini morali del clero, considerando il disdoro degli scandali «alla stregua di una minaccia mortale».
Secondo Hertaberg, la Chiesa starebbe inconsapevolmente accumulando un debito di gratitudine proprio verso gli avvocati, i giornalisti e le vittime degli abusi che hanno portato a galla lo scandalo, forzando omertose resistenze e aiutandola a purificarsi dai suoi peccati. «Il nostro democratico, liberale, secolarizzato mondo moderno, verso il quale la Chiesa ha così spesso mostrato il suo sguardo severo, finisce per trasformarsi nel suo miglior precettore, e quasi nel salvatore dei suoi fedeli più devoti e vulnerabili».
L’immagine del mondo secolarizzato che aiuta la Chiesa cattolica a ritrovare se stessa può suonare irritante e gratuitamente offensiva. D’altro canto, se si riesce a fare la tara del veleno urticante contenuto nelle tesi del New Yorker, c’è da augurarsi davvero che la mattanza di questi giorni bui serva almeno a purificare la Chiesa da quel complesso di autosufficienza che ha segnato proprio gli anni del pontificato wojtyliano.
Anni in cui, davanti alle derive morali del tempo, è sembrato talvolta che il richiamo dei principi etici e morali – a partire da quelli relativi alla vita sessuale – fosse identificato dalle strategie alto-ecclesiastiche come il proprium della missione della Chiesa nel mondo. Così che adesso l’astio preconcetto che odia la Chiesa senza motivo, come hanno odiato Gesù Cristo, ha facile gioco a cavalcare anche la legittima reazione di sospetto verso chi magari dal pulpito pretendeva di fare la morale al mondo, mentre nell’ombra violentava e scandalizzava i piccoli, prediletti dal Signore.

© Copyright Il Secolo d'Italia, 14 aprile 2010

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ormai tutti "difendono" il Papa, eppure tutti continuano ad attaccare la Chiesa, anche identificandola con lui. maria Pia

Anonimo ha detto...

Anche il capo dei vescovi tedeschi Zoellitsch cerca di conciliare: sarebbe ancora più efficace se si trovasse un lavoro da adulto a Tanzler, il portavoce dei giovani cattolici tedeschi, visto che il giovanotto ha abbondantemente superato i quaranta e si vanta di non sentirsi rappresentato dal Papa. Eufemia