sabato 1 maggio 2010

La doppia vita di Maciel. La legione è nata sul culto della sua personalità (Corriere)


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La legione è nata sul culto della sua personalità e del suo carisma

La doppia vita di padre Maciel

Molto legato a Wojtyla, nel 2006 è stato riconosciuto colpevole dal Vaticano di abusi e sospeso "a divinis"

MILANO

Risalgono al 1948 i primi sospetti di molestie sessuali e pedofilia nei confronti del sacerdote messicano Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, l'ordine nato in Messico nel 1941.
A maggio del 2006 il religioso, molto legato a Wojtyla, è riconosciuto colpevole dal Vaticano dopo un processo rimasto congelato per cinque anni: viene sospeso a divinis dal prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale William Joseph Levada.

DUE MOGLI

L'investigazione, autorizzata anni prima dall'allora cardinale Ratzinger, si concluse intimando a padre Maciel «una vita riservata di preghiera e di penitenza», con l'approvazione di Benedetto XVI. Il processo canonico gli fu risparmiato per «l'età avanzata e la salute cagionevole». Il sacerdote messicano nato nel 1920 ha avuto una doppia vita, con almeno due mogli e tre figli. Ora la Santa Sede ha emesso il giudizio sul suo operato, al termine della "visita apostolica" da parte di cinque vescovi all'interno della congregazione: il sacerdote è riconosciuto colpevole di «gravi delitti» provati da «testimonianze incontrovertibili» e la sua vita, afferma il Vaticano, è stata condotta «senza scrupoli».
In passato c'era stata un'altra visita apostolica, dal 1956 al 1959, che non giunse mai a una formale conclusione a causa della morte di Pio XII.
Nel 2004 l'allora cardinale Joseph Ratzinger chiese e ottenne da Giovanni Paolo II l'autorizzazione a riaprire il caso.
Il 25 marzo 2010 i superiori generali e provinciali dei Legionari di Cristo emisero un comunicato ammettendo che Maciel è stato un pedofilo (ha compiuto abusi sessuali ripetuti e continuati su seminaristi della congregazione), ha avuto "una relazione prolungata e stabile con una donna" da cui è nata una figlia (riconosciuta nel 2009) e ha avuto altri due figli dalla relazione con un'altra donna (intervistati pochi giorni prima da una radio messicana).

LA LEGIONE

La Legione, congregazione religiosa maschile di diritto pontificio, è nata sul culto della personalità e del carisma di Maciel. È presente in una trentina di Paesi del mondo: conta 800 sacerdoti, 2500 seminaristi, 65 mila membri laici dell'associazione Regnum Christi (anch'essa fondata da Maciel), 158 scuole e 18 università, due delle quali a Roma (l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e l'Università Europea). Di stampo conservatore, già sponsor del discusso film "Passione" di Mel Gibson, la congregazione svolge «un benemerito apostolato» che la Santa Sede «riconosce con gratitudine», e questo «indipendentemente dalla persona del fondatore»: così diceva il 19 maggio 2006 la Congregazione per la dottrina della fede.

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Carisma? Quanto si abusa di questa parola! Ecco perche' personalmente non la uso mai.
Regna il mistero assoluto sulla prima visita apostolica. Se e' vero cio' che ho letto, Pio XII di venerata memoria aveva deciso di vederci chiaro su Maciel, accusato di fare uso di droghe. Egli fu infatti sospeso ma, alla morte del Papa, inspiegabilmente, Maciel fu reintegrato dal vicario di Roma, Clemente Micara, che pero' non ne aveva l'autorita'.
Che cosa accadde fra la morte di Pio XII e l'elezione di Giovanni XXIII
?
R.

6 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Inspiegabilmente?

Credo che la storia della prima visitazione sia stata sufficientemente ricostruita. Peccato che nessuno ne abbia preso atto.

Chi voleva, poteva sapere. Peccato che non si voleva.

Vedi per esempio:
http://cassandrajonesing.blogspot.com/2009/06/first-apostolic-visitation-of_23.html

http://cassandrajonesing.blogspot.com/2009/06/first-apostolic-visitation-of.html

un passante ha detto...

Pio XII aveva deciso di vederci chiaro..e Giovanni XXIII? Se non sbaglio la famosa in crimen sollicitationis risale al suo pontificato...
Ai tempi di Paolo VI pare siano state inviate altre lettere da parte di abusati..posso chiedermi come sia finita? Giovanni Paolo II (capisco sia doloroso toccarne la memoria) non sapeva nulla di tutti questi sospetti? Tra un papato e l'altro non avviene mai un passaggio di consegne? Capisco le supposizioni stile "all'ombra del papa infermo", ma ricordo ancora i confronti impietosi fra il vecchio e fragile Benedetto eletto da anziano e il giovane, forte, autoritario, vigoroso, volitivo papa che come tale non è certo stato infermo per tutti gli anni del pontificato. Scusate, ma questa vicenda Maciel che si è potuta perpetrare per mezzo secolo, tra abbracci e benedizioni, nonostante non sia nè anticlericale nè giustizialista, mi lascia interdetto. Se la chiesa ha dinamiche tali per cui se ne sacrifica uno per preservarne cento, posso anche farmene una ragione, ma che la stampa laica basi le sue analisi sulla simpatia legata al concilio o ai mea culpa, mi risulta difficile. Anche perchè i mea culpa più difficili e amari sono sempre quelli per colpe presenti, che ti fanno reclinare capo e spalle per l'umiliazione e per le quali si viene indicati a dito. Perdonate, ma non sopporto le classifiche coi primi della classe perfetti da una parte e i perdenti imperfetti dall'altra, dati tali per definizione. I papi dal mio punto di vista sono uomini, tutti, ciascuno con pregi e difetti

euge ha detto...

quoto passante al 100%!

laura ha detto...

La verità è sempre la
scelta migliore anche quando è così dolorosa. L'ordine ha di sicuro una buona ispirazione e non è giusto che le colpe delfondatore offuschino il bene di tanti sacerdoti che compiono la loro missione con integrità morale. Anche in questo caso Benedetto XVi ha dimostrato al Sua fermezza e il Suo coraggio di testimone dela verità

gemma ha detto...

forse un pò di colpe ce le hanno anche i media che hanno ignorato per anni le denunce dei legionari che avevano subito abusi. Anche loro hanno insabbiato un pò, o sbaglio?

Raffaella ha detto...

Cara Gemma, mi hai tolto le parole di bocca!
R.