lunedì 16 agosto 2010

Il Papa: la speranza nel Cielo ci chiama all'impegno sulla Terra (Izzo)


Vedi anche:

Per i traduttori e/o i trascrittori in lingua tedesca del sito del Vaticano le vacanze di ferragosto sono iniziate il 13 giugno! Poi silenzio tombale!

Il Papa: C'è un posto per noi. L'omelia e l'Angelus nella solennità dell'Assunzione (Sir)

I giovani della diocesi di Roma in pellegrinaggio a Santiago de Compostela

Due domande: è lecito che la diocesi di Milano decida che Ognissanti (2009) ed Assunta (2010) non siano feste di precetto? In Vaticano hanno terminato le ferie di ferragosto?

"I vescovi alla prova della messa in latino": Messainlatino commenta l'articolo di Melloni

Scusate siamo ambrosiani, per noi l’Assunta è un optional…(Tornielli)

Lourdes, paura per falso allarme bomba, evacuati 30mila pellegrini

Il Papa: "Da Oriente a Occidente la Tuttasanta è invocata Madre celeste, che sostiene il Figlio di Dio fra le braccia e sotto la cui protezione trova rifugio tutta l’umanità" (Angelus)

Il Papa: la protezione di Maria è invocata da Oriente a Occidente (Apcom)

Solennità dell'Assunta. Il Papa: il cristianesimo non annuncia una salvezza astratta ma l'eternità di ciò che amiamo

Il Papa: "Il Cristianesimo dona speranza. I Cristiani chiamati a edificare mondo" (Tgcom)

Messa del Papa per l’Assunta: niente di ciò che ci è caro andrà in rovina, ma sarà eterno nell'amore di Dio (Radio Vaticana)

Il Papa: "Il Cristianesimo non annuncia solo una qualche salvezza dell’anima in un impreciso al di là, nel quale tutto ciò che in questo mondo ci è stato prezioso e caro verrebbe cancellato, ma promette la vita eterna, «la vita del mondo che verrà»: niente di ciò che ci è prezioso e caro andrà in rovina, ma troverà pienezza in Dio" (Omelia)

Il Papa ha raggiunto la chiesa di Castelgandolfo fra due ali di folla. Inaccettabile il comportamento di Tv2000 e Telepace che però si riscattano alla fine della cerimonia

La Procura di Bruxelles: «irregolari» le perquisizioni in Curia del 24 giugno scorso. Virtualmente terminata l'indagine (Mazza)

Fuori programma del Papa: chiede all'autista di cambiare il percorso della minicar e si presenta in piazza fra lo stupore generale (Jovino)

Il caso dei due vescovi irlandesi nel commento di Michael Kelly

Segreteria Gandolfo. Le vacanze operose del Papa e del card. Bertone (Rodari)

Riflessione sul "caso" dei due vescovi irlandesi che prima si "dimettono" e poi cambiano idea e sull'ennesimo scivolone comunicativo della Santa Sede (Raffaella)
___________________

PAPA: LA SPERANZA NEL CIELO CI CHIAMA ALL' IMPEGNO SULLA TERRA

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 16 ago.

I cristiani sono chiamati ad essere "uomini della speranza, che operano per costruire un mondo aperto a Dio, uomini pieni di gioia, che sanno scorgere la bellezza del mondo futuro in mezzo agli affanni della vita quotidiana e in tale certezza vivono, credono e sperano".
Benedetto XVI lo ha affermato nell'omelia della messa celebrata ieri nella parrocchia di Castelgandolfo in occasione della festa dell'Assunzione di Maria, un dogma proclamato esattamente 60 anni fa da Pio XII.
Per il Papa teolgo, in Cielo dove e' stata portata, la Vergine non e' lontana da noi. "Non ci limitiamo - ha spiegato - ad ammirarla nel suo destino di gloria, come una persona molto lontana da noi: no!
Siamo chiamati a guardare quanto il Signore, nel suo amore, ha voluto anche per noi, per il nostro destino finale: vivere tramite la fede nella comunione perfetta di
amore con Lui e cosi' vivere veramente". "Noi tutti oggi - ha continuato - siamo ben consapevoli che col termine Cielo non ci riferiamo ad un qualche luogo dell'universo, a una stella o a qualcosa di simile: no.
Ci riferiamo a qualcosa di molto piu' grande e difficile da definire con i nostri limitati concetti umani.
Con questo termine Cielo vogliamo affermare che Dio, il Dio fattosi vicino a noi, non ci abbandona neppure nella e oltre la morte, ma ha un posto per noi e ci dona l'eternita'; vogliamo affermare che in Dio c'e' un posto per noi e ci dona l'eternita'".
In essa, ha assicurato Ratzinger, vivremo realmente, non come "un'ombra", cioe' un astratto ricordo che resta nel cuore di quanti ci vollero bene ed e' destinato anch'esso a finire con loro. Noi tutti esistiamo nei pensieri e nell'amore di Dio, che "non passa mai".
E - "in forza del suo amore" - vi siamo presenti per sempre in tutta la nostra realta', "non solo nella nostra ombra". "La nostra serenita', la nostra speranza, la nostra pace si fondano proprio su questo": in Cristo viene sconfitto anche "l'ultimo nemico, che e' la morte".
Il cristianesimo, cioe', "non annuncia una salvezza astratta dell'anima in un impreciso al di la', ma promette la vita eterna, dove niente di cio' che ci e' piu' caro andra' in rovina". E' proprio questo il messaggio dell'Assunta, e Papa Benedetto, in proposito, ha chiarito che benche' la proclamazione del dogma risalga al 1950, in realta' tale "venerazione verso la Vergine Maria accompagna fin dagli inizi il cammino della Chiesa".
"Artisti d'ogni epoca - ha sottolineato nel breve discorso che alle 12 ha preceduto l'Angelus - hanno dipinto e scolpito la santita' della Madre del Signore adornando chiese e santuari. Poeti, scrittori e musicisti hanno tributato onore alla Vergine con inni e canti liturgici".
"Da Oriente a Occidente - ha aggiunto - la Tuttasanta e' invocata Madre celeste, che sostiene il Figlio di Dio fra le braccia e sotto la cui protezione trova rifugio tutta l'umanita'". Il Pontefice ha quindi pronunciato un'antichissima preghiera a Maria: "sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta".
Come ha fatto ogni 15 agosto dal 2005, cioe' dal suo primo soggiorno a Castelgandolfo, Benedetto XVI ha attraversato ieri mattina a piedi la piazza che separa la sua residenza estiva dalla Chiesa parrocchiale di San Tommaso da Villanova dove lo attendevano nella prima fila dei banchi suo fratello mons. Georg Ratzinger, il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il vescovo di Albano Marcello Semeraro.
Ogni anno questo passaggio tra la folla rappresenta l'incontro piu' ravvicinato e festoso con i cittadini di Castelgandolfo e i pellegrini più' fortunati e volenterosi, giunti prima dell'alba per potersi assicurare un posto nella piccola chiesa o almeno nella piazza.

© Copyright (AGI)

Nessun commento: