giovedì 12 agosto 2010

Il perdono è il modo in cui Dio vince: riflessioni di Benedetto XVI sul Vangelo della misericordia (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Cossiga: in giornata mons. Fisichella in visita per conto del Papa

Abusi, il caso irlandese e quelle decisioni da spiegare (Tornielli). Da sottoscrivere ed incorniciare

I «chiamati» al sacrificio e noi. Né fanatici né coatti ma liberamente capaci della croce. Commento alla catechesi del Papa (Sequeri)

Respingendo le dimissioni dei due vescovi irlandesi il Vaticano ha dimostrato di non voler sottostare alle pressioni mediatiche

Quei principi laici della Chiesa (Filippo Di Giacomo)

L'altro Risorgimento (Angela Pellicciari)

Pedofilia, il Papa respinge le dimissioni di due vescovi irlandesi citati nel "Rapporto Murphy" (Gasparroni)

I vescovi irlandesi Walsh e Field furono coinvolti dal "rapporto Murphy" che però rivelerebbe la loro innocenza

Il Papa respinge le dimissioni di due vescovi ausiliari irlandesi (Apcom)

Intervista con monsignor Paul Youssef Matar, arcivescovo di Beirut dei Maroniti: «L’avvenire è di Dio, non serve agitarsi» (30 Giorni)

Mons. Burke: nella Messa tridentina non sono ammesse "chierichette" nè laici che distribuiscono la Comunione

Avvenire intervista Michele Serra: l'ateo che sta con Don Camillo (Salvarani)

Il Papa: Il martirio, forma di amore totale a Dio e ai fratelli (AsiaNews)

Il Papa ha ricordato il martirio di padre Massimiliano Kolbe, morto nell'inferno di Auschwitz (Apcom)

Il Papa: Da dove nasce la forza per affrontare il martirio? Dalla profonda e intima unione con Cristo, perché il martirio e la vocazione al martirio non sono il risultato di uno sforzo umano, ma sono la risposta ad un’iniziativa e ad una chiamata di Dio, sono un dono della Sua grazia, che rende capaci di offrire la propria vita per amore a Cristo e alla Chiesa, e così al mondo (Catechesi)

Il Papa: Padre Kolbe ed Edith Stein sono esempi per i Cristiani di oggi (Izzo)

Il Papa ricorda Frère Roger nel quinto anniversario della morte: testimone di un ecumenismo della santità (Radio Vaticana)

Alluvioni, appello del Papa: si porti generoso ed efficace aiuto (Izzo)

Ecco perché bishop Tobin a Roma è una scelta strategica per la curia e per gli States (Rodari)

Lettera pastorale dell'arcivescovo di Glasgow sulla prossima visita del Papa nel Regno Unito (Radio Vaticana)

Famiglia Cristiana: gente disgustata dai politici. Mons. Negri: i Cattolici giustizialisti non aiutano il Paese (Calabrò)

Ritirata dagli Usa denuncia al Vaticano. Le tre vittime di abusi del Kentucky hanno rinunciato (Gagliarducci)

Le due visioni del mondo nascoste dietro la polemica tra Sartori e Gotti Tedeschi (Carlo Pelanda)

Le congregazioni religiose invecchiano e faticano ad attirare i giovani cattolici. La fioritura degli ordini tradizionalisti (Le Monde)

Preti pedofili, Santa Sede: ok ritiro della denuncia ma non minimizziamo i fatti (Izzo)

Padre Charles Morerod: Benedetto XVI piace di più agli Ortodossi perchè è un Papa che non mette davanti se stesso e ripete solo quello che ha ricevuto (Valente)

Tre milioni di contatti al giorno per il sito internet del Vaticano (Izzo)

A colloquio con monsignor Ruiz, responsabile del servizio internet del Vaticano: Un clic per entrare nella casa del Papa (Biccini)
__________________________

Il perdono è il modo in cui Dio vince: riflessioni di Benedetto XVI sul Vangelo della misericordia

“Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”: è l’esortazione che, nel Vangelo di oggi, Gesù rivolge a Pietro che gli chiedeva quante volte fosse giusto perdonare. Il Signore racconta dunque la parabola del padrone che condona il debito ad un suo servo il quale non mostra invece la stessa compassione verso un suo debitore. Benedetto XVI si è soffermato spesso sulla misericordia di Dio e la forza del perdono. Ce ne parla Alessandro Gisotti:

Il perdono “è il modo in cui Dio vince”. Nonostante la nostra fragilità, sottolinea Benedetto XVI, “il Signore, ricco di misericordia e di perdono, trasforma la vita dell’uomo e lo chiama a seguirlo”. L’amore di Dio è un amore senza fine, ribadisce il Papa. E ci incoraggia a prendere parte a questo amore, che sgorga dal cuore di Gesù, dall’Eucaristia:

“Ogni volta quindi che vi accostate all’altare per la Celebrazione eucaristica, si apra il vostro animo al perdono e alla riconciliazione fraterna, pronti ad accettare le scuse di quanti vi hanno ferito e pronti, a vostra volta, a perdonare”. (Messa nella Cattedrale di Albano, 21 settembre 2008)

Un perdono che nasce dalla conversione del cuore, dall’umiltà, dal riconoscerci peccatori. “Proprio abbassandoci insieme a Cristo – avverte il Papa – noi ci innalziamo fino a lui e fino a Dio”:

“Dio è Amore e perciò la discesa, l’abbassamento, che l’amore ci chiede, è allo stesso tempo la vera ascesa. Proprio così, abbassandoci, noi raggiungiamo l’altezza di Gesù Cristo, la vera altezza dell’essere umano”. (Omelia, Messa di Pentecoste, 15 maggio 2005)

Anche la Chiesa nasce nel segno del perdono. Proprio il perdono, infatti, è la riflessione del Papa, è il potere nuovo che Gesù dona agli Apostoli, nel giorno di Pentecoste. Il perdono unisce gli uomini. Vince le divisioni dell’umanità:

“La forza, che apre e fa superare Babele, è la forza del perdono. Gesù può donare il perdono ed il potere di perdonare, perché egli stesso ha sofferto le conseguenze della colpa e le ha dissolte nella fiamma del suo amore. Il perdono viene dalla Croce; egli trasforma il mondo con l’amore che si dona. Il suo cuore aperto sulla Croce è la porta attraverso cui entra nel mondo la grazia del perdono. E soltanto questa grazia può trasformare il mondo ed edificare la pace”. (Omelia, Messa di Pentecoste, 15 maggio 2005)

Sul tema del perdono, il Pontefice si sofferma lungamente nella catechesi dedicata a Giuda Iscariota, l’apostolo che tradì il Cristo. Anche Pietro, rammenta il Papa, tradì il Signore, ma seppe accettarne il perdono, seppe affidarsi alla misericordia divina. In Giuda, invece, il pentimento “degenera in disperazione” e alla fine in un atto di “autodistruzione”:

“E’ per noi un invito a tener sempre presente quanto dice San Benedetto: ‘Non disperare mai della misericordia divina’. (…) Gesù rispetta la nostra libertà; Gesù aspetta la nostra disponibilità al pentimento e alla conversione: è ricco di misericordia e di perdono”. (Udienza generale, 18 ottobre 2006)

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: