venerdì 27 agosto 2010

Mons. Franco: In ogni Gmg viene meno il mito che i giovani non vogliono saperne di Cristo né della Chiesa (Sir)


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GMG2011: MONS. FRANCO (COORDINATORE GENERALE), “IL BUON ODORE DI CRISTO”

“In ogni Gmg viene meno il mito che i giovani non vogliono saperne di Cristo né della Chiesa”.
Lo ha detto mons. César Franco, vescovo ausiliare di Madrid e coordinatore generale della Giornata mondiale della gioventù 2011, in una intervista resa nota dall’Ufficio comunicazioni sociali della Gmg di Madrid, a meno di un anno dalla celebrazione dell’evento. Per il presule “ci sono molti motivi per partecipare alla Gmg. Direi a un giovane che con la sua presenza la Chiesa è più giovane e lui ‘più Chiesa’. L'incoraggerei a partecipare affinché vivesse in pienezza il fatto di essere ‘cattolico’, universale. Se è credente, l'inviterei a condividere la sua fede e la sua vita con gli altri; se è credente a metà, per partire di qui più fortificato; se crede poco, perché sono sicuro che Cristo passerà vicino a lui, lo guarderà, l'amerà e aumenterà la sua fede. E se non crede, affinché apra la porta a Cristo che non smette di cercarci”. Che impatto avrà la Gmg sulla Chiesa spagnola? Mons. Franco, pur dichiarando di “non essere un profeta”, crede che la Chiesa in Spagna “uscirà fortificata ed animata dalla testimonianza dei giovani che, nonostante le difficoltà ambientali, seguono Cristo, si fidano di lui e cercano di essergli fedeli. In tutti i posti dove si è celebrata la Giornata mondiale della gioventù, la Chiesa ha recuperato fiducia in se stessa”.
Alla Gmg “ogni paese apporta la sua propria ricchezza, la sua storia, la sua tradizione. La fede è una, indubbiamente, ma ogni popolo apporta alla fede la propria particolarità, il suo proprio vissuto. In Spagna, per esempio, la Settimana Santa si vive” anche “per strada, con le processioni. Abbiamo un bel patrimonio artistico”, come i cosiddetti “passi” (gruppi scultorei con i momenti della passione di Cristo), che “vogliamo mostrare nella grande Via Crucis che presiederà il Papa. La Spagna è anche un paese di ricca tradizione eucaristica e mariana. Nella veglia dei giovani, sarà mostrata l'Eucaristia nella custodia di Arfe” messa a disposizione dalla diocesi di Toledo. Sono esempi che mostrano come la Spagna sia “una nazione di ricca e feconda tradizione cattolica dalle origini del cristianesimo”. Secondo mons. Franco le Gmg “lasciano nei posti dove si celebrano ‘il buon odore di Cristo’. È un'esperienza comune che la gente, anche chi non crede, rimane colpita per l'allegria dei giovani, per il loro buon modo di agire”. Le diffidenze iniziali “spariscono presto e cedono il passo a una simpatia generalizzata”. I giovani vengono “come pellegrini alla ricerca” di “Dio, Cristo, la vita eterna”. E “questo è l'impatto che mi piacerebbe che lasciassero i giovani a Madrid, quello di una gioventù che cammina verso Dio lasciando al suo passaggio il buon odore di Cristo”.

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3 commenti:

Alessandra Mirabella ha detto...

Riguardo alle diffidenze degli "autoctini" io ne ho fatto esperienza avendo partecipato a 2 GMG. E' indubbio che vedersi arrivare centinaia di migliaia di persone possa essere destabilizzante. Anche perchè c'è il pregiudizio che i giovani "fanno cssino" Ricordo ancora l'editoriale sul Corriere della Sera sn occasione del Giubileo che, paradossalmente,diceva "Questa non è la vera gioventù perchè non protesta violentemente!" Smentito poi da quello che ci disse un tassista romano alla fine di quella GMG:"Siete stati meravigliosi! Qui arrivano 10 mila persone per una partita di calcio e fanno casino e voi nulla!"

A Colonia ho visto all'inizio gli sguardi diffuidenti dei tedeschi, ma po la cosa si è sciolta in un batter d'occhio.

Cosa dire? Che c'è molta gente che non vede al di là del proprio naso e vorrebbe magari dirci che quella è la giusta visione della vita. Ma noi siamo fatti per molto di più. E la GMG è un modo per farci fare esperienza di questo.

Io a Madrd ci sarò (se Dio vuole)

Anonimo ha detto...

Trovo molto belle le GMG, segno vivo della presenza giovanile cattolica nel mondo. Fatta questa premessa devo "sconsolatamente" aggiungere, facendola mia, l'osservazione (o la domanda, se preferite) di un giornalista "non pegiudizialmente contrario ai valori cristiani" che qualche tempo dopo le GMG di Roma, in un suo articolo su di un quotidiano nazionale, si domandò:" Ma tutta questa partecipazione giovanile porterà anche ad un incremento delle vocazioni sacerdotali? Molti dubbi sono leciti."
Credo, col senno di poi, che il giornalista abbia centrato il problema e posto una domanda pertinente. Che cioè le GMG, senza future vocazioni, si riducano ad occasioni di incontri giovanili internazionali di simpatici e volonterosi cristiani, ma la cui stragrandissima maggioranza si ferma "alla prima osteria" dell'esperienza cattolica.
Se tutto si riduce ad una folcloristica Kermesse d'impronta religiosa, ma senza solide basi costruttive, senza approdare anche alle vocazioni sacerdotali, non vorrei sembrare disfattista, ma credo che, a conti fatti, serva a poco, e rimanga una simpatica folcloristica festa a sfondo religioso.

Alessandra Mirabella ha detto...

Caro Anonimo,
le vie del Signore sono infinite. Le GMG sono innanzitutto una esperienza di Chiesa. E' indubbio che Benedetto abbia dato un taglio meno "spettacolare" alla Veglia (perchè per il resto, catechesi, confessioni e Via Crucis ci sono semre state) per far vedere ancora di più cosa c'è dietro ad una GMG.

Le vocazioni sacerdotali sono innanzitutto il frutto della preghiera. E so quante persone pregano durante e PER la GMG.
Ma ti assiuro chei partecipanti alla GMG pregano e pregano tanto.

Si possono legger molte testimonianza di conacrati la cui vocazione è nata o è maturata ad una gmg. Io ho 2 miei cari amici.

Quindi preghiamoci.