giovedì 5 agosto 2010

Volti dell’unità fra liturgia e vita. L'incontro del Papa con i chierichetti (Mastrofini)


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Il Presidente del Cim, Mons. Martin Gächter: Tantissimi ragazzi gioiosi, «Questo è il volto di una Chiesa giovane»

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Bertone, a nome del Pontefice, scrive ai Cavalieri di Colombo: l’impegno per la carità risposta ad accuse spesso infondate

Joseph Ratzinger, l'uomo che voleva diventare bibliotecario. Una straordinaria testimonianza del card. Farina (Angela Ambrogetti)

L'Arcivescovo di Colombo, Mons. Malcom Ranjith: aiutiamo i colpiti da guerra e tsunami nel nuovo Anno eucaristico (AsiaNews)

Mons. Tobin confida di risolvere positivamente entro il 2011 la difficile Visitazione Apostolica delle religiose americane (Allen)

Il Papa e quel cappellino con visiera per proteggere gli occhi (Cardinale)

La presenza di tanti giovani testimonia una grande fiducia nella Chiesa da parte delle famiglie cattoliche tedesche e del resto di Europa (D. Ferrara)

I giornaloni tacciono sull'incontro del Papa con i chierichetti. Nessuna analisi, solo silenzio! Da segnalare l'ennesimo scivolone curiale

L'abbraccio del Papa ai chierichetti (Gagliarducci)

L'invasione dei ministranti (Gaeta)

Chiesa, i chierichetti fanno piazza pulita degli attacchi (Volontè)

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Il card. Bertone in un messaggio a nome del Papa: «attacchi spesso scorretti e infondati contro la Chiesa e i suoi vertici» (Fattori)

Il Papa: "Comunicate la fede ai vostri coetanei con gioia, con entusiasmo, senza paura. Aiutate i sacerdoti" (Izzo)

Il Papa «segreto» di Castel Gandolfo. L’estate del Santo Padre (Cardinale)

Un giorno con il Papa a Castel Gandolfo: video TV2000-Avvenire

Il buon esempio della Chiesa nella gestione delle crisi: decidere come fa il Papa (Iannuzzi)

Il volto giovane della Chiesa. Testimonianze dei chierichetti giunti da tutta Europa (Biccini e Hoch)

Mons. Zollitsch constata (dopo l'udienza di stamattina) che in Germania c'è una Chiesa giovane e molto viva

Un foulard bianco per il Papa (Osservatore Romano)

I cappelli dei chierichetti: editoriale di Giovanni Maria Vian

Viaggio del Papa nel Regno Unito: cartolina da Oxford (Il Foglio)

La fatale attrazione degli Anglicani verso Roma? Merito di Newman (Rodari)

Il vescovo ausiliare di Monaco si dice "sorpreso" per il successo dell'incontro del Papa con i chierichetti (Asca). Noi invece non siamo sorpresi :-)

Chierichetti: Germania batte Italia (Gagliarducci). Benedetto XVI, invece, doppia il record che egli stesso stabilì nel 2006 :-)

Il Papa ai ministranti: "Comunicate ai vostri coetanei il dono di questa amicizia (con Gesù), con gioia, con entusiasmo, senza paura, affinché possano sentire che voi conoscete questo Mistero, che è vero e che lo amate!" (Catechesi)

Il Papa ai chierichetti: «Aiutate i vostri sacerdoti» (Avvenire)

Udienza del Papa ai chierichetti: sotto choc i siti dei quotidiani ed i telegiornali che giocano al ribasso sui presenti! E i giornali di domani? :-)

Padre Lombardi precisa: sono circa 85mila i fedeli presenti stamane in piazza San Pietro

80MILA PERSONE IN PIAZZA SAN PIETRO...

Una straordinaria e coloratissima Piazza San Pietro accoglie il Santo Padre per l'udienza generale :-)

Messori risponde alla Rice: le ideologie mutano, e ciò che ci appare al momento indiscutibile sarà improponibile domani. Monumentale commento!

Il Papa: Non dobbiamo mai dimenticare che la Parola di Dio trascende i tempi. Le opinioni umane vengono e vanno. Quanto è oggi modernissimo, domani sarà passatissimo (udienza generale, 7 novembre 2007)

PELLEGRINAGGIO INTERNAZIONALE DEI MINISTRANTI E UDIENZA CON PAPA BENEDETTO XVI (4 AGOSTO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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Volti dell’unità fra liturgia e vita

DI FABRIZIO MASTROFINI

Dove sono i giovani nella Chiesa, si chiedeva nel 2002 il vescovo Martin Gächter, già allora presidente del Cim, l’Associazione internazionale dei mi­nistranti. I convegni del 2001, del 2006 e quello del 2010 hanno fornito la risposta, con un crescendo di partecipazione. Erano 21 mila i ministranti venuti a Roma nel 2001; molti di più nel 2006; oltre 55 mila adesso. Ma chi sono? Quella dei ministranti è una realtà pastorale radicata nel Concilio Vati­cano II ed è molto forte soprattutto in Nord Europa e nel mondo anglosassone. Il mini­strante è quel ragazzo o ragazza che serve all’altare durante le celebrazioni liturgiche. Il ministrante veniva anche chiamato «chie­richetto », secondo una terminologia che è stata comunque sostituita. La parola deri­va dal latino «ministrans», cioè colui che serve, secondo l’esempio di Gesù. Essere ministrante, secondo i documenti dell’As­sociazione internazionale, vuol dire far par­te di un cammino pastorale che non si ri­duce soltanto al servizio all’altare, per al­largarsi ad una forma forte di testimonian­za cristiana fin dalla fanciullezza ed adole­scenza. Non a caso il patrono dei ministranti è san Tarcisio, giovanetto martire dell’Eu­caristia.
Come dice la Costituzione conciliare «Sa­crosanctum Concilium», al paragrafo 29, «anche i ministranti... svolgono un vero mi­nistero liturgico. Essi perciò esercitino il proprio ufficio con quella sincera pietà e con quel buon ordine che conviene ad un così grande ministero e che il popolo di Dio esige giustamente da essi». E l’Istruzione «Musicam sacram» nota che «nelle azioni liturgiche i ministranti occupano un posto particolare» ed «hanno un posto particola­re ». Inoltre, precisa il testo, «i ministranti compiano bene la loro parte» e «rendano più facile e quasi naturale la risposta dei fe­deli, quando è richiesta dal rito». Anche i li­bri liturgici (Messale romano), così come le istruzioni della Congregazio­ne per il Culto divino e la di­sciplina dei Sacramenti («Re­demptionis Sacramentum» n. 47), parlano dei ministranti e non dei chierichetti.
«Il ministrante occupa un po­sto privilegiato nelle celebra­zioni liturgiche», notava Gio­vanni Paolo II nel 2001, sot­tolineando poi che «chi vuo­le servire Gesù Cristo all’in­terno di una chiesa deve es­sere suo testimone dapper­tutto.
Cari giovani! I vostri coetanei aspet­tano la vera luce dei mondo». «Portate la fiaccola del Vangelo a tutti coloro che sono nelle tenebre e vivono un momento diffici­le della loro esistenza», aggiungeva il Papa. Nel 2006 Benedetto XVI ribadiva lo stesso concetto. «Quell’amore che ricevete nella Liturgia – disse – portatelo a tutte le perso­ne, specialmente dove vi accorgete che manca loro amore, che non ricevono bontà, che soffrono e sono sole».

© Copyright Avvenire, 5 agosto 2010

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