domenica 3 ottobre 2010

Il Papa: A Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà. Ci si deve vergognare del male compiuto. Il popolo siciliano guardi con speranza al futuro (Izzo)

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Il Papa a Palermo: "Quando incontrate l’opposizione del mondo, sentite le parole dell’Apostolo: «Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro». Ci si deve vergognare del male, di ciò che offende Dio, di ciò che offende l’uomo; ci si deve vergognare del male che si arreca alla Comunità civile e religiosa con azioni che non amano venire alla luce!" (Omelia)

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PAPA: MANCANZA LAVORO E CRIMINALITA' MALI DELLA SICILIA

Salvatore Izzo

(AGI) - Palermo, 3 ott.

"A Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficolta', problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarieta', a causa della mancanza del lavoro, dell'incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale ed a causa della criminalita' organizzata".
Lo ha detto Benedetto XVI nell'omelia pronunciata questa mattina al Foro Italico.
"Oggi - ha affermato Rtazinger - sono in mezzo a voi per testimoniare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera. Sono qui per darvi un forte incoraggiamento a non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani, cosi' profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione".
"Venendo per la prima volta fra di voi, il mio augurio - ha aggiunto - e' che veramente questa Citta', ispirandosi ai valori piu' autentici della sua storia e della sua tradizione, sappia sempre realizzare per i suoi abitanti, come pure per l'intera Nazione, l'auspicio di serenita' e di pace sintetizzato nel suo nome". Il nome Palermo, infatti, deriva da "Panormo", cioe' "tutto porto". "Un nome - ha sottolineato Ratzinger - che voleva indicare sicurezza, pace e serenita'". "La mia visita - ha continuato - avviene in occasione di un importante raduno ecclesiale regionale dei giovani e delle famiglie, che incontrero' nel pomeriggio. Ma sono venuto anche per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunita' diocesana".

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PAPA: CI SI DEVE VERGOGNARE DEL MALE COMPIUTO

Salvatore Izzo

(AGI) - Palermo, 3 ott.

"Ci si deve vergognare del male, di cio' che offende Dio, di cio' che offende l'uomo; ci si deve vergognare del male che si arreca alla Comunita' civile e religiosa con azioni che non amano venire alla luce".
Lo ha affermato Benedetto XVI nell'omelia della grande messa celebrata al Foro Italico di Palermo.
"Quando incontrate l'opposizione del mondo - ha chiesto il Pontefice rivolto ai 100 mila fedeli presenti - sentite le parole dell'Apostolo: 'Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro'". Mentre la fede, ha ricordato Papa Ratzinger, "rende possibili le cose umanamente impossibili, in ogni realta'", la Bibbia ci mostra che "l'empio, colui che non agisce secondo Dio, confida nel proprio potere, ma si appoggia su una realta' fragile e inconsistente, percio' si pieghera', e' destinato a cadere; il giusto, invece, confida in una realta' nascosta ma solida, confida in Dio e per questo avra' la vita".

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PAPA: POPOLO DI SICILIA GUARDI CON SPERANZA AL FUTURO

Salvatore Izzo

(AGI) - Palermo, 3 ott.

"Popolo di Sicilia, guarda con speranza al tuo futuro! Fa' emergere in tutta la sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai! Vivi con coraggio i valori del Vangelo per far risplendere la luce del bene! Con la forza di Dio tutto e' possibile!".
Questa l'invocazione che Benedetto XVI ha rivolto ai 100 mila che hanno partecipato alla grande messa celebrata con tutti i vescovi della Sicilia al Foro Italico di Palermo. "A voi fedeli laici - ha scandito Ratzinger - ripeto: non abbiate timore di vivere e
testimoniare la fede nei vari ambiti della societa', nelle molteplici situazioni dell'esistenza umana, soprattutto in quelle difficili! La fede vi dona la forza di Dio per essere sempre fiduciosi e coraggiosi, per andare avanti con nuova decisione, per prendere le iniziative necessarie a dare un volto sempre piu' bello alla vostra terra".
"Come una leva muove molto piu' del proprio peso, cosi' la fede, anche un pizzico di fede, e' in grado di compiere cose impensabili, straordinarie, come sradicare un grande albero e trapiantarlo nel mare", ha assicurato.
"Cari Palermitani e cari Siciliani, la vostra bella Isola - ha ricordato il Papa teologo nella sua omelia - e' stata tra le prime regioni d'Italia ad accogliere la fede degli Apostoli, a ricevere l'annunzio della Parola di Dio, ad aderire alla fede in modo cosi' generoso che, anche in mezzo a difficolta' e persecuzioni, e' sempre germogliato in essa il fiore della santita'. La Sicilia e' stata ed e' terra di santi, appartenenti ad ogni condizione di vita, che hanno vissuto il Vangelo con semplicita' ed integralita'". Cosi' la Chiesa locale "e' stata arricchita ed animata da una fede fervida, che ha trovato la sua piu' alta e riuscita espressione nei Santi e nelle Sante". "Penso - ha elencato Ratzinger - a santa Rosalia, che voi venerate e onorate e che, dal monte Pellegrino, veglia sulla vostra Citta', di cui e' Patrona. Ne' va dimenticato come il vostro senso religioso abbia sempre ispirato e orientato la vita familiare, alimentando valori, quali la capacita' di donazione e di solidarieta' verso gli altri, specialmente i sofferenti, e l'innato rispetto per la vita, che costituiscono una preziosa eredita' da custodire gelosamente e da rilanciare ancor piu' ai nostri giorni". "Cari amici - ha concluso il Pontefice - conservate questo prezioso tesoro di fede della vostra Chiesa; siano sempre i valori cristiani a guidare le vostre scelte e le vostre azioni".

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