mercoledì 24 novembre 2010

Marina Corradi: il il bello di Luce del mondo è che le domande di Peter Seewald somigliano a quelle che molti di noi farebbero, se potessero, al Papa

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I pompieri e il profilattico (Christian Albini)

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Lutto e dolore nella casa del Papa per la morte di Manuela Camagni (Izzo)

Con quel maglione nero sotto l’abito bianco. Luigi Accattoli commenta il suo incontro di ieri con il Santo Padre

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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE IN MERITO ALL’ORDINAZIONE EPISCOPALE A CHENGDE (PROVINCIA DI HEBEI, CINA CONTINENTALE)

Il rammarico del Papa per l’ordinazione di un vescovo cinese senza mandato apostolico: ferita la comunione ecclesiale

La Santa Sede condanna l’ordinazione episcopale illecita a Chengde. Duro comunicato (AsiaNews)

“Profondo rammarico” del Papa per una ordinazione episcopale che è stata conferita senza il mandato apostolico

Il Papa: "Santa Caterina da Siena: ha invitato sempre i sacri ministri, anche il Papa, che chiamava “dolce Cristo in terra”, ad essere fedeli alle loro responsabilità, mossa sempre e solo dal suo amore profondo e costante per la Chiesa" (Catechesi)

"Luce del mondo", Mons. Zollitsch: Un grande dono di vastità umana

Il Papa: Non ha paura. Il libro-intervista con Peter Seewald (Sir)

Un Papa in controluce. Benedetto si racconta a Seewald (Stralci di "Luce del mondo", da "Il Foglio")

La C.E.I. si prepara a resistere sul 'pro multis' (Messainlatino)

Un Papa che parla al cuore dell'uomo (Mazza)

Una bruttissima notizia: è morta una delle Memores della Famiglia pontificia. Il cordoglio del blog

La svolta di Papa Ratzinger (Zizola)

Ma Raiuno non si vergogna? Parla solo Odifreddi?

Il nuovo Vescovo di Basilea Gmuer: Non si tratta di seguire la linea di Roma. Nella nostra diocesi c'è molta libertà. Non sono d'accordo sull'obbligo di celibato

Il ridicolo equivoco del condom (Filippo di Giacomo)

"Luce del mondo": la risposta del Santo Padre sul discorso di Ratisbona: "quell’episodio – dopo tutte le cose terribili accadute e per le quali non posso non addolorami molto – ha sortito effetti positivi" (Il Giornale)

Le risposte del Papa sull'omosessualità nel puntuale e approfondito articolo di Andrea Tornielli

C'è tutta la fede cattolica nel libro-intervista di Papa Benedetto XVI (Beghelli)

Per la prima volta nella storia un Papa accetta una vera e propria intervista (El Pais)

Dentro il laboratorio di un Papa: Aldo Maria Valli commenta "Luce del mondo"

Il Papa: Direi che il semplice è il vero, ed il vero è semplice. Il nostro problema consiste nel fatto che, per i troppi alberi, non riusciamo più a vedere la foresta (Il capitolo "Gesù Cristo ritorna" de "Luce del mondo")

«Joseph Ratzinger si mette a nudo e sfata tutti i miti». Paolo Rodari commenta "Luce del mondo" (Grotti)

"Luce del mondo", il Papa: «Mi sono semplicemente detto che sono quel che sono. Non cerco di essere un altro. Quel che posso dare dò, e quel che non posso non cerco nemmeno di darlo» (Chirri)

"Luce del mondo": il commento di Marco Politi

"Luce del mondo", Magister: la fede del Papa non è "contro", ma per il cuore dell’uomo (Sussidiario)

Seewald: sul condom emerge la povertà culturale dei media. Mons. Fisichella: ridurre il libro ad una frase sarebbe un'offesa all'intelligenza del Papa e una gratuita strumentalizzazione delle sue parole (Izzo)

Una ventata d'aria fresca e pulita: il commento di José Luis Restán

Jean-Marie Guénois (Le Figaro): le parole del Papa sul preservativo sorprendono solo chi non lo conosce

Pubblicato il libro intervista "Luce del mondo": servizio di Rome Reports

Il Papa: Spero che questo libro sia utile per la fede di molte persone. Padre Lombardi: il Papa mi ha detto che vuole parlare a tutti. La LEV: già in esaurimento la prima edizione del libro (Izzo)

Lombardi: “Sabato non siamo stati impeccabili” (Tornielli)

Fuori uno. Esautorato l'uomo forte dei Legionari (Magister)

Nel suo libro "Luce del mondo" Benedetto XVI mostra un volto molto simile a quello di Giovanni XXIII, compiendo come lui lo sforzo di distinguere sempre il peccato dal peccatore (Izzo)

«Cristo, luce d'Africa, America e Asia». Nel nuovo libro-intervista di Benedetto XVI con Peter Seewald numerosi i "passaggi missionari". Al di là delle polemiche (Missionline)

Seewald: per i giornali l'argomento 'Chiesa e sesso' è sempre intrigante ma io non sono preoccupato, perchè il lettore puo' scegliere di leggere e di approfondire

Accattoli: "La chiamata alla Cattedra di Pietro sorprese Ratzinger in maglione nero e con quel maglione nero sotto l'abito bianco ci dice qualcosa sull'uomo in maglione, su quello con l'abito bianco e sul rapporto tra i due" (Izzo)

Semplicità e radicalità del Vangelo: Luigi Accattoli racconta ciò che più l'ha colpito dell'intervista al Papa

"Luce del mondo": un libro "senza rete" fra attualità ed eternità (Asca)

Il Delegato del Papa per i Legionari di Cristo sostituisce uno dei superiori, Luis Garza Medina (Rome Reports)

Il Papa: Maciel? «Un falso profeta», che ha condotto «una vita immorale e contorta», e «purtroppo il suo caso è stato affrontato molto lentamente e in ritardo» (Gagliarducci)

Udienza a Peter Seewald e agli editori del libro "Luce del mondo" (Osservatore Romano)

Il Papa: Certo che bisogna approfondire la riflessione sui divorziati risposati

Seewald: il Papa non ha effettuato nessuna censura sul testo e non abbiamo concordato le domande. Mi sono limitato a presentare una bozza sull'intervista prima di effettuarla (Asca)

Il Papa riceve Peter Seewald: servizio di Rome Reports

C’è il Foglio dentro il libro del Papa (Rodari)

Padre Lombardi: “Luce del Mondo” è un atto di vero coraggio comunicativo di Benedetto XVI
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IL CRISTIANESIMO, LE CRISI, LA CERTEZZA DEL PAPA

L'antireligione e il seme forte

Marina Corradi

«C’è il pericolo che la ragione, la cosiddetta ragione occidentale, sostenga di avere finalmente riconosciuto ciò che è giusto e avanzi una pretesa di totalità che è nemica della libertà. Credo necessario denunciare con forza questa minaccia. Nessuno è costretto a essere cristiano. Ma nessuno deve essere costretto a vivere secondo la "nuova religione", come fosse l’unica vera, vincolante per tutta l’umanità».
Del rischio di una dittatura del relativismo Benedetto XVI parla da tempo, ma il bello di Luce del mondo è che le domande di Peter Seewald somigliano a quelle che molti di noi farebbero, se potessero, al Papa. La pressione perché «si pensi come tutti, si agisca come agiscono tutti», evocata da Seewald, quanto la sentiamo, anche in un Paese di tradizione cristiana come il nostro. È, risponde Benedetto XVI, una «pressione di intolleranza» che si esercita presentando il cristianesimo come un modo di pensare «sbagliato», e ridicolizzandolo; privandolo, in nome della «ragionevolezza», dello spazio per vivere.
E fin qui è la lucida analisi di qualcosa che sperimentiamo ogni giorno. Ma provocante è la questione posta da Seewald: com’è che, anche in Paesi in cui quasi tutti sono battezzati, «una maggioranza accetta di essere dominata da una minoranza di opinion leader?». E il Papa, in risposta, si domanda: in che misura queste persone sono ancora parte della Chiesa? Da un lato, dice, non vogliono perdere questo fondamento, dall’altro «è chiaro che sono interiormente plasmate dal pensiero moderno». Insomma, l’avvento di una dittatura del relativismo è possibile per una «schizofrenia» dei cristiani, un ridurre la fede a un vecchio substrato che vive «parallelamente» alla modernità, ma non la contagia e non la fermenta. A fronte di questa realtà, Benedetto XVI afferma l’urgenza della «nuova evangelizzazione» recentemente annunciata – di un nuovo inizio, che susciti un cristianesimo capace di distinguersi alla "controreligione" avanzante.
E il denso dialogo del libro, nella asciuttezza della forma giornalistica, interpella profondamente noi cristiani insofferenti di tirannie mediatiche, politiche ed economiche, giustamente ribelli al conformismo cui ci viene chiesto di allinearci. Perché certo, le forze della «antireligione obbligatoria» sono ampie e attrezzate; ma Benedetto XVI non guarda a loro, guarda ai suoi, e (ci) domanda: in che cosa realmente credete, in chi davvero riponete la vostra speranza? In un Dio che si mette da parte, finita la messa della domenica; o in Cristo che "c’entra" con tutto, e trasforma ogni cosa?
La questione posta da Benedetto XVI dice una volta di più del suo coraggio, quando afferma in sostanza che alla prima radice della crisi presente c’è una fede spesso astratta, "divisa", incapace di fecondare di sé la realtà. Il problema, insomma, prima che gli avversari siamo noi – e questa è sempre una cosa scomoda da dire.
Non si potrebbe semplicemente pensare, domanda molto laicamente a questo punto l’intervistatore, che dopo duemila anni il cristianesimo si è esaurito, come è accaduto a tante altre culture? Ma qui il Papa rivela, dopo la severa lucidità dell’analisi, un ottimismo che potrebbe apparire illogico. Dice del germogliare di movimenti in America latina, della fedeltà della Chiesa d’Africa ai poveri, di un "fiorire", in Occidente, di iniziative poco visibili, ma che nascono «dal di dentro, dalla gioia dei giovani». Parla, il Papa, del cristianesimo come di una forza vitale, di un seme che, apparentemente annichilito, comunque rinasce, là dove non te lo saresti immaginato, e nuovamente cresce. Seme che, estirpato, ritorna; perseguitato, risorge. Radicale differenza: le culture e le ideologie nascono, trionfano e declinano. Ma Cristo nato nella carne, morto e risorto, uomo e non dottrina, tenacemente resta dentro la storia degli uomini; negato, dimenticato, ritorna.
E la granitica benigna certezza di Benedetto ci solleva, larga come un gesto di benedizione. Il destino della Chiesa è nelle mani di Cristo – non solo nelle povere nostre.

© Copyright Avvenire, 24 novembre 2010

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