martedì 30 novembre 2010

Pedofilia, padre Lombardi: Non c'è prescrizione "per le ferite dell'anima"

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Card. Ratzinger: "Retrospettivamente appare assai significativo che Paolo VI abbia pubblicato proprio nell’anno fatale del 1968 due grandi documenti, che sono una testimonianza della sua capacità di comprensione e della fermezza della sua azione a partire dalla fede. Vi è innanzitutto la Professione di fede...vi è poi l'enciclica Humanae vitae" (1995)
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Pedofilia/ P.Lombardi: Non c'è prescrizione per ferite dell'anima

"Non ci possiamo esimere da affrontare anche vicende lontane"

Non c'è prescrizione "per le ferite dell'anima": così il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, inquadra il problema della pedofilia nella Chiesa nel corso di un intervento al seminario su 'Peccato e conversione' promosso dal Centro di orientamento pastorale (Cop) di Fano. "Il fatto che vengano fuori tantissimi casi di abusi così lontani nel tempo sono segno che la ferita è stata molto profonda, e se vogliamo veramente prendere sul serio un cammino di risanamento non ci possiamo esimere dall'affrontare vicende anche così lontane", ha detto il gesuita a quanto riferito dal 'Sir' (Servizio informazione religiosa). "Per noi - ha aggiunto Lombardi - non c'è prescrizione per le ferite dell'anima: dobbiamo essere capaci di ascoltare, individuare le ferite dello Spirito e aiutare".
La "giustizia e il riconoscimento della colpa", ha sottolineato padre Lombardi, è "un dovere sia civile sia ecclesiale".
Oltre alla giustizia degli uomini - alla quale, ha rimarcato più volte il Papa, chi si è macchiato di crimini quali la pedofilia deve "rendere conto" delle proprie azioni - vi è dunque quella della Chiesa, che deve tener conto della "gravità delle conseguenze sia nella vita delle persone, sia nella fiducia" di cui gode l'istituzione ecclesiale. La Chiesa, ha precisato Lombardi, persegue "una linea di trasparenza" nell'affrontare problemi come la pedofilia e il Papa ha sempre offerto risposte "precise e convincenti". Benedetto XVI "parla sempre con grande chiarezza della vergogna, del dolore, dell'umiliazione" per quei "peccati che insudiciano il volto della Chiesa".

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PEDOFILIA: P. LOMBARDI, CHIESA ASCOLTI VITTIME ANCHE SE ABUSI PRESCRITTI

La Chiesa persegue sempre ''una linea di trasparenza'' nell'affrontare problemi come la pedofilia. Lo ha dichiarato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, p. Federico Lombardi, intervenendo a Fano al seminario su ''Peccato e conversione'' promosso dal Centro di orientamento pastorale (Cop).
Il portavoce vaticano ha evidenziato come Benedetto XVI abbia sempre offerto risposte ''precise e convincenti'' alla crisi.
''L'intervento piu' completo su questo tema, la ''Lettera ai cattolici d'Irlanda', s'inserisce - ha ricordato p. Lombardi - in una disponibilita' del Santo Padre'' manifestata ''praticamente tutte le volte che gli e' stato chiesto di affrontare questo argomento''.
''Il papa parla sempre con grande chiarezza della vergogna, del dolore, dell'umiliazione'' per quei ''peccati che insudiciano il volto della Chiesa''. ''Benedetto XVI ha gia' incontrato cinque volte le vittime di abusi: a Washington, Sydney, Roma, Malta e nel Regno Unito'', ha aggiunto p. Lombardi, e in quest'ultimo caso sono stati ricevuti anche ''coloro che si occupano delle vittime''. Duplice la valenza di questo gesto: da una parte c'e' ''il momento del riconoscimento del dolore e la partecipazione a questo dolore''; dall'altra ''il momento positivo d'incontro con chi si occupa di un cammino rinnovante''.
La ''giustizia e il riconoscimento della colpa'', ha sottolineato ancora p. Lombardi, sono ''un dovere sia civile sia ecclesiale''. Oltre alla giustizia degli uomini - alla quale, ha rimarcato piu' volte il papa, chi si e' macchiato di crimini quali la pedofilia deve ''rendere conto'' delle proprie azioni - vi e' dunque quella della Chiesa, che deve tener presente la ''gravita' delle conseguenze sia nella vita delle persone, sia nella fiducia'' di cui gode l'istituzione ecclesiale.
''Il fatto che vengano fuori tantissimi casi di abusi cosi' lontani nel tempo - secondo il portavoce vaticano - e' segno che la ferita e' stata molto profonda, e se vogliamo veramente prendere sul serio un cammino di risanamento non ci possiamo esimere dall'affrontare vicende anche cosi' lontane. Per noi non c'e' prescrizione per le ferite dell'anima: dobbiamo essere capaci di ascoltare, individuare le ferite dello Spirito e aiutare''.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il programma del viaggio in Germania, Eufemia
PAPA: VIAGGIO IN GERMANIA DAL 22 AL 25 SETTEMBRE 2011

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV - Si svolgera' dal 22 al
25 settembre il viaggio di Benedetto XVI in Germania. Ad
annunciare le date e' stato il presidente della Conferenza
episcopale tedesca, mons. Robert Zollitsch, in un'intervista a
Radio Vaticana. Nel corso del viaggio, il terzo nella sua terra
natale, il Papa si rechera' a Berlino, Erfurt e Friburgo.
Zollitsch ha fornito alcuni dettagli sulla visita. Il primo
giorno, a Berlino, rappresentera' ''la parte politica del
viaggio'', ha spiegato. Qui il Papa potrebbe recarsi al Maria
Regina Martyrum, il memoriale alle vittime del nazismo, del
comunismo e della seconda guerra mondiale. E' allo studio anche
la possibilita' di una visita del pontefice al Bundestag e un
incontro con il presidente, il cattolico Norbert Lammert,
esponente della Cdu, l'Unione cristiano-democratica. Il secondo
giorno del viaggio, a Erfurt, nell'ex Germania Est, dovrebbe
essere dedicato all'ecumenismo e al dialogo religioso e il Papa
potrebbe incontrare rappresentanti della comunita' evangelico
luterana.
Previsti, nel corso della visita in Germania, anche incontri
con responsabili della comunita' ebraica e musulmana.
Il presidente della conferenza episcopale tedesca non ha
invece confermato l'eventualita' che il Papa possa incontrare le
vittime di preti pedofili. Negli ultimi mesi la chiesa tedesca
e' stata particolarmente toccata dalle rivelazioni su casi di
pedofilia che coinvolgono religiosi. (ANSA).

BOS
30-NOV-10 19:49 NNNN

mariateresa ha detto...

sono contenta come se avessi trovato un topo nell'armadio.
Abbiate pazienza.
Mi scatta l'effetto protettivo.
Ma ....affa.
L'Ansa sulle vittime dei preti pedofili è sempre lodevole. Non dimentica mai e diligentemente se ne fa portavoce . La casistica che nasce da cotanta diligenza quando non si tratta della chiesa cattolica invece è stranamente scarna. Più che scarna. Quasi un fantasma.
Il Papa ha già incontrato le vittime 5 volte. Così saranno sei.
E quando le incontrerà si dirà che ormai è diventato un rito come dire il rosario. S
e invece non le incontrerà si dirà che è un mostro.
Stasera va così, come se avessi mangiato un limone.
Non sono cinica di natura,ma cosa volete un certo andazzo mediatico mi ha fatto saltare i fondamentali.

mariateresa ha detto...

scherzavo.....

Raffaella ha detto...

Si'...tutti si fanno portavoce delle vittime dei pedofili, ma solo quando si tratta della Chiesa Cattolica.
Meglio se si puo' fare qualche polemica...
R.