martedì 19 gennaio 2010

Visita in sinagoga, esponenti del Vaticano: Dialogo coraggioso e franco nelle difficoltà. Di Segni: il Papa poteva dire di più su Pio XII (Corriere)

Fine dell'idillio se mai (per qualcuno) era iniziato.
Clicca qui per leggere l'articolo di Vecchi e qui per l'intervista a Di Segni.

Senza parole...si volti pagina!
R.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Infatti, Raffa. In archivio!
Alessia

Raffaella ha detto...

Esatto...
R.

incontentabile ha detto...

il rabbino prof. Di Segni è senz'altro preoccupato delle divisioni interne che si sono manifestate nell'ebraismo italiano. Il dissenso aperto di Laras non gli avrà fatto piacere, d'altra parte, di questi tempi è cosa buona e giusta che ognuno abbia il suo Martini da sciropparsi. Non so se gli basterà continuare a criticare il "signor Pontefice" per i presunti silenzi sui presunti silenzi di un altro Papa per ricompattare tutti e mostrare i muscoli alla Chiesa Cattolica. E forse pure lui rischia il linciaggio mediatico da confronto col predecessore Toaff, più incline ai grandi gesti. Mi fa quasi pena, poraccio.

laura ha detto...

Forse Di Segni non è peggiore di altri, anche se nel passato recebnte, ha dato il meglio di sé. Per fortuna, è passata la visita e ora possiamo occuparci di altro....

Anonimo ha detto...

Spero che il Papa nei suoi prossimi viaggi non voglia visitae più sinagoghe. Siamo onesti abbiamo solo da perderci e il rituale sarà lo stesso:

1) da due mesi prima con un crescendo gli attacchi alla Chiesa o al Papa su: persecuzioni, Pio XII, Wiliamson, messa in latino.in questi 2 mesi la Chiesa perderà ancora un po di credibilità, anche se di pochissimissimo,ma perché correre il rischio?

2)poi al momento dell'incontro il Papa renderà prima omaggio a qualche monumento che ricorda la Shoà e il suo discorso sarà al 60% sulla Shoà, al 20% su Mosé o profeti e 20% su comune battaglia dei valori. Anche se il Papa ha un coraggio da leoni, é troppo rispettoso, educato per citare fatti sconvenienti(es.israele)

3)il giorno dopo qualche esponente ebraico non sarà contento del discorso del Papa, NON HA DETTO ABBASTANZA sulla shoà e i suoi contorni,comparazioni con GPII

morale la chiesa si é messa per due mesi sotto il fuoco amico e nemico, il Papa ha perso tempo per scrivere il discorso, per la visita e accusato in tutte le salse solo perchè tedesco, e diciamola tutta il dialogo non ha fatto alcun passo avanti.

max

Maria R. ha detto...

Senza voler essere nè buonista nè fare retorica, da una parte apprezzo la "chiarezza" di pensiero di Di Segni, almeno non si nasconde dietro ad un dito! E trovo vero quello che dice sul fatto che qualunque decisione avrebbe preso, la comunità sarebbe rimasta "spaccata".
In fondo, è un po' come quando i cattolici si sono divisi, per la faccenda "revoca scomunica ai lefebvriani".
Al di la' dei "fastidi personali", apprezzabile anche che faccia intendere che non aveva speranze su una diversa posizione del Papa sulla questione Pio XII. Almeno hanno in parte capito che il Pontefice sia ben determinato.

Per il resto....Raffaella, possiamo prendere la nostra "tangente"? ;)

Anonimo ha detto...

pensate se qualcuno dicesse al papa:
"Mi fa quasi pena, poraccio."
che succederebbe in sto blog?
la "reciprocità" prima di tutto!
giusto?

Raffaella ha detto...

L'hai scritto. Ora c'e' reciprocita'.
Contento?
R.

Anonimo ha detto...

bene! appiattiamoci tutti verso il basso...
sai che bel mondo vien fuori?

Raffaella ha detto...

Colpa mia? Non ho scritto una parola!
R.

Anonimo ha detto...

tu non hai scritto nulla, ma col messaggio delle 14,44 sembravi avvallare la "reciprocità negativa".
comunque non ce l'avevo con te.. anzi.

incontentabile ha detto...

sempre anonimi i coraggiosi crociati della reciprocità, bene! E quanta suscettibiltà per un ironico "poraccio" indirizzato al rabbino Di Segni, al quale non ho rivolto ingiurie o calunnie, a differenza delle tante che si leggono in rete sul Papa, e al quale ho attribuito, all'inizio del mio commento, entrambi i titoli che gli spettano, quello religioso di rabbino e quello laico di primario di un reparto ospedaliero a Roma (in una struttura di fondazione cattolica, mi pare). Anche qui, a differenza di chi, durante il recente incontro, ha chiamato il Papa "signor Pontefice".

Anonimo ha detto...

io sarò anonimo, ma tu sei incontetabile... )