lunedì 8 febbraio 2010

Il card. Kasper critica la "Dominus Iesus" e Radio Vaticana pubblica con risalto l'intervista...

Clicca qui per leggere il testo dell'intervista segnalataci da Alessia.
Sono sorpresa per il fatto che Radio Vaticana (e vale anche per il Sir) pubblichi un'intervista che contesta, almeno sul piano comunicativo, un documento fondamentale redatto dall'allora card. Ratzinger ed approvato, in forma specifica, da Giovanni Paolo II. Francamente sono basita e sconcertata
. R.

23 commenti:

euge ha detto...

A distanza di dieci anni Kasper si ricorda della Dominus Jesus? Per giunta difesa a spada tratta da Giovanni Paolo II? Non ho parole la cosa che mi meraviglia è l'atteggiamento di Radio vaticana! Andiamo bene! Cos'è " La rivolta dei ranocchi?" Ma Kasper non doveva andare in pensione? Se c'è qualcosa da criticare semmai, è proprio il lavoro di Kasper che nel corso degli anni a quanto pare ha lasciato insoluti tanti problemi che ora Benedetto XVI è costretto a risolvere.
Consiglio al Card. kasper ed anche a Radio Vaticana, di riascoltare con quale determinazione, Giovanni Paolo II, difese durante l'Angelus proprio la Dominus Jesus....... Forse una ripassatina a tutti non farebbe male.

Maria R. ha detto...

Appunto....andrà in pensione. In sostanza comincia a "riassaporare" la libertà di parola. (e poi "i nostri partner"....mamma mia, ma che cos'è, il linguaggio di un manager?????)

Anonimo ha detto...

della serie: dagli amici mi guardi Iddio...

abate faria ha detto...

pensate quanto è libera e liberale la chiesa!
radio vaticana ha il papa come editore eppure pubblica un'intervista che lo critica.
non sarebbe possibile su nessun quotidiano,mensile o sito.
ma il direttore di radio vaticana non risponde direttamente alla segreteria di stato?
Mes Compliments!

un passante ha detto...

radio vaticana? Incoraggiante...l'unico mezzo di informazione che critica il "principale". Mai sentita su La stampa una critica agli Agnelli, Sul Giornale a Berlusconi, o su la Repubblica a De Benedetti ecc, ecc
E poi dicono che la chiesa ha una sola voce, una specie di dittatura papale, davvero...:D Il pensiero di due papi messo in discussione in un colpo solo. Grande! Ciò che non può il mondo, può la chiesa, e vero è

Anonimo ha detto...

bello l'ecumenismo à la Kasper.
Salutiamo con soddisfazione l'andata in pensione dell'esimio cardinale a cui bruciano i propri fallimenti, dulcis in fundo l'Anglicanorum coetibus da cui è stato tenuto fuori. Nessuno stupore per un linguaggio così poco curiale, del resto è facile abbandonare l'ipocrisia quando non si ha nulla da perdere.
Alessia

un passante ha detto...

A proposito di Kasper, quello di cui sembrano non rendersi conto alcuni alti prelati cosiddetti progressisti, è che di questi tempi, coi mezzi di comunicazione così diffusi e con un discreto grado di alfabetizzazione e acculturamento, almeno in occidente, gli uditori difficilmente si lasciano manipolare e soggiogare dall'alto. L'uomo si ritiene sempre più libero di scegliere e orientarsi verso ciò che più lo convince. Nulla vieta a frotte di fedeli non contenti della chiesa cattolica romana oscurantista di volgersi alle chiese protestanti, già ampiamente aperte al tanto decantato mondo. Se queste restano ancora più desolatamente vuote della prima, perchè trascinare in un baratro ancora più profondo anche quella?
Vada lei intanto, Eminenza, che poi magari a frotte la seguiranno, ma abbia l'umiltà di lasciare qui chi si sente già a casa o sta liberamente scegliendo di approdarvi. Qualche alternativa tradizionale che non sia quella lefebvriana deve pur restare, o no?
Non si scherzi con la fede dei semplici, quelli che non frequentano i salotti dell'esegesi e che sotto sotto, gira e rigira, la pensano come è scritto nella Dominus Iesus

Anonimo ha detto...

Questi sono i veri grandi problemi della Chiesa. Altro che Boffo e gli articoli di Repubblica. Invece che lamentarci della presunta volontà accentratrice di Bertone, forse sarebbe meglio che auspicassimo un interventismo più deciso, pur con il dovuto rispetto della virtù della prudenza.
Alberto

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Povera Chiesa!!!

gemma ha detto...

quanto mi danno fastidio gli esibiti baci all'anello ad ogni pubblica comparsata da parte di alcuni "fratelli" del Papa....chissà perchè...

Anonimo ha detto...

Perché sai che il loro non è un gesto di obbedienza, rispetto e amore. Perché sai che sono degli ipocriti che si augurano un suo veloce trasloco dal terzo piano alle grotte vaticane.
Alessia

euge ha detto...

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/angelus/2000/documents/hf_jp-ii_ang_20001001_it.html

Caro Card. Kasper, Radio vaticana e tutti quelli che oggi hanno dato spazio all'intervista del suddetto cardinale vi rimando a questo link dove potrete leggere, le determinate e forti parole di difesa alla Dominus Jesus da parte dell'allora Pontefice e firmatario Giovanni Paolo II.
Cara gemma, anch'io non sopporto quella falsa parata di falsi confratelli del Papa durante l'udienza generale; alla luce dei fatti, la trovo nauseante.

sonny ha detto...

Ciao a tutti. Sono appena tornata dal lavoro, ma ho già fatto il punto della situazione. Per ora dico solo questo: ringrazio sentitamente lo Spirito Santo per la preferenza accordata alla Baviera rispetto al Baden-Wurttemberg. Danke.

Anonimo ha detto...

come può padre lombardi,direttore di radio vaticana,far pubblicare queste cose?
povero santo padre,povera chiesa.

euge ha detto...

Già...... me lo chiedo anch'io ......

Forse perchè è gesuita???? :-))))

SERAPHICUS ha detto...

Clemente XIV...... lo sto dicendo da giorni.....

Fabiola ha detto...

Credetemi, Radio Vaticana non è nuova a scelte di questo genere, purtroppo.
Persino nella titolazione degli interventi del Papa: tendono sempre a sottolineare il mediaticamente e politicamente corretto, spesso a scapito dell'essenziale.

Anonimo ha detto...

"piena comunione nella fede, nei Sacramenti e nel ministero apostolico della Chiesa" già presenti anche nelle chiese protestanti? ma dove?a parte gliortodossi ovvio.

Continuità apostolica,in nessuna tranne forse l'angliacana;
nei sacramenti,intesi come sette e non come uno, peggio che andar di notte, la fede dipende se intendiamo la sola fede nella resurrezione o anche in tutto il magistero di Cristo: primato della carità, sacramenti appunto, ruolo della vergine, ecc...

E questo è un cardinale che va in pensione? Non dico ripristinare il Sant'Uffizio, ma possibile che un cardinale possa dire questo, ma anche molto di peggio come accada in Germania e in Francia, e continuare a restare al suo posto?non è questione di esseri duri, cattivi, o fare pulizia, ma semplicemente logica e buon senso. Se un medico dice a tutti i suoi pazienti di non credere alla medicina ufficiale, non da ricette, ma consiglia di affidarsi a uno sciamano. Penso il servizio sanitario lo rimuove in due secondi....
Perché la chiesa non fa altrettanto? Va bene la libertà di religione del concilio,ma gliel'hanno spiegato ai vescovi che non erano loro i destinatari?

Max

Anonimo ha detto...

Gentili signori, ho letto attentamente l'intervista e non trovo giustificati giudizi tanto scandalizzati!

Il costrutto ecumenico del Card. kasper è sempre uguale a sé stesso, non è cambiato. E non è affatto "critico" verso la dottrina della D.J.. Semmai è forse in qualche misura ammalato di una certa dose di irenismo, malattia molto diffusa che di fatto compromette lo stesso ecumenismo, ma spesso non è chiaramente percepita. Irenismo è esattamente questo: applicare soggettivamente le attenuazioni, i silenzi, le diminuzioni necessari affinché i separati possano "accettare un dialogo", cominciare ad avvicinarsi, pur senza negare la verità. Fare a pezzi la verità, almeno in senso diacronico e dialogico.

Questo, in realtà, sembra un vizio di chi difetta di visione soprannaturale e fa rischiare: può portare a coltivare equivoci, parole vuote, a produrre quintali di carta e a perdere tempo, come pare che spesso sia accaduto al buon cardinale.
Invece, basarsi sulla Verità intera e sull'integra dottrina accresce sempre l'efficacia ecumenica, che significa ripristinare l'unità cattolica, non un'altra cosa.
Se la Chiesa di Cristo "sussiste" pienamente solo nella Chiesa Cattolica (e dire "romana" è dire esattamente la stessa cosa), in quale altro luogo si dovrebbe recuperare l'unità? E a che servono gli elementi di ecclesialità presenti anche nelle chiese e comunità ecclesiali separate (la cui efficacia proviene dalla stessa Chiesa cattolica) se non a muovere verso questa unità piena?
E se questo in qualche modo non è ritorno che cos'é? E perché dovremmo spaventarci a parlare così; perché qualcuno dovrebbe offendersi una volta che è pienamente rispettata la sua libertà?

A me pare che queste cose si cominciano a capire, a praticare, a vivere; e infatti i successi si cominciano a vedere.

Ma ora non prendetevela con Kasper che ha fatto la sua parte, ha servito come ha potuto in assoluta buona fede. E' Cristo che guida la Sua Chiesa nel modo che a Lui piace.

don Alessandro ha detto...

Dall'intervista letta, mi pare di dover sottolineare alcuni punti fondamentali del nostro patrimonio di fede. Anzitutto trovo molto rischioso dire che "il Papa è capo con i vescovi che sono in comunione con lui",perchè equivarrebbe ad ammettere che Papa e vescovi, circa la potestà di giurisdizione,sono sullo stesso piano,il chè è falso!Il Papa ha un primato "ex sese et non autem ex consensu ecclesiae",da cui gli deriva la potestà suprema sulla Chiesa, cosa che non hanno i Vescovi.Circa il "subsistit in", il motivo per cui è stato usato è l'esatto contrario di quanto afferma Kasper. Infatti è stato usato per fini ecumenici e non a discapito dell'ecumenismo. Questo non lo invento io, ma lo ha detto la Congreg.Dottrina fede in un documento del 2007 dal titolo: "Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina della CHIESA, che invito a leggere chi ancora non lo avesse fatto
don Alessandro

gianluca cruccas ha detto...

, mi chiedo come si possa averlo fatto cardinele dato che le sue continue eresie sono note oramai da tanto tempo, quale responsabilita' per chi non lo ferma

Caterina63 ha detto...

Scrive così il cardinale Biffi nel suo libro Memorie di un cardinale italiano:

Conclave 2005, che cosa ho detto al futuro papa

(pp. 614-615)


"4. Infine vorrei segnalare al nuovo papa la vicenda incredibile della 'Dominus Iesus': un documento esplicitamente condiviso e pubblicamente approvato da Giovanni Paolo II; un documento per il quale mi piace esprimere al cardinal Ratzinger la mia vibrante gratitudine. Che Gesù sia l’unico necessario Salvatore di tutti è una verità che in venti secoli – a partire dal discorso di Pietro dopo Pentecoste – non si era mai sentito la necessità di richiamare. Questa verità è, per così dire, il grado minimo della fede; è la certezza primordiale, è tra i credenti il dato semplice e più essenziale. In duemila anni non è stata mai posta in dubbio, neppure durante la crisi ariana e neppure in occasione del deragliamento della Riforma protestante. L’averla dovuta ricordare ai nostri giorni ci dà la misura della gravità della situazione odierna. Eppure questo documento, che richiama la certezza primordiale, più semplice, più essenziale, è stato contestato. È stato contestato a tutti i livelli: a tutti i livelli dell’azione pastorale, dell’insegnamento teologico, della gerarchia.

"5. Mi è stato raccontato di un buon cattolico che ha proposto al suo parroco di fare una presentazione della 'Dominus Iesus' alla comunità parrocchiale. Il parroco (un sacerdote per altro eccellente e ben intenzionato) gli ha risposto: 'Lascia perdere. Quello è un documento che divide'. 'Un documento che divide'. Bella scoperta! Gesù stesso ha detto: 'Io sono venuto a portare la divisione' (Luca 12,51). Ma troppe parole di Gesù oggi risultano censurate dalla cristianità; almeno dalla cristianità nella sua parte più loquace".


....a buon intenditor....

Antonio ha detto...

I Gesuiti...ecco i nemici! Andate in Gregoriana e sentite quel che dicono...non meravigliamoci se i pozzi sono avvelenati.
A proposito il rettore Ghirlanda ha definito scismatici i tradizionalisti..dimenticando che anche i Gesuiti furono definiti dal nunzio apostolico in Russia Archinto... scismatici e refrattari quando nel 1773 si rifiutarono di obbedire agli ordini di Papa Clemente XIV di sciogliere la Compagnia .
Hanno la memoria corta...ma forse l'unico che aveva visto bene e lontano era proprio il grande Papa Clemente XIV!
Continuano a comandare ma a Sant'Ignazio, dopo quattro secoli, hanno soppresso la messa mattutina delle otto...mancanza di sacerdoti gesuiti!