mercoledì 17 marzo 2010

"Finalmente" giunta alle agenzie italiane l'eco dell'articolo di Kung. La Santa Sede prepari la risposta ad offese gravissime. Non si può più tacere!

Cari amici, e' giunta alle agenzie italiane poco fa l'eco dell'ingiurioso articolo di Kung gia' segnalatoci dal nostro Alberto alle 10.50 di questa mattina.
Si tratta di un editoriale gravissimo nei toni e nei contenuti. Scommetto che verra' immediatamente tradotto in francese, inglese ed italiano e pubblicato domani sui ben immaginabili quotidiani.
La Santa Sede e' obbligata, stavolta, a rispondere a Kung per le rime. Si colga l'occasione per tradurre tutti i documenti (dal Crimen Sollicitationis al De delictis gravioribus) e per elencare tutta l'attivita' antipedofilia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, ivi compresa la condanna di Maciel.
Questa volta mi aspetto una risposta definitiva. Ovviamente mi aspetto anche una conferenza stampa di presentazione della lettera del Santo Padre ai fedeli irlandesi. Mi auguro che il compito sia affidato a persone valide, ad iniziare da Mons. Fisichella. Si chiamino anche vaticanisti di primo livello
.
R.

17 commenti:

euge ha detto...

cara Raffaella appoggiosenza riserve la tua richiesta alla Santa Sede che ha il dovere di rispondere per le rime a chi continua nel gioco falso ed ingiurioso a colpire il Papa. Poco importa se sia Kung o Pincopallino!
Si risponda nel modo appropriato e definitivo evitando battute scherzose GRAZIE!
Anch'io mi auguro, che le repliche e le risposte ammesso che arrivino, siano affidate a chi come Mons. Fisichella sa rispondere in modo determinato, chiaro e forte.
Personalmente sono stufa, amareggiata e mi fermo qui per non essere censurata, di costatare che la Santa Sede ignora totalmente quello che sta accadendo. ORA BASTA! Si passi a vie di fatto efficaci e determinate; chi ha il compito istituzionale all'interno della Santa Sede di dare risposte le dia senza se e senza ma; si è superato il limite della pazienza e della sopportazione.........
Vorrei ricordare che anche Cristo scacciò i mercanti dal tempio!

Anonimo ha detto...

Per Kung è forse l'ultima occasione per veder raggiunto il suo obiettivo di essere venerato come il distruttore della Chiesa. almeno Lutero ebbe il buon gusto di rinunciare all'appellativo di teologo cattolico. Basterebbe ricordare, fatti alla mano, che quasi tutti i casi di pedofilia si sono verificati quando Kung asseriva di avere il controllo dei seminari e delle università del nord Europa.Non appena Ratzinger lasciò Monaco, nel 1982, in Germania quasi tutte le diocesi sono diventate antiromane sotto l'egida di Lehmann. Solo e Meisner e pochi altri hanno resistito. Kung aveva persino attaccato Metz per aver osato parlare con il cardinale Ratzinger. Ma Kung ha un ufficio stampa che funziona e non sa come passare il tempo. Eufemia

Anonimo ha detto...

Il vescovo iperprogressista Gaillot dovette testimoniare ad un processo di un prete pedofilo da lui ospitato e recidivo, ammettere la sua "leggerezza" e di aver nascosto il fatto al suo successore. E la cosa si chiuse lì. Eufemia http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/21/prete.shtml

euge ha detto...

Ma era un vescovo progrssista di quelli che piacciono tanto a certi sedicenti cattolici!

Anonimo ha detto...

cos'è sta chiamata alle armi? state calmi!

Raffaella ha detto...

Si', una chiamata alle armi della carita', della verita' e della giustizia.
R.

euge ha detto...

batti il cinque Raffaella :-))))

MICHELE55 ha detto...

a forza di stare calmi Papa Benedetto sta diventando un capo espiatorio per ogni cosa!

Un pò di rispetto e di salvaguardia per la figura del pontefice che è anche Vicario di cristo in terra no?

massimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Raffaella ha detto...

Ciao Massimo, ho messo il post stamattina :-))
R.

massimo ha detto...

MI PERMETTO DI OFFRIRVI QUESTA RIFLESSIONE A PROPOSITO DELLA STAMPA DI QUESTI GIORNI,DELLO SVIZZERO,E DELLE AGENZIE E GIORNALI CHE NON NE AZZECCANO UNA E NON SI SCUSANO.... :
"Anche la stampa (uso il termine “stampa” per designare tutti i mass media) gode naturalmente della massima libertà. Ma come la usa?

Lo sappiamo già: guardandosi bene dall’oltrepassare i limiti giuridici ma senza alcuna vera responsabilità morale se snatura i fatti e deforma le proporzioni. Un giornalista e il suo giornale sono veramente responsabili davanti ai loro lettori o davanti alla storia? Se, fornendo informazioni false o conclusioni erronee, capita loro di indurre in errore l’opinione pubblica o addirittura di far compiere un passo falso a tutto lo Stato, li si vede mai dichiarare pubblicamente la loro colpa? No, naturalmente, perché questo nuocerebbe alle vendite. In casi del genere lo Stato può anche lasciarci le penne, ma il giornalista ne esce sempre pulito. Anzi, potete giurarci che si metterà a scrivere con rinnovato sussiego il contrario di ciò che affermava prima.

La necessità di dare una informazione immediata e che insieme appaia autorevole costringe a riempire le lacune con delle congetture, a riportare voci e supposizioni che in seguito non verranno mai smentite e si sedimenteranno nella memoria delle masse. Quanti giudizi affrettati, temerari, presuntuosi ed erronei confondono ogni giorno il cervello di lettori e ascoltatori e vi si fissano!

La stampa ha il potere di contraffare l’opinione pubblica e anche quello di pervertirla. Così, la vediamo coronare i terroristi del lauro di Erostato, svelare perfino i segreti della difesa del proprio paese, violare impunemente la vita privata delle celebrità al grido «Tutti hanno il diritto di sapere tutto» (slogan menzognero per un secolo di menzogna, perché assai al di sopra di questo diritto ce n’è un altro, perduto oggigiorno: il diritto per l’uomo di non sapere, di non ingombrare la sua anima divina di pettegolezzi, chiacchiere, oziose futilità. Chi lavora veramente, chi ha la vita colma, non ha affato bisogno di questo fiume pletorico di informazioni abbrutenti).

È nella stampa che si manifestano, più che altrove, quella superficialità e quella fretta che costituiscono la malattia mentale del XX secolo. Penetrare in profondità i problemi è controindicato, non è nella sua natura, essa si limita ad afferrare al volo qualche elemento di effetto."

Aleksandr Isaevič Solženicyn, Un mondo in frantumi (Discorso di Harvard), 1978

massimo ha detto...

OK RAFFA,GRAZIE DEVO VEDERE UN OCULISTA,PERBACCO !!

euge ha detto...

Grazie Massimo!

Bob Oush ha detto...

Grazie a Massimo per la formidabile citazione di Solženicyn. Me la sono subito copiata e archiviata.

Raffaella ha detto...

Grazie, Massimo :-)

massimo ha detto...

digitando il riferimento completo trovate tutto il discorso(che ebbe una grande risonanza nel 1978 e che scandalizzò moltissimo i ben-pensanti post sessantottini)che è un pò datato ma che contiene molti spunti estremamente attuali.
ciao:

Aleksandr Isaevič Solženicyn, Un mondo in frantumi (Discorso di Harvard), 1978

massimo ha detto...

digitando il riferimento completo trovate tutto il discorso(che ebbe una grande risonanza nel 1978 e che scandalizzò moltissimo i ben-pensanti post sessantottini)che è un pò datato ma che contiene molti spunti estremamente attuali.
ciao:

Aleksandr Isaevič Solženicyn, Un mondo in frantumi (Discorso di Harvard), 1978