sabato 27 marzo 2010
Nel frastuono di questi giorni è passato inosservato un anniversario importantissimo: il quinto, dalla Via Crucis del 2005
Il 25 marzo 2005, cinque anni esatti prima della piu' grande offensiva mediatica sferrata ad un Papa negli ultimi decenni, al Colosseo risuonavano le parole, grandissimi e terribili dell'allora card. Ratzinger.
Clicca qui per leggere le meditazioni.
Rileggiamo in particolare la meditazione della nova Stazione:
NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32
È bene per l’uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c’è ancora speranza;porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai. . . Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
MEDITAZIONE
Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore.
Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).
PREGHIERA
Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.
Tutti:
Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.
Eia mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam.
© Copyright 2005 - Libreria Editrice Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Solo una persona integra, buona, pulita e al servizio solo della verità e della chiesa ( quella vera!) poteva scrivere queste parole. Il frastuono del giorno dopo poi fu simile a quello di questi giorni: titoloni, aperture di tg, pagine e pagine di interpretazioni, prese di distanza e denunce: sembrava che il prefetto fosse impazzito, un pessimista nel vedere la chiesa sull'orlo di un baratro. Era semplicemente se stesso: un profondo conoscitore dei suoi mali che li denunciava per scuotere le coscienze, per incitare alla preghiera, per riportare "i remi in barca" come si suol dire. Anche allora come oggi le parle di Ratzinger erano quelle di un padre pieno di misericordia e perdono, proprio come ha fatto domenica scorsa all'Angelus: "impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone. Ci aiuti in questo la santa Madre di Dio che, esente da ogni colpa, è mediatrice di grazia per ogni peccatore pentito."
Affidiamoci e affidiamo il Papa e la chiesa alla Madonna, Madre nostra, della chiesa e di Cristo.
Francesca
Approfitto di questo spazio per Augurare a tutti una efficace Settimana Santa offrendovi delle Meditazioni stupende (per la Settimana Santa) del vescovo fr. Pio Alberto Del Corona O.P. (1913), pubblicate giornalmente dagli amici di Rinascimento Sacro:
http://www.rinascimentosacro.com/2010/03/lanima-devota-nei-giorni-santi2-la.html
Sursum corda, Amici, Cristo ha vinto già la guerra....
^__^
Grazie, Caterina :-)
Buona Settimana Santa anche a te :-)
Raffaella
Posta un commento