venerdì 26 marzo 2010

Oggi la Santa Sede ha fatto un gigantesco passo in avanti: pubblicata sull'Osservatore Romano la traduzione della lettera "De delictis gravioribus"

Il ritardo e' enorme (di anni!), ma finalmente la Santa Sede propone la traduzione ufficiale della lettera del 2001. E' ovvio che non basta solo la lettera del card. Ratzinger. Va tradotto anche il motu proprio di Giovanni Paolo II. Grazie ad Alberto per la segnalazione.
R.

PEDOFILIA: OSSERVATORE PUBBLICA TRADUZIONE LINEE GUIDA 2001

L'Osservatore Romano pubblica oggi la traduzione in italiano della lettera 'Ad exsequendam ecclesiasticam legem' del 18 maggio 2001, indirizzata a tutta la gerarchia cattolica dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Si tratta delle 'linee guida' relative alle norme sui delitti piu' gravi ('delicta graviora') riservati alla medesima Congregazione per decisione di Giovanni Paolo II. Il testo latino della lettera era stato pubblicato in 'Acta Apostolicae Sedis' ma la traduzione ufficiale non era finora disponibili sul sito vaticano. Il testo fissa la prescrizione dei reati a 10 anni dalla maggiore eta' della vittima. E limita il 'segreto' alle cause in corso senza proibire denunce civili .

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6 commenti:

mariateresa ha detto...

udite udite.Sono contenta.


Vi segnalo questa bellezza
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=1746&ID_sezione=524&sezione=

Infine sono disgustata dall'editoriale del National Catholic Reporter. Retorico e apocalittico, si distingue per una cosa:beve tutto quello che dice il NYT senza una minima critica.Vuole risposte, ma quando la Santa sede le dà, le ignora.
Se questi sono i liberal americani sono proprio contenta.
Non vi dò nemmeno il link per non consumare i tasti.

Fra ha detto...

Grazie Maria Teresa. Ora voglio vedere se suscita lo stesso clamore e sopratutto danno ancora colpa al celibato ... visto che gli evangelici appunto non hanno sacerdozio e celibato.

Anonimo ha detto...

Andando a cercarle ci sarebbe pieno di queste notizie, ma non fanno i titoloni e non interessano a nessuno. Se le citiamo noi solo per affrontare seriamente il problema ci accusano di voler dire mal comune mezzo gaudio e ricominciano ad accusare il Papa di quello che non ha mai fatto.
Anche negli anni peggiori per gli abusi in Usa uscì una ricerca del prof. Philip Jenkins, Pedophiles and Priests (New York: Oxford University Press), pp. 50 and 81, ove risultava che "between 0.2 and 1.7 percent of priests are pedophiles. The figure among the Protestant clergy ranges between 2 and 3 percent."
http://www.catholicleague.org/research/abuse_in_social_context.htm#_edn29
Quindi tra i protestanti la percentuale era doppia anche nei momenti peggiori per la locale Chiesa cattolica. Ma ripeto non interessa a nessuno
Alberto

Anonimo ha detto...

Ci sono altri passi avanti. Si vede che non tutto il male viene per nuocere. La diocesi di Monaco ha pubblicato il comunicato di contestazione dell'articolo del NYT sia in tedesco che in inglese. Manca l'italiano (a diff. di Muller) ma ci ha pensato p. Lombardi
http://www.erzbistum-muenchen.de/EMF009/EMF000828.asp?NewsID=17407
Alberto

Anonimo ha detto...

Il libro di Jenkins è del 1996.

Prima che lo scandalo abusi scoppiasse negli Usa (2002-2003) portando alla luce l'ampiezza del fenomeno.

Non è quindi una fonte attendibile

Anonimo ha detto...

Le altre chiese nel 1996 erano state indagate nella stessa misura della Cattolica. E' dopo che si è andati a indagare solo su questa. Quindi il raffronto è attendibile, su dati ovviamente omogenei.
Alberto