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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
1 commento:
la società concede infine sempre uno sconto, un indulto ai suoi componenti, finanche la grazia o una seconda possibilità a chi dimostra di ravvedersi e di non perseverare negli errori. E' evidente la sproporzione tra la tolleranza zero ma proprio zero, senza sconti di pena nè attenuanti, che si reclama nei confronti dei vescovi che magari hanno creduto, a volte sbagliando, di perdonare, o di non procedere oltre nei confronti di qualcuno che da lì a poco sarebbe morto, e quella che si attua nei confronti dei laici "amici solidali" .
La verità che nessuno ammetterà mai, è che mai come ora si è presentata un'occasione succulenta per ridurre la chiesa quasi in ginocchio di fronte al mondo, e si sta cavalcando l'onda. Passata l'era Ratzinger, il papa da abbattere, i firmatari di tutte le lettere a favore degli amici Polansky e co o i proseliti del sesso libero coi dodicenni, rialzeranno la testa e magari spunteranno quelli che "la chiesa in fondo deve essere sempre misericordiosa e mai giustizialista", giusto perchè così servirà alla nuova causa del momento.
I firmatari della lettera per Polansky fossero vescovi sarebbero considerati insabbiatori...che fanno la società e il bel mondo dei vip, non ne reclamano il loro allontanamento dal mondo della cultura e del cinema o l'abolizione dei finanziamenti pubblici per i loro film (vedi otto per mille dei vescovi)?
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