Clicca qui per leggere l'intervista di Repubblica a Luis Garza Medina,
vicario generale dei Legionari di Cristo.
ATTENZIONE: il titolo non corrisponde al contenuto dell'intervista!
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5 commenti:
Dico, ma con che fegato si usano questi toni?
Queste realizzazioni moderne di stile paramilitare (Legionari e non solo) faranno anche tanta scena e tanto "colpo d'occhio" tanto caro ai massmediatici ma fanno ben fatica a capire il termine "umilta'".
Tanta organizzazione ferrea a tutti i livelli... e lo Spirito Santo scappa via.
Dopo una cosa del genere neanch'io sarei d'accordo col commissariamento. Non risolverebbe nulla, ci sarebbe sempre gente che "rema contro".
Scioglimento e inserimento del clero nelle diocesi, possibilmente uno o due al massimo per diocesi, e basta.
Caro Anonimo delle 11.15, quali toni? Dicono che accetteranno le decisioni del papa no?
Secondo me te ce l'hai coi Legionari non per il male fatto da uno di loro, ma per il bene fatto da tanti altri!
L’intervista fa un po’ sorridere…. e va letta fra le righe. Spiego il perché.
Già è curioso che Repubblica dedichi uno spazio così ampio per intervistare il numero 2 di una congregazione che , per il mondo laico italiano, è pressoché insignificante (l’Opus Dei ha una sua diffusione anche da noi, avrebbe giornalisticamente senso anche per Rep. occuparsene in modo così specifico).
Doppiamente curioso che a firmare l’intervista non sia uno dei numerosi giornalisti che scrivono di Chiesa al quotidiano di largo Fochetti, bensì una sconosciuta freelance. Ipotizzo la scena: costei propone al caporedattore l’opportunità di intervistare il “capo” dei Legionari di Cristo che lei ha la fortuna di conoscere… oppure un contatto influente dei Legionari, che ha buone entrature a Rep., chiede un po’ di spazio per padre Garza, dopo che Rep. è uscita con un articolo pesante sui Legionari giorni fa. E però, trattandosi non di una vera intervista, ma di un comunicato della Legione sotto forma di intervista, gli Ansaldo o i La Rocca si rifiutano di fare da camerieri e il compito viene lasciato alla freelance.
Triplamente curioso è che le domande siano tutte degli assist per permettere a padre Garza di puntualizzare precisamente che lui e i vertici della Legione stanno cercando di puntualizzare in vari paesi, in questo preicos momento. Con riferimento implicito, tra l’altro, a fatti di cui nessuno ha parlato in Italia (l’articolo uscito su “Critica” di El Mundo giorni fa, la vendita di una casa storica dei Legionari a Orange, in Connecticut) e che si può dubitare siano farina del sacco della freelance.
Infine, non ci vuole un genio per capire che il fine principale di questa mossa mediatica di padre Garza sia contenuto in questa angelica rispostina: “Era difficile capire che da parte sua (di Maciel) ci fossero azioni così immorali e aberranti. Sono state scoperte, però, soltanto quando al vertice è arrivato l’attuale gruppo dirigente”. Chiaro? Cari vescovi, caro Bertone e caro Benedetto XVI, non siate troppo duri con l’attuale gruppo dirigente legionario. Anzi, magari date loro un premio per la solerzia che hanno avuto….
Il lupo perde il pelo ma non il vizio?
Riflettano bene gli attuali vertici legionari. Dovrebbero aver già capito che, una volta messa in moto, niente può fermare la verità. Hanno già perso un’infinità di chance per abbracciarla (la verità), con l’inevitabile umiliazione e perdita di potere che essa comporta. Non sprechino anche l’ultima.
Ottima analisi quella di Anonimo del 29 aprile 2010 ore 16.18.
Solamente una precisazione : nella nuova dirigenza il 70% sono rieletti dal capitolato precedente e sono loro che eleggono e decidono i vertici e i superiori di vario livello nei vari paesi. L’innocente P. Garza Medina Luis e stato il vice e il braccio destro del fondatore per circa 15 anni. Anche oggi che è a conoscenza del comunicato della S. Sede spera ancora di salvarsi. Che pena per un sacerdote…
Ci rimane solamente da ringraziare il Pontefice per questa approfondita decisione.
Se fosse stato un vero religioso Luis Garza Medina e altri che sapevano delle porcherie del loro fondatore, avrebbero reagito in un altra stile . Non sanno rispettare la loro missione e la loro veste, non sanno che vuol dire umiltà e perdono, non capiscono l'importanza dei valori umani,la Chiesa è per eccellenza la maestra della comunicazione e della trasparenza, strano che loro non hanno mai saputo il significato. Per noi veri credenti loro sono una grande offesa e grandi traditori.
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