lunedì 5 aprile 2010

Molto bene Cantalamessa e Sodano: il commento di Luigi Accattoli

Clicca qui per leggere il puntuale commento di Luigi Accattoli segnalatoci dal nostro Vatykanista.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non condivido il giudizio entusiasta di Acattoli. Il fatto stesso che Padre Raniero abbia ritenuto opportuno chiedere scusa agli ebrei per il suo intervento, male interpretato, significa, in qualche modo, che l'accostamento era sostanzialmente infelice.
Se poi l'0biettivo di noi fedeli cattolici, che mi sembra in qualche modo quello perorato (indirettamente) da Acattoli, sia quello di stendere un velo di pietoso silenzio sugli errori delle gerarchie e sulle malefatte tremende di certi presbiteri sporcaccioni, io non sono d'accordo. L'intervento del Card. Sodano è risultato "splendido" nella forma, corposo nel contenuto, ma ha tralasciato di toccare il nocciolo della questione: ci furono o no, in certi casi, coperture a vari livelli, di gerarchie e vescovi, verso i preti pedofili e deviati?
Io, con profonda amarezza nel cuore, ritengo di si, probabilmente nell'intento di salvare l'immagine della Chiesa, immagine che ora ha subito un indubbio danno. Eppure Cardinali e Vescovi dovrebbero ricordare il vecchio adagio popolare: "Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi". A mio avviso, strettamente personale, la Chiesa, a nome di coloro che hanno sbagliato in vario modo e nei vari livelli, dovrebbe cristianamente scusarsi pubblicamente per gli errori dei pochi, che l'hanno danneggiata.

Raffaella ha detto...

Il Santo Padre e' intervenuto e si e' scusato piu' volte.
R.

gemma ha detto...

è come un disco. Non so a questo punto cosa si intenda per pubbliche scuse cristiane. Forse si può organizzare la lettura della lettera agli irlandesi al Sistina, nel senso del teatro, sotto la guida di un buon regista. E anche durante il viaggio in Usa ci sono state pubbliche ammissioni di colpa. O la parola del Papa ha valore pubblico e internazionale solo quando in aereo discetta di preservativo?
Nessuno vuole stendere veli pietosi, almeno qui da noi, ma nemmeno che venga sguainata la spada solo contro uno. Si parla tanto di coperture curiali..quale curia, composta da chi? C'era qualcuno che vagliava la posta diretta a Paolo VI e Giovanni Paolo e decideva cosa fargli leggere e cosa no? E se c'era, chi era? Oppure..il Papa leggeva ma non credeva alle accuse, fidandosi si quelli che riteneva amici? Chi decideva la nomina di certi vescovi, chi li appoggiava, chi decideva se ritenerli esempio educativo o no? Nessun mea culpa basterà mai se non si fa luce su tutti questi dubbi chein molti ci poniamo, a parte quelli che hanno già individuato un unico colpevole. O si indaga sull'operato di tutti, visto che il termine curia è così generico, o se ci sono livelli di intoccabilità di taluni, si accetta il punto di prostrazione in cui siamo e se lo si fa bastare, perchè da buoni umani cristiani imperfetti difficilmente molti di noi riusciranno ad accettare in questo contesto che uno sia sacrificato per tutti.
Credo che padre Raniero abbia chiesto scusa suo malgrado e non perchè abbia ritenuto. E' già da un pezzo che gli uomini di chiesa non sono più ecumenicamente liberi di ritenere qualcosa

Anonimo ha detto...

E'ineccepibile,Padre Raniero Cantalamessa ha chiesto scusa suo malgrado.
Rimango sempre più convinto che Padre Raniero sia rimasto vittima, di un tranello per colpire la Chiesa.
Se sarà come io penso, la verità si farà strada.