giovedì 29 aprile 2010

Un uomo accusa il Primate del Belgio di avere coperto un parroco pedofilo ma il caso, già noto, non regge

Clicca qui per leggere la notizia data da Repubblica.
Qui invece trovate la stessa notizia sul quotidiano belga "Le Soir" (traduzione).
Come potete notare, il caso e' noto da tempo e il giudice civile ha gia' dato ragione a Mons. Leonard lo scorso anno. Resta in piedi una parte della causa. Il portavoce dell'arcivescovo ha dichiarato che "è necessario far lavorare la magistratura".

8 commenti:

domenico ha detto...

sono veramente costernato per questo fatto...
si presenta come "rivelazione" un caso notissimo in belgio.
la vittima ha scritto libri, partecipato a trasmissioni televisive, i giornali e le riviste ne hanno parlato abbondantemente e soprattutto
da un anno è già in corso il processo contro leonard..

questo fatto dimostra proprio una volontà precisa di tirare fuori storie per creare un clima di saturazione nell'opinione pubblica.

mariateresa ha detto...

gloriahai ragione, è vecchia come la nonna Abelarda e Golias ne ha parlato, a suo tempo, fino allo sfinimento. Ma questo conferma che nelle redazioni si sono portati dietro il pattume e stanno svegli giorno e notte per cercarci qualcosa.
La brutta figura di Daneels doveva essere compensata.

Anonimo ha detto...

Raffa, sarà casuale che questa notizia faccia il paio con quella su Mons. Burke di ieri? Due considerati ratzingeriani dagli avversari e candidati alla porpora...Il Concistoro si avvicina. Stiamo molto attenti alle bufale.
Alberto

Raffaella ha detto...

Esatto, Alberto!
Non e' un caso!
E, se ci fai caso, vanno a colpire proprio il primate che piu' si sta attivando per fare pulizia (un po' come accade al Papa).
Del primate emerito si parla poco.
Come mai?
R.

Anonimo ha detto...

Insomma, tentano di incastrare tutti i prelati con sensibilità vicina a quella del Papa e in grado di attuare la sua riforma della riforma. Beh, la cosa puzza.
Alessia

Anonimo ha detto...

A quando un'inchiestina su Mons. Ranjith?
Alberto

Anonimo ha detto...

Per il momento ho sbagliato nome, ma lo stillicidio contro prelati considerati "vicini al Papa" continua. L'Associated Press ritira fuori un caso del 1995 in cui l'allora Arciv. di San Francisco William Levada, appena insediatosi e dopo aver consultato il predecessore (che non l'aveva comunque spretato), non rimosse un sacerdote che un decennio prima aveva molestato un tredicenne. Pare peraltro che dopo quell'episodio il sacerdote non avesse più commesso alcuna molestia e che non ne commise più e che lo psicologo non avesse individuato rischi di reiterazione. Inoltre la famiglia aveva deciso di non denunciarlo alla magistratura.
http://hosted.ap.org/dynamic/stories/U/US_CHURCH_ABUSE_LEVADA?SITE=VTBUR&SECTION=HOME&TEMPLATE=DEFAULT

Alberto

Luisa ha detto...

Effettivamente dopo essere stato "débouté" dalla giustizia belga a più riprese, quell`uomo tenta adesso la carta dei danni psicologici (stimati a 16%!)per ottenere un risarcimento.
Se andate sulla colonnina di destra dell`articolo vedrete diversi articoli collegati, veniamo così a sapere che la vittima dell`ex-vescovo di Bruges era (ed è ) suo nipote e che il suo amico mons. Danneels, che con ogni verosimiglianza aveva girato la testa dall`altra parte, oggi invoca a sua discarica che non si ricorda di essere stato informato...