Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Alessia. Qui una traduzione.
Come possiamo notare, l'articolo originale non e' vago...di piu'! Non si sa nemmeno se in vaticano conoscessero le accuse contro Scott Alcuin Reid che, fra l'altro, era stato privato delle "facolta' canoniche" gia' nel 2001. Qui siamo di fronte al tentativo assurdo di coinvolgere il Papa in una non-notizia! E' tutto estremamente grave. Perche' Repubblica non ci parla di altri soggetti condannati da Papa Benedetto ma ampiamente protetti prima del 2005? Non e' comodo? Non conviene ai sedevancantisti mediatici?
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11 commenti:
Raffa,
guarda anche qui:
http://www.newliturgicalmovement.org/2007/03/alcuin-reid-responds-to-andrew-cameron.html
The Tablet Publishing CO ...
Alessia
Ah, ma allora prendiamo due piccioni con una fava!
Tirare in ballo il Summorum Pontificum sara' il prossimo passo?
Come mai lorsignori non se la prendono anche con The Tablet che ha ospitato un articolo del diacono citato?
Non si fa...:-)
R.
Urge la canna del gas per i poveri scribi.
e di quelli che esaltano i film di polansky, recensionisti di repubblica compresi, cosa vogliamo farne? Ma facciano il piacere...
Ma volete capirla che Polansky non può essere condannato: è un artista, un intellettuale, uno sperimentatore, è un liberal! Ohibò cosa volete che abbia in comune con i mortali: per lui vige, deve vigere, una legge diversa da quella in vigore per gli esseri umani!
e non ha pregio che sia stato condannato in via definitiva da quei buzzurri di giudici americani che non capiscono un... tappo (vecchi barbogi, puritani e moralisti)
Perché volete ostinarvi a condannare un artista!
Eppure, sarò un testardo ignorante, ma continuo a pensare che Polansky debba scontare la sua pena nelle patrie galere, continuo a pensare che debba un lauto indennizzo (diciamo una montagna di $ con cifra a sei zeri ) alla sua vittima o alle sue vittime (in questo caso moltiplicando per il corrispondente numero di volte... che vada pure in miseria: faremo una colletta!) e continuo a pensare che debba anche scusarsi con la società prima americana e poi mondiale per l'indecente esempio (magari con lavori socialmente utili, ma utili davvero, non facendo il regista, visto che i registi normalmente fanno dei gran danni) ... poi forse potrò accettare che passi ancora sul red carpet di qualche mostra dove tenterà di vendere le sue opere, normalmente paccottiglia di scarso valore, 'nobilitata' si fa per dire da immagini sconce.
cattolico 57enne, orgoglioso di essere e cattolico e 57enne
Concordo con Raffaella. Il Summorum Pontificorum rimane l'obiettivo primario, nonché la causa più vera di questa crisi. Il Papa, infatti, col Suo MP ha rimesso in discussione verità e vittorie consolidate che non possono passare, pena il ritorno ad una Chiesa cattolica viva, che dice la Sua. E la pedofilia, e tutte le menate orbitanti nella sfera sessuale, si prestano come poche a sottolineare le contraddizioni e le debolezze di una Chiesa che vorrebbe tornare ad essere forte.
Cioè: non è finita.
A "La Repubblica" ormai sono in piena crisi etilica. Li capisco, poverini...! Persistono nel vecchio metodo voltairiano della calunnia... Dopo lo smacco di domenica scorsa a "La repubblica" non resta altro che inventare le "notizie" più strampalate e affogare i dispiaceri nell'alcool. Perciò, viva, viva il lambrusco e il sangiovese! Tralallero trallà....!
Purtoppo caro Fabio il dramma sta nel fatto che molta gente, pende ancora dalle labbra o se vogliamo dirla in altro modo, dalle calunnie e dalle falsità che piovono ad orologeria, dalle colonne di questo " giornale". Gente peraltro, che si vanta di avere una mentalità aperta, che si immolerebbe per la pace nel mondo, che, soltanto a parole ma, non a fatti, vorrebbe sfamare la terra; che, ovviamente condanna la chiesa ed il Papa attenzione però QUESTO PAPA SOLTANTO che è responsabile di tutti i mali della terra. Un concentrato insomma di egocentrici che hanno la presunzione sconfinata di capire e sapere tutto proprio come certi direttori di redazione e certi giornalisti ma, che sono incapaci perchè ottenebrati dalla pura ideologia, a vedere veramente dove stà la verità.
Mi ricordo perfettamente le calunnie contro Giovanni Paolo II e ricordo anche la gioia di alcuni quando gli hanno sparato...
Anche per i massoni di "La Repubblica" e del "Corriere della sera" il Papa migliore è sempre quello morto. Poveri illusi. Benedetto XVI fa paura! E a ragione. Dopo la caduta delle ideologie di destra e di sinistra sanno che finalmente è arrivato il loro turno. Le crisi economica dipende in modo strutturale dalla crisi etica del relativismo (si pensi ai titoli tossici ecc.). Non resta che seguire l'esempio di Giovanni Paolo II nei riguardi del comunismo: dare una spallata e buttare amare tutto il sistema.
E' ovvio che adesso, specialmente adesso, dopo il "successo" del viaggio in Portogallo, si usi di tutto e di più.
Oltre alla domanda (giustissima) che Raffaella si pone (il Papa lo sapeva?), si potrebbero anche tirare altre conclusioni, come quella della persona che sbaglia, paga per l'errore, si pente. A quel punto, che fa, non puo' piu' "lavorare",essere recensito se scrive un libro?
Nel caso in cui le accuse fossero state fondate, dubito che, se il Papa lo avesse saputo, non avrebbe valutato anche aspetti simili all'epoca. E la durezza (giusta durezza) che ha avuto con Milingo, mi fa pensare proprio in questo senso.
A parte la ridicola inconsistenza della "notizia"... A parte che è demenziale tentare uno "scoop" sulla prefazione a un libro...Quando si sostiene che non ci sia premeditazione in queste apparenti inchieste...
Nel 2002 The Age pubblicava un reportage molto approfondito sui casi di abusi segnalati nella diocesi di Melbourne. Il caso Reid (che pure avrebbe dovuto risalire agli anni80) non compariva affatto.
http://www.theage.com.au/articles/2002/05/03/1019441435037.html
Secondo l'odierno articolo il Reid sarebbe stato privato delle "facoltà canoniche" (non si capisce quali, si sa solo che adesso è diacono e non sacerdote) nel 1991 (non nel 2001) per fatti degli anni 80 occorsi in seminario.
Mi limito a far presente che dagli articoli su di lui pare essere nato verso la metà degli anni '60, quindi nel 1980 era minorenne ed è da presumere che negli anni '80 fosse lui un giovane seminarista e non certo un formatore.
Si precisa poi nello stesso articolo che nessuna denuncia è mai stata presentata contro di lui...
Alberto
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