mercoledì 19 maggio 2010

Chiesa e modernità: la solita, scontata, risposta di Sergio Romano ad un lettore

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Eufemia e Max.
Mi piacerebbe leggere qualche novita' per una volta, ma vedo che gli argomenti sono sempre gli stessi. L'associazione austriaca citata afferma che molti cattolici non hanno lasciato la chiesa proprio per la sua presenza di certe posizioni "innovative". Non ci si chiede mai quanti siano tentati di lasciarla proprio per le medesime ragioni? Non e' la fusione fra la Chiesa e la modernita' che i fedeli auspicano. Se cosi' fosse, non ci sarebbe stato il flop completo della sagra ecumenica di Monaco. Si parla...si parla...si discute persino nella cattedrale che fu del Papa ed intanto i Cattolici partono per Fatima :-)

1 commento:

Anonimo ha detto...

e noi ci si preoccupa delle opinioni di Sergio Romano sulla Chiesa? per dirla con Totò: MA MI FACCIA IL PIACERE!
Già è molto se si verifica (a posteriori) l'acutezza dei commenti di politica (soprattutto estera) dell'ex-ambasciatore: sì perché per essere autorevole anche per i commentatori politici vale la regola secondo cui si valuta il verificarsi di quanto preconizzato commentando! Mi si dica: A parte la prevedibilissima caduta del comunismo sovietico, (soprattutto da parte di un diplomatico accreditato al Cremlino negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso) anche se sbagliando clamorosamente circa il ruolo del 'papa polacco'... a parte questo, Romano che cosa ha acutamente previsto? Lo scontro di civiltà? (Non è avvenuto) La risoluzione del problema medio-orientale attraverso la strategia dei muscoli? (abbiamo avuto tre guerre del Golfo e siamo impelagati in Iraq e ancora di più in Afganistan... e il Medio Oriente è ancora una incandescente polveriera [forse perché non si vuole tener conto da parte dei maitres à penser alla Romano e ancor di più da parte di quei buontemponi che occupano le stanze del potere a Washington e soprattutto a Londra e Bruxelles, che lì, in Palestina, il ruolo delle religioni è fondamentale e ad esse va chiesto di trovare un accordo... ma questo è contro ogni logica laicista che tuttora informa la gestione politica... facendo dei grandiosi danni. Forse altrove possono prevalere gli interessi diciamo materiali, ma in Palestina gli interessi sono di altro genere e senza chiedere il contributo ufficiale e autorevole delle tre fedi che vedono quella terra come 'sacra' non si va da nessuna parte. Lì la politica alla Romano ha fallito fin dalla fine del XIX secolo, senza parlare dei disastri provocati dalla potenza coloniale britannica anche prima del Mandato...
Dunque già i 'Romano' non sono attendibili quando parlano di cose di cui dovrebbero essere esperti... figuriamoci che cosa ci dobbiamo aspettare da loro su situazioni hanno conoscenze scarse o addirittura sballate perché ideologicamente inquinate!
Quando vogliamo divertirci leggiamo i commenti di Sergio Roamno sulla vita della Chiesa, come quello da cui siamo partiti... sorridiamo sereni: scrivono quello che loro vorrebbero avvenisse, ma fanno i conti senza l'Oste, dimenticano che la storia è guidata da Qualcuno per i Suoi fini... e non stiamo parlando della 'amno invisibile' di Smith!
Un sacerdote che prega e... legge