martedì 11 maggio 2010

Il bambino, il prete e il Papa: interessante riflessione di Zizola

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5 commenti:

Fabio ha detto...

Basta Zizola! Sappiamo bene da che parte stai!

Anonimo ha detto...

Ciao Raffa :-)
Ti segnalo dal Foglio questo pezzo very interessante di P. Rodari sull'ambiguo Schoenborn:
Schoenborn, spettacolo e strategia.
Raffa, a me questo cosiddetto amico del Papa proprio non va giù.
Sempre sul Foglio AM Valli, da Fatima, tenta di fare lo spiritoso senza riuscirci, ma forse sono io a essere prevenuta:
Lettera da fatima, tra fede e candele ....
Che c'azzecchino i tifosi del benfica proprio non ci capisce.
Inoltre, in quarta si parla del raduno di domenica a S. Pietro.
Alessia

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,

il problema di fondo purtroppo va sempre li, sul "cosa e' piu' importante".
Purtroppo anche per molti ecclesiastici e' piu' importante mantenere "la facciata" che "la realta' delle cose", e questo rivela qual'e' il valore primario a cui tengono. Se non c'e' l'onesta' anche l'esperienza di fede viene falsata alla radice - non socrdiamoci che a mettere Cristo in croce erano stati farisei e sommi sacerdoti - e si diventa comprabili a seconda delle situazioni, dei poteri di turno e dei sogni politici. La logica di "e' meglio che uno solo muoia per il popolo" mostra, allora come ora, che la logica del potere puo' infiltrarsi dentro a una struttura religiosa, svuotando di significato la stessa persona religiosa che vive questa contraddizione in termini.
Ne segue che ovviamente non si puo' piu' riconoscere che e' Dio che guida la storia e che noi, se siamo bravi, gli andiamo dietro, altrimenti ci mettiamo contro un avversario che non ci e' possibile vincere.
Il Potere, senza una vaccinazione quotidiana di umilta' e di servizio, ubriaca forte, ti da' la splendida sensazone di avere una parte del mondo ai tuoi piedi e di cui puoi disporre come ti pare e un po' alla volta arrivi senza accorgertene a cio' che dice il salmo: "ci difendiamo con le nostre labbra: chi sara' nostro padrone?". Grazie a Dio il "grandissimo teologo e intellettuale di spicco ecc ecc ecc" Joseph ratzinger ora Papa Benedetto XVI ha scelto come patrono dell'Anno Sacerdotale non un "grande studioso delle tematiche ecclesiastiche" ma un umile - e anche intellettualmente poco dotato - curato francese, che pero' aveva una cosa sola che contava: un cuore grande cosi', tutto donato a Dio, che pregava giorno per giorno per il suo piccolo "popolo di Dio" che gli era stato affidato.
C'e' da rimettersi a tutti i livelli, dall'ultimo nato e battezzato al top dei cardinali, davanti al Santissimo Sacramento e fare silenzio di fronte a lui. Lasciar stare quei fiumi di parole con cui si cerca di difendere una facciata per recuperare la verita' del nostro essere cristiani di fronte al Santissimo Sacramento, e solo *dopo* ricominciare ad andare per il mondo con l'umilta' di Pietro: "non possiedo ne oro ne argento ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesu'..." per far rivedere all'umanita' che chi veramente salva non siamo noi ma Colui che si e' fatto Dono per noi.

Anonimo ha detto...

Ti segnalo anche questo:
http://www.loccidentale.it/articolo/ma+che+senso+ha+la+%22guerra%22+dei+cardinali+che+%C3%A8+scoppiata+in+vaticano%3F.0090661
Alessia

Anonimo ha detto...

La retromarcia della Bbc sui preti pedofili
http://www.ilfoglio.it/soloqui/5124
Alessia