mercoledì 5 maggio 2010

Il card. Sepe, Lunardi e il palazzetto: lo "sconcerto" del Vaticano (Giansoldati)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Card.Sepe faceva parte delle gerarchie intoccabili ed ora... vanno a fargli le pulci su un rogito?!
Poteri, interessi, politica, mafie camorre... che mondo!
E se qualcuno andasse a fare le pulci sugli atti di compravendita di Caltagirone (noto palazzinaro, proprietario del Messaggero e suocero di Casini)?
Immagino che dichiari sempre tutto tutto, fino all'ultimo centesimo...

Anonimo ha detto...

E non dico che non si debba indagare, per carità, anzi lo si facesse su questo e tante altre cose!
Ma addirittura un articolo prima ancora che si sappia l'esito delle indagini... lascia un po' perplessi...
In questo periodo ogni attacco agli uomini di Chiesa mi chiedo dove voglia andare a parare e cosa nasconda, perchè sembra che ci sia in atto una specie di rimestamento generale delle carte e degli equilibri dove i fatti in sè e per sè sembrano centrare molto poco.

Anonimo ha detto...

Come mai i giornali non dicono che all'epoca il cardinale Sepe, a Propaganda Fide, aveva come consulente non solo Balducci, ma anche come amministratore Francesco Silvano, nome noto alle cronache di tangentopoli? Questi, già amministratore delegato dei telefoni di Stato, nel 1993 era stato messo agli arresti domiciliari da Di Pietro per aver confessato il pagamento di una tangente di oltre quattro miliardi di lire. E oggi il piemontese Silvano fa l'economo dell'arcidiocesi di Napoli, al cui governo c'è il cardinale Sepe.
Il cardinale Sepe è un ingenuo o un complice???