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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
2 commenti:
Raffaella , la lettura dell’ultimo articolo su i Legionari di Cristo mi rende varie considerazioni e fra queste; il clima tesissimo che ha avvolto i membri della congregazione;l’occultamento delle informazioni; il riapparire in modo consecutivo del nome di P. Garza Luis il quale sembra che sia il fatto e il misfatto di ciascuna circostanza internamente alla Legione di Cristo; la conferma che i vertici erano pienamente coscienti dell’attività degenerata del loro fondatore, infatti si fa riferimento che P. Sada Evaristo elimina parte dell’intervista al loro fondatore, quella parte che riguardava le considerazioni sulle due linee della vita del sacerdote. Cosi pure non vorrei aggiungere le linee della comunicazione della Santa Sede e cosi pure i dovuti chiarimenti fatti dalla Conferenza Episcopale Messicana a questo comunicato che veniva letto e commentato a piacere dei Vertici della congregazione.
Però nel frattempo mi chiedo perche è stato buttato il sasso ma non si procede con la nomina del Delegato in considerazione della situazione drammatica e insostenibile di questa congregazione.
E l’unica organizzazione della Chiesa( anche se formalmente dovrebbe considerarsi congelata)per la quale siano sorti problemi e di che genere e gravità.
La conclusione e' estremamente triste e amaramente vera:
"La Legión de Cristo fue su pantalla para ganar dinero y vivir bien".
Il problema molto serio e': di quanti altri si potrebbe dire lo stesso? Non mi riferisco agli abusi, ma del fatto di sfruttare un ruolo, un'immagine, una considerazione e stima per farsi i fatti propri?
Maciel e' certamente un caso eclatante ma questo modo di pensare non e' limitato a lui.
E peggio ancora per il pessimo esempio che ha dato, non solo all'interno dei LdC in cui i primi "seguaci" sono stati cosi' bene iniziati alla vita del Capo da riprenderne anche le perversioni, ma anche al di fuori.
Provate a pensare il rettore di un seminario diocesano in crisi per mancanza di vocazioni che vede Maciel e i Legionari: "questi si che hanno successo. In che cosa abbiamo sbagliato?" mentre magari non si era sbagliato niente e la forza apparente di altri era frutto di una disonesta' e perversione senza pari.
Nel Vangelo il fine non giustifica i mezzi. Mai.
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