lunedì 3 maggio 2010

L’abbraccio della città al Papa che soffre (Neirotti). Probabilmente questa è l'ultima volta che segnalo un articolo del genere

Clicca qui per leggere quello che viene definito "reportage".
Credo che questa sara' l'unica volta che segnalero' un articolo del genere in questo blog. Sono stanca degli stereotipi e soprattutto dei confronti fra Papi che ormai hanno senso solo nella mente e nella penna di certi giornalisti.
Dopo la boccata d'aria fresca di ieri e, soprattutto, dopo quanto accaduto sabato non sono piu' disposta ne' ad accettare che si dica che Benedetto XVI ha un volto rigido (ma quando mai? Se sorride sempre?) ne', tantomeno, a tollerare confronti e paralleli che ormai hanno stufato. Ora basta, cari media! Si apre un capitolo nuovo.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffa.
Felicissima dell'affetto che la mia città natale ha dimostrato al nostro Papa, ti faccio qualche segnalazione.
Da Libero uscito eccezionalmente oggi:
Il Papa alla Sindone. Un trionfo alla Wojtyla (irritante titolo e alcuni passaggi dell'articolo)
La rivincita di Ratzinger. Il Papa in trionfo lo scandalo è lontano (come sopra il titolo)
Dal corrierone interessante il pezzo di Armando Torno: Perché il papa chiama icona e non reliquia la Sindone
Si parla anche di Maciel un po' ovunque.
Il corrierone per esempio gli dedica un'intera pagina firmata dalla Calabrò.
I link non sono al momento disponibili
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, nella rassegna stampa ho visto il titolo di Libero e l'ho trovato non solo irritante ma anche offensivo.
Adesso mi sono proprio stancata.
Basta confronti!
Compito dei media dovrebbe essere quello di aiutare il Papa a fare pulizia.
Che ne diciamo di una bella inchiesta sulle possibili coperture di Maciel?
R.

veritas ha detto...

I giornali di sinistra non sopportano Ratzinger e lo attaccano di continuo.
I giornali di destra sono legati a Wojtyla.
Conclusione: Benedetto XVI non può contare su nessuno, solo sui fedeli.
Scusate se è poco.

Anonimo ha detto...

Però qualcuno ha fatto notare che la Sindone è proprietà del Papa, secondo il testamento di re Umberto II e che se rimane a Torino è una concessione alla città? Eufemia

sonny ha detto...

Buongiorno a tutti. Cara Raffaella, hai proprio ragione da vendere. Non è possibile , dopo cinque anni, scrivere sempre le stesse cose. Caspita, ma è così difficile descrivere le cose per quelle che sono? Anch'io faccio i complimenti ai torinesi e sono felicissima nel constatare che alla maggior parte delle persone non importa nulla dei Neirotti del momento.

laura ha detto...

Letto tre righe iniziali e chiuso. Come hai fatto a leggerlo tutto?

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
per quanto l'articolo di Libero rasenti il limite della pornografia, non smettere queste segnalazioni. Sono sempre utili per capire il polso di certa stampa.
Magari una iconetta in fianco al titolo con un bel mini "Bidone Spazzatura" puo' avvisare i lettori che quanto segue e' per stomaci forti. :)

Maria R. ha detto...

Ma invece di dire cosi' tante fesserie messe insieme, perchè il giornalista non ha parlato delle monache che hanno fatto quasi "imbarazzare" il Papa per l'affetto caloroso dimostrato, dei giovani di Ac che hanno manifestato la vicinanza al Santo Padre (almeno è stato detto!), della delicatezza nel fare abbassare il vetro della Papamobile dopo l'incontro in piazza, ancora del Papa che ha voluto salutare la folla davanti al Duomo senza lasciarsi trattenere da chi lo voleva al riparo sotto la tettoia e l'ombrello....ma quante cose che non sa vedere (o non vuole vedere)un paio d'occhi che non segua anche il cuore senza sentimentalismi, ma con affetto "ragionato"....

gemma ha detto...

quanto è difficile provare simpatia per papa Benedetto, di questi tempi e con questi media!
Ma se resistiamo evidentemente un motivo ci sarà :)
Io poi di fronte ai confronti dei gesti non me la prendo mai, perchè sono una su cui i gesti hanno poca presa, e infatti non mi hanno conquistato.
E poi, ad abbracciare tutti con troppa facilità, si corre il rischio di qualche abbraccio sbagliato

Anonimo ha detto...

Questo articolo mi ha nauseato...quante cose il giornalista "non ha visto" nella giornata torinese del Papa...ma chi lo ha mandato a seguire un avvenimento così importante? Il Direttore? Beh Calabresi ha sbagliato di brutto....