lunedì 10 maggio 2010
Marcial Maciel Degollado e Flora Barragan de Garza: il dossier di Ignazio Ingrao (Panorama)
Vedi anche:
Consegnato agli editori il manoscritto del secondo volume "Gesù di Nazareth", scritto dal Papa. In preparazione le traduzioni in varie lingue
Su segnalazione di Alessia leggiamo:
Legionari di Cristo Spa
Ignazio Ingrao
Per padre Marcial Maciel Degollado, il discusso fondatore dei Legionari di Cristo, la «Provvidenza» si chiamava Flora Barragan de Garza. All’inizio degli anni Cinquanta, Flora Barragan è la vedova più ricca del Messico. Sedotta dal fascino e dalla spiritualità (almeno apparente) del giovane padre Maciel, Flora lo ospita per lunghi periodi nella sua splendida villa a Monterrey. Per padre Maciel, che ha cura di farsi sempre accompagnare da almeno un paio di giovanissimi seminaristi, è un vero colpo di fortuna: Flora, infatti, non si limiterà a finanziare con generosità i progetti della nascente congregazione, ma introdurrà anche il fondatore nel salotto buono dei più ricchi e influenti imprenditori messicani. E padre Maciel saprà mettere a frutto queste conoscenze.
Oggi il suo nome torna agli onori delle cronache perché la congregazione sta per essere commissariata.
Grazie alle donazioni di donna Flora l’intraprendente sacerdote fonderà nel 1954 a Città del Messico la sua prima scuola, il collegio Cumbres. In circa 20 anni la vedova più ricca del Messico donerà a Maciel oltre 50 milioni di dollari. Poi i rapporti si interromperanno e la figlia dell’anziana donna denuncerà il sacerdote per cercare di recuperare almeno in parte l’immensa fortuna della famiglia finita nelle mani dei legionari.
Questo però è solo l’inizio. Maciel ha un occhio particolare per individuare i più promettenti rampolli delle famiglie più ricche del Messico e convincerli a entrare nei Legionari di Cristo. Non è un caso infatti che ai vertici della congregazione, ancora oggi, si trovino i figli degli industriali più importanti del Messico, della Spagna, degli Stati Uniti. A cominciare proprio da padre Luis Garza Medina, vicario generale dei Legionari di Cristo, imparentato con donna Flora e rampollo dell’omonima dinastia al vertice del gruppo Alfa, una delle principali multinazionali del Messico (petrolio, acciaio e telecomunicazioni).
Grazie anche alle scuole e alle università destinate alle élite del paese, Maciel seleziona con cura i quadri dirigenti della congregazione. Inoltre per statuto la Legione fa sue le eredità, i lasciti, le donazioni destinate ai suoi membri che non possono tenere nulla per sé. Persino gli stipendi dei legionari che lavorano all’esterno sono girati direttamente alla congregazione. Maciel fonda poi il Regnum Christi, movimento di laici che oggi conta 60 mila membri di 37 nazionalità diverse, dei quali 970 consacrati (fra questi anche la figlia dell’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio).
Vengono così coinvolti nella galassia dei legionari personaggi molto influenti del mondo economico e politico, non solo messicano. Come Fernando Gonzalez Olivieri, al vertice del gruppo Cemex, la più grande impresa di cemento e costruzioni del Messico, e Antonio Zarate Negron, direttore generale della Copamex, la principale cartiera centroamericana. L’elenco potrebbe proseguire con Federico Pozas Garcia, direttore generale del gruppo Noem (piscine e idromassaggi), Rogelio Gonzalez Lozano, direttore generale del gruppo Gonval (vetri e infissi in alluminio), Carlo Daniel Cendoya, direttore generale del Banco Compartamos. Nomi che poi si ritrovano nel board di una delle casseforti dei Legionari di Cristo, la Fondazione Altius, al cui vertice c’è, ancora una volta, padre Luis Garza Medina, legato al gruppo Alfa.
Investimenti azionari e immobiliari, compravendita di palazzi e terreni, prestiti, cessioni: accanto alla spiritualità e alla pastorale, l’attività della Legione di Cristo è accompagnata da una frenetica attività finanziaria, tanto vorticosa quanto opaca. Perciò padre Maciel decide di creare una struttura parallela, gestita dai laici del Regnum Christi. È il gruppo Integer: una vera e propria holding suddivisa in sei aree di intervento alle quali fanno capo altri enti e strutture della galassia dei legionari.
Direttamente, o attraverso le sue controllate, il gruppo Integer gestisce tutto il patrimonio dei legionari e fornisce i mezzi necessari alle diverse strutture e attività. Accanto alle 15 università, i 43 istituti di studi superiori e i 175 collegi gestiti dai legionari, c’è un’inestricabile rete di partecipazioni azionarie, fondi, società nazionali e multinazionali molto difficile da ricostruire. Numerosi fondi cosiddetti etici, come l’Integer ethical fund, gestito dal Banco Pictet del Lussemburgo, raccolgono e investono eredità, donazioni e stipendi dei legionari.
Una piramide finanziaria, insomma, che protegge l’immenso patrimonio della congregazione e del fondatore e sulla quale nemmeno i cinque visitatori apostolici, inviati da Benedetto XVI, sono riusciti a fare luce. Anzi, mentre era in corso l’ispezione del Vaticano, i vertici del gruppo Integer hanno continuato a operare indisturbati nell’estremo tentativo di blindare il patrimonio della Legione rispetto alle richieste di risarcimento delle vittime e dei figli di Maciel. È stato messo in vendita persino il quartier generale dei legionari negli Stati Uniti, a Orange nel Connecticut.
Sorprende che fino a questo momento i comunicati ufficiali della Santa sede non abbiano mai sfiorato la questione degli aspetti economici e patrimoniali dei legionari. Tuttavia, l’annuncio di una nuova visita apostolica al movimento Regnum Christi potrebbe preludere a un’attività ispettiva rivolta anche alle strutture finanziare gestite dai membri del movimento. Intanto il cardinale messicano Juan Sandoval Iñiguez, arcivescovo di Guadalajara, appare come il più accreditato per il difficile ruolo di commissario della Legione.
http://blog.panorama.it/italia/2010/05/10/legionari-di-cristo-spa/
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8 commenti:
La situazione dei Legionari di Cristo è oramai chiara.
Serve una precisazione : il gruppo Integer è una creazione del ex Vicario generale della Congregazione P.Luis Garza Medina e non del Fondatore della Congregazione
Non capisco per scrive ex Vicario . P.Luis è il Vicario Generale dei Legionari di Cristo.
Poi sarebbe interessante sapere come farebbe certa gente a gestire, mantenere, far funzioanre le 15 università e tutto il resto!
Mah! Mi sembra una schifezza di articolo!
tutti i movimenti hanno bisogno di casaaforti ( da ben gestire9! Anche la Chiesa, in Italia, ha il suo 8 per mille ed il Vaticano la sua Banca!
Mi sembra che ci sia la voglia matta da parte di qualcuno di mettere le mani sulla congregazione perchè funziona ed è autonoma!
Mah!
Staremo a guardare!
Matteo Dellanoce
Ps Il Timone è rivista del Regnum Christi ... sfido chiunque a parlare mae del direttore Barra o degli altri!
Raffaella , invio il seguente link
http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idioma=CAS&idtipusrecurs_PK=7&idnoticia_PK=712366
Anonimo, Matteo Dellanoce
Non comprendo il tuo tono di risposta quando c’è un articolo negativo verso i Legionari di Cristo.
Ognuno è libero di dare le sue considerazioni trasparenti e educate. Non siamo un blog dei Legionari di Cristo . Forse lavori con questo Integer ?
L’analisi della S.Sede verso la Legione è stata fatta e conclusa
Giacomo,
ma P.Luis Garza è ex Vicario generale, se non lo è ancora sarà fra qualche giorno
La decisione è presa, cosi ho letto nel comunicato della Conferenza Ep. Messicana e pure dallo stesso comunicato della S. Sede
Anonimo delle ore 16.19
Affinché sia in carica P.Luis Garza è sempre il Vicario Generale dei Legionari di Cristo e cosi che deve essere considerato
Anche dopo la sostituzione Luis Garza rimarrà convinto di essere a capo della congregazione.
Quanto prima lo caspica meglio sarà, soprattutto per lui. E’ una sindrome da potere e purtroppo lui ne soffre
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