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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
2 commenti:
Anche il Vescovo di Limberg sospende e denuncia un prete che viene accusato di tre abusi che sarebbero avvenuti negli anni 1980
http://www.kath.net/detail.php?id=26597
Alberto
Raffaella carissima,
sembra che ogni giorno che passi un nuova notizia dolorosa, su gravi devianze etiche di religiosi consacrati, affiora dalle comunità dei fedeli e dalla stampa.
Il male perpetrato dai perversi è tale che forse non basterà neppure una generazione per "dimenticarlo", per storicizzarlo come frutto di un periodo storico ormai chiuso.
Molti giovani si sono allontanati e si stanno allontando dalla Chiesa Cattolica anche per il cattivo esempio che non di rado forniscono religiosi consacrati.
Venendo a questioni di attualità mi domando come sia mai possibile che ogni volta che affiori qualche presunto scandalo finanziario, come in questi giorni, tra gli indagati ci finisca sempre qualche prete maneggione, che armeggia sulla cassa. E, guarda caso (fatte salve le eccezioni), io penso, contro il luogo comune, che quasi sempre "l'abito faccia il monaco". Quando intervistano in TV preti chiacchierati per presunti intrallazzi finanziari o di altro tipo, i religiosi intervistati sono generalmente in abiti civili, senza glergy, colletto, croci, senza segni distintivi della loro condizione di religiosi consacrati. Alla CEI tutti vedono, ma tacciono; sentono spesso le lagnanze dei fedeli per il vestiario transandato dei religiosi, ma, in apparenza non fanno nulla per contrastare la deriva. L'importante, per la CEI, in questo momento, è relazionare con gli immigrati islamici, per favorire l'intergazione, proprio ciò che gli islamici non desiderano in alcun modo. Gli islamici sono i primi a rifiutare l'integrazione perchè vogliono vivere a modo loro e della cultura degli altri non gliene importa niente. A loro bastano Maometto ed Hallah.
Boh! Ti confesso, molto amaramente, che l'indirizzo della Chiesa Cattolica, da un po'di anni a questa parte, mi sembra di difficile comprensione.
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