venerdì 16 luglio 2010

Ventura non ha ben chiara la distinzione fra diritto penale e diritto canonico

Clicca qui per leggere l'articolo. Il diritto canonico non e' e non potra' mai essere lo specchio del diritto statale. Una semplice constatazione: lo Stato ha il diritto e gli stumenti per incarcerare i trasgressori delle norme penali. La Chiesa non ha carceri in cui mandare i colpevoli, ma utilizza altri strumenti dei quali la scomunica e la dimissione dallo stato clericale sono solo esempi. In altre parole: la Chiesa si occupa dei peccati, lo Stato dei reati. Se un reato e' anche un peccato, intervengono entrambi gli ordinamenti (canonico e statale) ma in modo diverso.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' patetico il fatto che quelli che oggi lamentano un'insufficiente severità delle riforme sono gli stessi che hanno sempre condannato la storica funzione giudiziaria del Sant'Uffizio, accusato di eccessivo giustizialismo e disumana rigidità. Sedicenti storici, scrittori, produttori cinematografici di area liberal hanno costruito la loro fortuna economica dipingendoci un oscuro e surreale quadro di un tribunale giustizialista, privo di garanzie processuali.
Ora che succede? Passano all'accusa contraria.
Alberto

Raffaella ha detto...

Esatto :-))
R.

Anonimo ha detto...

A questo punto ci manca solo che i Verdi facciano una manifestazione per impedire lo sradicamento di alberi a scopo di roghi in Campo de' Fiori.

Anonimo ha detto...

Ventura ha fatto una magra figura anche stamane a Radio3, dove non è riuscito a spiegare perché la pedofilia è definita «crimine contro il costume» piuttosto che "crimine contro l'etica"

JP

B'Rat ha detto...

Scusate, ma anche io non ho chiarissima la cosa: il fatto che la pedofili sia punita come delitto contro il costume invece che come delitto ontro la persona a cosa è dovuto? Forse il diritto canonico non si occupa di delitti contro la persona in quanto essi sono riservati alla giustizia secolare?