venerdì 27 agosto 2010

"Attacco a Ratzinger": la dettagliata recensione di John Allen

Clicca qui per leggere la dettagliatissima recensione che John Allen ha fatto del libro di Tornielli e Rodari. Ottima la schematizzazione. Qui troviamo una traduzione automatica.
In libreria "Attacco a Ratzinger" di Paolo Rodari ed Andrea Tornielli: commenti, recensioni ed articoli

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai letto l'ultimo post di Magister su settimo cielo?
Io non mi preoccuperei, Raffa, il nostro Papa avrà quel colpo d'ala a cui, come scrive Magister, ci ha abituati.
Alessia

mariateresa ha detto...

io sono contenta che del libro ne parli Allen anche se qualche rflessione mi frulla pe la testa. Allen parla un po' troppo delle gaffes vaticane e degli eroori ma mi venisse un colpo se si sofferma sugli interessi convergenti degli altri due grupponi guastatori segnalati da Introvigne per spiegare i guai di Benedetto e cioè il circo delle lobby e i cattolici liberal che imperversano sui media. E' anche sbrigativamente riportata l'opinione di Rachel Donadio sul Foglio (NYT) Ci vuole veramente la faccia come le chiappe a sostenere, come fa lei, che quello del NYT è solo giornalismo investigativo. Ma crede che i lettori siano scemi?L'attacco del NYT è stato stigmatizzato non solo da preti come vuol far credere lei ma da diversi e qualificati giornalisti e personaggi compreso l'ex sindaco di New York. Il NYT ha fatto da ventriloquo allo studio legale Anderson, è una scelta come un'altra, ma non facciamo passare le cacca per cioccolata svizzera.
Ecco, su questo Allen rimane sul vago e anche in altre occasioni ho notato che sta attento a non indisporre il can che dorme.
La sua recensione darà sprint al libro e ne sono contenta per Tornielli e Rodari ma spero che si parli fuori dai denti su tutto e non solo su quello che si può dire.
Inoltre Allen dimentica che , oltre al mondo dei media, c'è tutto il resto del mondo e dei credenti che, se Dio vuole, non sono tutti melensi.E che il diavolo fa le pentole e non i coperchi.

Raffaella ha detto...

Ho letto, Alessia, lasciamo perdere...

Concordo con Mariateresa. Allen scrive sempre riflessioni interessanti ma spesso si ferma sulla soglia del politicamente e mediaticamente corretto.
La Donadio puo' cullarsi finche' vuole nella difesa di se stessa e del suo giornale, ma, per essere credibile, avrebbe dovuto fermarsi prima di precipitare nell'esagerazione.
Per mesi si e' scritto che il card. Ratzinger poteva condannare i pedofili fin dagli anni Ottanta per poi fare marcia indietro, a luglio, ed ammettere che questa facolta' gli fu concessa solo nel 2001.
Ergo, tutti i casi enfatizzati dal NYT a partire da marzo nulla c'entrano con il card. Ratzinger visto che tutti anteriori al 2001.
Questo, pero', non si puo' scrivere. Si puo' solo ragionare ed i lettori non sono tanti pupazzetti come la stampa crede.
R.

mariateresa ha detto...

sì Raffaella, i giornalisti tra di loro stanno molto attenti a non beccarsi e su questo Allen è attentissimo. Inoltre le benemerenze del NYT e di altri giornali nella denuncia dello scandalo della pedofilia nel 2000 sono continuamente richiamate per giustificare l'ultima campagna: ma non è detto che quello che fu fulgido lo rimanga anche oggi. Non intendo, e come me tanti, farmi un vitello d'oro del giornalismo investigativo soprattutto quello che mi è toccato di leggere sul NYT.
Insomma su certe linee editoriali Allen vuol dire qualcosa?
Eppoi c'è un'altra cosa , lasciatemela dire: nel caso del preservativo prima del viaggio in Africa Allen fa tutto un ragionamento del tipo "se mio nonno aveva 5 palle era un flipper" che fa anche un po' ridere.
Veramente c'era il modo di dire una cosa come ha detto il Papa senza essere messo in croce?
Perchè non lo diciamo chiaramente? Il Papa non può esercitare sui media il suo magistero liberamente con pieno diritto di parola.
Ne abbiamo esempi a iosa.
E non è che se si metteva a testa in giù vestito di giallo cambiava qualcosa.
Quanto al post dell'espresso anche questo è un filone vecchio come me, sfruttato molto all'inizio del Pontificato se vi ricordate e messo in un cassetto per un po'. Ma tutto si tira fuori dalla naftalina se non c'è altro.

Anonimo ha detto...

Quello che mi secca è che Magister dia voce, sia pur per criticarli, a questi ridicoli e malsani idioti. Uno critica la loro ideologia di vita e subito viene arruolato fra gli omofobi e i repressi. Suvvia, siamo seri.
Per quanto riguarda Allen è un liberal che il passato ha scritto righe velenosissime sull'allora card. Ratzinger, ma visto che è una persona seria ovvio che non supporta le balle del NYT, ma certo non li attacca liberamente, preferisce essere soft e sorvolare sulle gigantesche cavolate.
Alessia