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In tutta onesta', cari amici, mi risulta sempre piu' difficile comprendere il comportamento della stampa cattolica. Aspettiamo ancora dalla Santa Sede una SPIEGAZIONE circa la decisione di non accettare le dimissioni dei due vescovi irlandesi, ma sembra assodato che essi non siano stati accusati di episodi di insabbiamento.
Perche' tante inesattezze?
Certo, il vescovo Martin non ha smentito se stesso: la sua ansia di protagonismo, pero', rischia di ritorcersi contro di lui.
R.
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8 commenti:
Hai notato, l'articolo parla di "decisione vaticana" evitando di tirare in ballo il Papa. Eppure dovrebbero sapere che il rapporto Murphy li ha scagionati.
Diarmuid Martin gioca molto bene il ruolo di eroe senza macchia e senza paura, beniamino dei media.
Caspita , il giornale delle CEI ha messo bene in evidenza che lui è arrivato nel 2004 a caso esploso.
Peccato che il Papa raramente venga trattato con lo stesso riguardo
Alessia
Esatto!
Tanta premura per i vescovi, nessuna per il Papa.
R.
Ma perché la sala stampa :) ? Se un qualsiasi capo di stato prendesse una decisione tanto importante(e suscettibile di critica), non dovrebbe essere proprio lui a spiegarne le motivazioni? Il Papa non è il diretto e primo responsabile di questa scelta? Non è lui che dovrebbe spiegare le motivazioni?
Questo tipo di interventi spettano alla segreteria di stato e poi alla sala stampa. Altrimenti qual e' il loro ruolo?
Il Papa non puo' occuparsi di tutto anche se, purtroppo, alla fine, e' sempre egli che deve togliere le castagne dal fuoco ai suoi collaboratori.
Personalmente non dimentico che nessuno in curia si e' assunto la minima responsabilita'.
R.
Vorrei gentilmente fare presente ad Alessia che il rapporto Murphy ha scagionato Walsh da reati penali, evidenziato come Field non sia stato molto collaborativo in almeno uno dei casi di pedofilia presi in esame, e che comunque ha descritto un quadro ben lontano dal poter essere considerato il "miglior funzionamento" delle amministrazioni nella salvaguardia dei bambini. Omertà, mancanza dei controlli più elementari(anche da parte dei due vescovi), ignoranza dei fatti, gravi vuoti di comunicazione sono caratteristiche comuni a tutte le diocesi prese in esame, comprese quelle di cui Field e Walsh sono stati responsabili.
Una cosa e' la cattiva gestione, altra sono le accuse di insabbiamento.
R.
Gestire le relazioni con i media e chiarire le ragioni di una decisione sono cose differenti. Senza una prima dichiarazione del Papa, quella della sala stampa potrebbe solo essere una interpretazione, una supposizione. Mi stupisce per tanto che nell'elenco di responsabilità per questo caso (sala stampa, curia, i due vescovi irlandesi, l'arcivescovo di Dublino..) ancora nessuno qui abbia nominato quella del Pontefice, che pure è colui che ha assunto la decisione. E anzi il fatto che abbia deciso nel modo che sappiamo e sia andato avanti, senza curarsi di dover spiegare ai fedeli e a tutte le persone ferite da un tal gesto, almeno sinteticamente le ragioni di questa decisione dovrebbe essere ancora più grave.
Cattiva gestione è quella di imprenditore che va verso la bancarotta. I due vescovi non sono intervenuti per combattere la situazione diffusa che ha permesso l'accadere e soprattutto il perpetrarsi di violenze sui bambini. Nulla di penalmente rilevante. Ma rimandarli al loro posto agli occhi di chiunque significa: "non potevate far meglio di così".
Come ho gia' detto, aspettiamo una spiegazione sulla decisione di mantenere al loro posto i due vescovi.
Non risulta che debba essere il Papa a fornire dichiarazioni.
Questo compito spetta alla segreteria di stato direttamente o attraverso la sala stampa.
R.
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