domenica 22 agosto 2010

La regale umiltà della Madonna nell’odierna festa della Beata Vergine Maria Regina. Con noi, il mariologo De Fiores


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La regale umiltà della Madonna nell’odierna festa della Beata Vergine Maria Regina. Con noi, il mariologo De Fiores

Come ricordato dal Papa all'Angelus, la Chiesa celebra oggi la festa della Beata Vergine Maria Regina, istituita da Pio XII nel 1955 in collegamento con quella di Cristo Re. In questo giorno, dunque, i fedeli invocano Maria come Regina del Cielo e Madre di Misericordia. Sul significato della festività mariana odierna, Federico Piana ha intervistato il mariologo monfortano, padre Stefano De Fiores:

R. – Bisogna andare al Vangelo e comprendere la regalità di Maria alla luce appunto dell’insegnamento evangelico. Gesù dice: “Beati i poveri in spirito, beati i miti, beati coloro che sono artefici di pace, perché di essi è il Regno dei Cieli”, “saranno chiamati Figli di Dio”. Si entra nel Regno attraverso le beatitudini e, quindi, il significato non è il significato di dominio dell’uno sull’altro ma è un significato di appartenenza ad un regno sovrumano che è quello che Gesù esercita nell’intimo dei cuori attraverso appunto la sovranità di Cristo e dello Spirito del Padre nel cuore degli uomini.

D. – La regalità della Vergine Maria è soprannaturale per carattere: è giusto, padre?

R . – Senz’altro. E’ sovrumana. Anche Pio XII, istituendo la festa di Maria Regina, dice che è una regalità “ultraterrena”. Però, per capirla bisogna vedere la vita cristiana come in due pannelli: la vita terrena e la vita celeste. La vita terrena è quella sotto il dominio dello spirito e, quindi, Maria non è semplicemente la donna coronata di sole ma la serva del Signore, che avendo durante tutta la sua vita seguito il Signore, adesso viene esaltata con lui e al di là, al di sopra dei cori degli angeli, perché partecipe della sua vicenda terrena, la vicenda di Cristo. Una vicenda che è stata di umiliazione e di sofferenza nell'affrontare anche le forze più terribili del mondo. Maria è partecipe come umile serva del Signore e, allora, come Gesù che si è umiliato e che poi è stato esaltato alla destra di Dio e incoronato di gloria e di onore, così anche Maria viene esaltata per la sua umiltà.

D. – Questa Festa, dunque, padre, ci spinge a fare la volontà di Maria. Ma qual è la volontà di Maria?

R. – La volontà di Maria è quella espressa dalle parole: “Ecco, sono la serva del Signore, si compia in me la sua Parola”! Quindi, la vita di Maria è una vita sospesa alle promesse di Dio e così deve essere anche la vita del cristiano. Noi sappiamo la via che dobbiamo percorrere che è la via della fede, anche dell’umiltà, ma è la fede che, in modo particolare, ci porta a riconoscere che la sapienza di Dio è superiore alla sapienza umana. Questa è la grande umiltà dell’essere umano: quando riconosci che Dio è più sapiente degli uomini e quindi ci si affida totalmente alla volontà salvifica di Dio e si è sicuri di essere sulla strada giusta, cioè sulla strada della salvezza personale ma anche della salvezza dell’umanità, della salvezza del cosmo, perché attraverso l’amore libereremo il cosmo dalle forze di morte che stanno in tanti modi tentando di portare verso il baratro l’umanità. Noi dobbiamo costruire una umanità nuova e la figlia di Sion con la corona di stelle sul capo e la luna, segno ormai del tempo che è trascorso e non esiste più - c’è ormai l’eternità - risplende veramente nel Cielo di tutti i continenti come segno di sicura speranza e di consolazione per il pellegrinante popolo di Dio.(Montaggio a cura di Maria Brigini)

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1 commento:

Vatykanista ha detto...

L'Istituto tradizionalista Cristo Re Sommo Sacerdote, se ne va da Agen, Francia, per la strenua opposizione episcopale:

"Today, Sunday, August 22, Canon Jayr, provincial of the ICRSP in France, visited the faithful of the extraordinary form in Agen to announce the Institute’s withdrawal from the diocese following the deplorable welcome and climate of suspicion which followed the implementation of the Motu Proprio.

Indeed the Bishop of Agen, Msgr. Herbreteau, has strictly forbidden Canon Téqui, who serves the parish of Agen to celebrate the extraordinary form of the one Roman Rite, from continuing to teach catechism classes which he had been doing successfully with some thirty children. He also places an outrageous restriction on the ministry of the sacraments."


http://rorate-caeli.blogspot.com/2010/08/institute-of-christ-king-pulls-out-of.html


http://www.perepiscopus.org/article-mal-accueilli-l-institut-du-christ-roi-se-retire-du-diocese-d-agen-55789354.html


"En effet, l'évêque d'Agen Mgr Herbreteau a interdit avec fermeté au chanoine Téqui qui dessert la paroisse d'Agen pour célébrer la forme extraordinaire de l'unique rite romain les cours de catéchisme qu'il dispensait avec succès (une trentaine d'enfants), et exige une restriction outrancière de la délivrance des sacrements."