lunedì 20 settembre 2010

Benedetto, il Papa che spiazza i media (Marco Bardazzi)

Clicca qui per leggere la puntualissima riflessione segnalataci da Alessia.

7 commenti:

mariateresa ha detto...

sì , c'è del buon senso nel post. ma, ecco , magari fosse solo per alzare il traffico sul web che si attacca Benedetto. Magari.

sonny ha detto...

Bel pezzo. Un solo appunto. Non credo sia giusto affermare che il Papa parla "difficile". Forse esprime concetti difficili, in modo semplice e questa è una qualità eccezzionale per un grande intellettuale come lui.
Riguardo al citato Wolff, meriterebbe semplicemente un cazzotto sul naso. Non è un'affermazione molto cristiana, ma c'è un limite a tutto, o no?

Anonimo ha detto...

Toh... finalmente qualcuno inizia a rendersi conto della scollatura vertiginosa?...

"Meglio insultare che cercare di capire, quindi. Salvo poi restare sorpresi, come è accaduto ai colleghi britannici, quando Benedetto XVI si rivela per quello è, spiazzando i suoi critici. Come fa la gente a fidarsi di noi e a ritenerci credibili? "

...purtroppo ormai e' tardi, questa credibilita' perduta non la riacquisteranno piu'. E' cambiato il mondo dell'informazione e non se ne sono accorti, preoccupati com'erano nel difendere le loro poltroncine.

Cara Raffaella, adesso prova a pensare un po' a quello che stai facendo tu da qualche anno con questo blog: offri un panorama vasto e internazionale riguardo ad un argomento specifico (B16 e corollari). E' PROPRIO QUESTO di cui i manipolatori o spin doctor (nel senso negativo del termine) hanno una paura matta, perche' l'informazione sfugge al loro controllo. Non e' possibile un ritorno a contenuti controllati da pochi quando tutto il mondo e' connesso via internet e una cosa rimbalza da un capo all'altro del pianeta in pochi secondi. E' la fine di una era e il lavoro che stai facendo tu, Raffella, assieme a tanti altri blogger e siti indipendenti, contribuisce a creare un altra forma di conoscenza interattiva che difficilmente puo' essere messa a tacere, e che sopratutto dando voce a tanta gente comune che comunque un cervello ce l'ha contribuisce a creare un consenso ben diverso da quanto tradizionalmente prevedibile.

Raffaella ha detto...

Grazie :-)

Anonimo ha detto...

Il Papa non dice cose difficili, dice cose GRANDI, ed è per questo che noi miseri facciamo fatica a stargli dietro! ma piano piano ci sta allenando a puntare al Massimo, alla Santità, come ha spiegato nel memorabile (ma l'aggettivo è davvero riduttivo) discorso agli studenti inglesi.
Bella l'autocritica dell'autore, magari molti altri giornalisti se ne rendessero conto. Maria Pia

Anonimo ha detto...

Ho vinto una lasagna? :)

laura ha detto...

E' utile però, in uno spazio come questo dedicato al futuro dell'informazione, interrogarsi sui motivi per cui i media non capiscono Benedetto XVI. Con Giovanni Paolo II tutto era più facile: era un Papa perfettamente mediatico e le sue uscite erano, tutto sommato, prevedibili. Ratzinger, invece, spiazza il mondo dell'informazione globale. Non offre frasi ad effetto sintetizzabili e digeribili nel frenetico ciclo delle news "H-24". Parla "difficile". Dice cose scomode che sembrano fuori luogo nel mondo di oggi. BASTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CON QUESTI CONFRONTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!