venerdì 10 settembre 2010
La Santa Sede si prepari a denunciare per diffamazione e calunnia chiunque tenti di accusare il Papa di fatti non veri
Lunedi' andra' in onda quello che Marroni sul Sole 24 Ore definisce un documentario choc con accuse ed insinuazioni contro il Papa? La Santa Sede si prepari alla denuncia prima o dopo il viaggio del Santo Padre. O dobbiamo pensare che non interessi tutelare Benedetto XVI? Questa volta non saranno ammissibili omissioni o teste girate dall'altra parte. O dobbiamo pensare che sia lecito intervenire, censurare o stigmatizzare il comportamento altrui solo quando ci sono di mezzo dei vescovi o un pastore evangelico americano che tiene con il fiato sospeso tutto il mondo?
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7 commenti:
nel caso del pastore evangelico esaltato c'è il rischio di gravi ritorsioni ed è veramente un'uscita da demente che potrebbe fare molto male. Il rogo della Bibbia, le offese al Papa e le lamentele dei cattolici fanno il solletico ai piedi, e meglio così, perchè i fondamentalismi e il disprezzo dei libri sacri altrui non ci appartengono. Non siamo noi a dover reagire, dovrebbero essere altri a rendersi conto che si comportano da forti coi deboli.
A volte mi chiedo per esempio come mai le associazioni di tutti i tipi che solertemente organizzano manifestazioni antipapali pubblicizzatissime ad ogni suo spostamento, non facciano altrettanto quando si spostano i leader islamici. Eppure i gay per esempio, in Iran e altrove vengono impiccati, pare che un giovane verrà impiccato a giorni...
A me basterebbe che alla BBC smettessero di cestinare la Bibbia, come pare accadesse in un programma qualche anno fa, che mostrassero un minimo di rispetto per un papa che in fondo conoscono meno di quanto credono, e che i vescovi, e non sempre solo il Papa, fossero un pò più solerti e ripetitivi nelle condanne del rogo dei cristiani, nel senso di esseri umani e non solo libri
E forse anche che da parte della chiesa la si smettesse di tirare in ballo le parole olocausto e nazismo per ogni cosa che accade. Lasciamo nomi e simboli di certi drammi a chi li ha vissuti e guardiamo ai disastri del presente, per i quali di questo passo si dovranno coniare nuovi nomi epocali
credo che aspetteremo un pezzo, cara. Non usa, come si dice.E farebbe una brutta impressione nel corso del viaggio. Gli inglesi sono fatti così. Anche io trovo aberrante questo offendere a destra e a manca e mi fa venire l'eczema chiamarlo espressione di libertà di pensiero , ma nel regno di Sua Maestà è così.Del resto sui giornali inglesi si è discettato sl coinvolgimentodella Casa reale nella morte diDiana come se fosse un brustullo. Non è successo nulla però se ne è discusso.
Inoltre il cosiddetto documentario, se è lo stesso di cui ha parlato Thompson , come critica antipapale sembra essere al livello dell'Asino di Podrecca. E cioè assurdo.
sì, il caso del pastore evangelico è un'altra cosa.Ma figurati.
Eppoi i cattolici offrono l'altra guancia.
La Chiesa Cattolica e' l'unica contro cui si puo' dire di tutto senza preoccuparsi delle conseguenze che tanto non ci saranno mai.
In realta' non si criticano le altre religioni (e non parlo solo dell'islam) non per rispetto ma per paura di ritorsioni.
R.
Raffa, io non mi attendo molto dal Vaticano. Ma, come scrive Magister, da Benedetto XVI mi attendo "il colpo d’ala a cui ci ha abituati in tutti i suoi precedenti viaggi all’estero, anche su terreni ostici come gli Stati Uniti o la Francia. Il rovesciamento totale delle profezie di sventura della vigilia". Del resto le diffamazioni sono già state smontate e le cosiddette illazioni mi fanno francamente sghignazzare conoscendone la genesi tutta italiota e avendo imparato a valutare la forma mentis di certi attivisti del tubo. Ovvio che la stampa italiota, sin'ora silente, si stia preparando a montare il teatrino pre viaggio, seguito dal durante e da uno scornato post.
Alessia
Il fondo l'anti cattolicesimo è o non è l'ultimo pregiudizio universalmente accettato?
Alessia
mi chiedo perché questo pastore evangelico fanatico abbia avuto tanta pubblicità, invece di essere liquidato come un estremista che non rappresenta i pensieri e i comportamenti dei cristiani. Meglio ancora sarebbe stato ignorarlo del tutto.
Anche in casi come questo, che non mi vedono certo dalla parte dell'incendiario, non fosse altro per la passione che nutro per qualsiasi libro, non posso però fare a meno di notare un certo doppiopesismo perché, se al rogo si mandano le Bibbie per mano dei musulmani, siamo i primi ad auto-censurarci lasciando cadere nel vuoto simili provocazioni per non alzare il tono dello scontro, nel timore che la responsabilità si sposti su di noi. Quando però l'esaltato è nostro ed è lui a dare il via alla provocazione gli altri si guardano bene dal lasciarlo cuocere nel suo brodo, ennò, partono con le minacce (quando va bene), le ritorsioni e gli attentati. Alla fine agli islamici è tutto concesso, sia la provocazione (eh, si sa che loro fanno così!) che la reazione, mentre mutismo e rassegnazione sono sempre tutti nostri.
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