domenica 19 settembre 2010

Le voci dei giovani a Hyde Park: una festa di amore e speranza


Le voci dei giovani a Hyde Park: una festa di amore e speranza

Ma ascoltiamo, al microfono di Alessandro Gisotti, le testimonianze di alcuni giovani italiani che vivono a Londra e hanno partecipato alla grande veglia di Hyde Park:

D. - Chiara, ti volevo chiedere anzitutto le tue impressioni per questa Gmg londinese: sembra veramente di stare ad una Gmg qui ad Hyde Park...

R. - Sì, infatti. Noi abbiamo atteso il Papa con grande gioia e speranza, anche perché volevamo supportarlo per tutto quello che è successo nel corso di quest’anno. Abbiamo sentito l’esigenza di pregare per lui, l'abbiamo sentita nel cuore. Ci siamo preparati proprio pregando spesso per il Papa.

D. - Il Papa, ricordando la figura del cardinale Newman, vi ha chiesto di essere testimoni del Vangelo: cosa, questa, non sempre facile in una società come quella di oggi...

R. - Testimoniare il Vangelo non soltanto con le parole, ma soprattutto con i fatti della vita.

D. - Cosa ti resterà di questo evento insieme a tanti ragazzi?

R. - Ci resterà il seme che ha piantato Papa Benedetto XVI. Speriamo che a Madrid sarà già una piantina.

D. - Pamela, un momento di grande gioia. Come si diceva prima, davvero una Gmg londinese…

R. - Sì, è emozionante. Ci eravamo preparati. Appena abbiamo saputo che il Papa sarebbe venuto qui a Londra, abbiamo pregato per le sue intenzioni. E’ stata una giornata veramente molto emozionante: breve, ma intensa!

D. - Canti, preghiera, testimonianze, ma anche il momento intenso dell’Adorazione Eucaristica: un silenzio pieno di significato...

R. - Tanto silenzio! Non si sentiva niente!

D. - Cosa ti porterai a casa di questa Veglia ad Hyde Park?

R. - Una grande gioia nel cuore e la fede dentro di me che cresce sempre di più.

D. - Francesco, diciamo che questo è un evento quasi inconsueto: ad Hyde Park normalmente ci sono i concerti e invece vediamo decine di migliaia di persone a pregare

R. - Sì e devo dire che all’inizio gli inglesi sono stati un po’ freddini. Poi, però, si sono riscaldati: tutti si sono messi a sventolare bandiere e a gridare il nome di Benedetto.

D. - Dunque, un evento - questa visita del Papa - che sarà fruttuoso anche per il futuro, secondo te...

R. - Io penso di sì, perché all’inizio i giornali inglesi, i media inglesi criticavano un po’ per tutti gli scandali della Chiesa, ma poi è cambiato il loro modo di vivere questo evento e c’era un maggiore interesse. Anche le persone atee chiedevano informazioni e volevano essere informate. E’ cambiata l’atmosfera!

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