sabato 18 settembre 2010

Tutti i giornali aprono sul presunto attentato al Papa. Mah...

Cari amici, tutti i quotidiani italiani (vedremo quelli stranieri) aprono sul presunto tentativo di organizzare un attentato alla vita del Papa. Personalmente questa storia mi lascia perplessa perche', se davvero i sei arrestati avessero avuto intenzione di fare del male a Benedetto XVI, la polizia avrebbe perlomeno trovato qualche arma. Volevano forse colpire la papamobile con un getto d'acqua o con un manico di scopa? Mah...non sta a noi comunque giudicare.
Preghiamo incessantemente per il Santo Padre che da' forza, lui da solo, a tutti noi
.
R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,
perche' sei sorpresa che i giornali italiani aprono cosi?
Io non sono sorpreso, queste le ragioni:
1) la paura fa vendere molto di piu' di un discorso serio
2) la paura non ha bisogno di prove, vive dell'irrazionalita' e una persona che invita a ragionare oggi come oggi da molto fastidio
3) la paura aiuta sempre a compattare di fronte a un nemico, vero o presunto che sia.
Purtroppo questo e' il risultato dell'imbarbarimento totale che stiamo vivendo in Italia. Non c'e' piu' spazio per il dialogo, di ogni tipo, e tutto cio' che "non e' dalla mia parte" e' visto come sorgente di paura. Si contrappongono immagini forti perche' non si vogliono piu' trovare parole per comunicare.

C'e' anche un altro aspetto interessante che gia' emerge bene dai primi due giorni di questa visita: la scollatura totale tra media e popolazione.
La campagna mediatica altamente diffamatoria emersa in questi mesi riguardo a questo viaggio, confrontata con i risultati attuali di partecipazione, fa vedere non solo come i media siano stati estremamente parziali, ma - molto peggio per i giornalisti ed editori - come tutti i loro sforzi sono stati vanificati da un semplicissimo "who cares?". Editori cari, la popolazione non vi ascolta piu', proprio perche' la trattate come un "ignorantone da educare". Questo pregiudizio intellettualistico da fine 800 ormai vi ha portato fin dopo frutta, caffe e ammazzacaffe.

C'e' un terzo elemento interessante da notare: a forza di "dar voce alle minoranze" si e' arrivati a pensare che la maggioranza non esiste, in quanto ormai tutto e' diventato solo un conglomerato di minoranze. Sbagliatissimo, la maggioranza anche se non strilla istericamente come si e' visto fin troppo bene in questi ultimi mesi, comunque c'e' e ragiona e pensa e poi decide. Alla faccia di giornalisti ed editori.

Raffaella ha detto...

Mi piace il tuo commento :-)

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, peccato che pochi se ne accorgano, ma in questa maniera si è riusciti a sviare l'attenzione dal messaggio del Papa a questo fantasmagorico complotto. Esattamente come per la pedofilia: l'importante è attrarre l'attenzione sul dito e distrarlo dalla luna!

Raffaella ha detto...

Esattamente!
Un diversivo comodo anche per mettere a tacere chi critica i costi della visita...
R.

laura ha detto...

Spero solo che sia un falso allarme, ma la prudenza no è mai troppa e servono tante preghiere

Anonimo ha detto...

Non credo che nella precauzioni di polizia per la vita del Papa ci fossero intenti perversi, intesi a deviare l'attenzione della gente dai contenuti della visita del Papa, a vicende di supposto terrorismo.
Non pochi postisti, da quanto mi capita di leggere periodicamente, danno la netta impressione di non essere pienamente consapevoli del carattere "intrinsecamente violento e prevaricatore" della dottrina islamica e dell'odio, molto diffuso, che larga parte del mondo islamico, a cominciare da numerosi capi religiosi, nutrono per la persona del Papa, in quanto depositario di una religione, la cattolica, maggiormente strutturata su basi logice ed umane, rispetto al credo islamico.

Raffaella ha detto...

Per me ciascuno e' innocente fino a prova contraria e finora di prove non se ne sono viste.
R.