L’annuncio sarà dato nelle prossime ore: Dino Boffo, l’ex direttore di Avvenire ed ex direttore delle news di Sat 2000 (oggi chiamata Tv 2000), dimessosi tredici mesi fa dopo il caso sollevato dal Giornale, torna ad avere un posto di rilievo nei media cattolici. Il cardinale Angelo Bagnasco gli ha infatti proposto di assumere la direzione della rete Tv 2000. Una decisione auspicata condivisa sia dal piano più alto dei sacri palazzi, sia da molti autorevoli esponenti dell’episcopato italiano. Un ritorno che equivale a una definitiva riabilitazione pubblica da parte della Chiesa.
http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/10/18/dino-boffo-diventa-direttore-della-tv-dei-vescovi/
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13 commenti:
Mi auguro che con la direzione di Dino Boffo, TV 2000 imbocchi una strada diversa dall'attuale e ci siano risparmiate certe deplorevoli performances. Per il resto, mysterium fidei.
Alessia
Mi associo all'ultima frase del commento di Alessia....
Chissà perchè è stato scelto Boffo che in tv parlava "con sufficienza" di Benedetto XVI, contrapponendogli la, per lui, mirabile figura del card Martini!!!
Insomma, Boffo è stato come messo in naftalina per 13 mesi, mentre all'interno di Santa Romana Chiesa era in corso una guerra di potere assai poco evangelica e, all'esterno, infuriava ogni tipo di ipotesi, dalla più turpe alla più fantasiosa. Ora, a quanto pare, tutto è terminato con vincitori e vinti, e noi, poveri allocchi, che abbiamo assistito con sconcerto all'indegno spettacolo, ne sappiamo quanto prima: un bel nulla.
Alessia
Insomma, Boffo è stato come messo in naftalina per 13 mesi, mentre all'interno di Santa Romana Chiesa era in corso una guerra di potere assai poco evangelica e, all'esterno, infuriava ogni tipo di ipotesi, dalla più turpe alla più fantasiosa. Ora, a quanto pare, tutto è terminato con vincitori e vinti, e noi, poveri allocchi, che abbiamo assistito con sconcerto all'indegno spettacolo, ne sappiamo quanto prima: un bel nulla.
Alessia
Il potere temporale della Chiesa è a Milano.
E' arrivato forse il card Tettamanzi con gli ultimi "ordini" dei poteri forti per la
chiesa?
Dunque riassumendo: una persona che nel 2004, rinviata a giudizio, ha patteggiato una condanna per molestie pagando 516 euro di ammenda alternative a 6 mesi di reclusione, dirigerà la tv dei vescovi. Perfetto.
Io non sono addentro al gossip, tantomeno quello ecclesiastico.
Credo però che un po' di prudenza, anche da parte nostra, non guasterebbe. Sono abbonata ad Avvenire e, durante la gestione Boffo, non ho mai avvertito alcuna "sufficienza" nei confronti di Benedetto XVI. Cosa diversa è l'inserto Milano Diocesi, domenicale, la cui responsabilità ricade tutta sulla diocesi ambrosiana.
Boffo ha subito un vergognoso linciaggio mediatico, riconosciuto dallo stesso Feltri. Il suo legame con mons. Ruini è stranoto e Ruini non guarda certo con sufficienza al Papa. Se tornerà a lavorare a TV 2000, lo giudicheremo dai risultati.
A questo punto mi chiedo se Ruini non sia parte fondante del relativismo che è entrato anche nella Chiesa: guardiamo i "suoi" uomini politici e i "suoi" direttori di media cattolici.
Ma perchè, persone "veramente e chiaramente cattoliche", tipo Socci, gli fanno forse schifo?
Non mi pare che Feltri abbia riconosciuto alcun "linciaggio mediatico". Ha semplicemente chiarito che una certa velina, accompagnata alla notizia del patteggiamento, che parlava di un "attenzionamento" poliziesco riguardo ad alcune deplorevoli dicerie, era falsa.
...Boffo ha chiarito tutta la storia che lo riguardava, o no??
Cosa volete che vengano scelti a dirigere il giornale della CEI Gigi Moncalvo, che in diretta televisiva iniziava le trasmissioni con un segno della Croce o un Socci che si scontrava on eminenti esponenti politici per avere una risposta su cos'era "l'embrione"?
La Cei stessa, probabilmente è un aborto ecclesiastico, un mezzo per diminuire il rapporto di dipendenza dei singoli vescovi dal papa, una macchina ritira-soldi dell'8 per mille e i poteri forti ci mettono il "loro" cappello sopra.
Giornalisti veramente cattolici, se non si "conformano al mondo" è difficile che abbiano un posto di rilievo nella Cei: già è tanto se riescono a guadagnare un tozzo di pane tramite qualche giornale laico.
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