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Francamente la lettera di De Paolis mi lascia molto, molto, molto, perplessa.
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7 commenti:
E vabbè che della colpa del singolo non possa essere investita la comunità, ma qui parliamo di gente vicinissima al debosciato fondatore che ne ha protetto la doppia o tripla vita. Di fatto assolvendo loro si assolvono anche coloro che, in Vaticano, non potevano non sapere. Sarebbe orribile se si giungesse a una specie di colpo di spugna per salvaguardare l'onorabilità di certi nomi. La lettera di De Paolis mi pare un po' confusa, quindi, spero sappia prendere le giuste decisioni. Potare, in primis.
Alessia
Sempre francamente, sembra perplesso lo stesso Mons. De Paolis. Capisco l'immane difficoltà, ma mi pare manchi una chiara strategia. E anche i tempi temo si allunghino troppo. Infine, mi sembra sopravvalutato nella specie il problema dell'autorità. E' infatti logico che il rispetto della gerarchia non possa comportare inerzia di fronte ai sacrilegi.
Alberto
La lettera del Delegato in molti passaggi e penosa e contraddittoria.
Perche questa ritirata ?
Non c'è nessuna ritirata che si evince dalla lettera di Mons. DePaolis. Il problema semmai, per molti facili detrattori, è riconsocere che la Legione è in grandissima parte un albero sano. Non credo proprio che De Paolis sia perplesso, la perplessità è tutta di coloro che sulle ali di un allegro giustizialismo vorrebero gettare fango in fretta e furia. Ciò non toglie ovviamente importanza al lavoro serio che De Paolis dimostra di voler fare.
si può discutere sulla lettera ma non trarrei conclusioni azzardate anche perchè il processo che annuncia De Paolis durerà degli anni e di sicuro. Noto che nei siti di lingua spagnola, che più di altri seguono la vicenda, anche Religion Digital che è di sinistra, l'impressione sulla lettera non è negativa.Il che meraviglia perchè in genere criticano anche le mosche che volano in Vaticano. Insomma è un po' presto per esprimere giudizi. La reputazione di De Paolis comunque è buona da quello che leggo in giro.
Io non dico che sia da penalizzare una realtà in gran parte sana, ma che si dovrebbe potare la parte collusa e che i vertici della Legione lo siano, magari loro malgrado, mi sembra una triste evidenza che trova riscontri anche in Vaticano. Certo che ci vorranno molti anni, come ci vorranno molti anni per bonificare la curia romana e tante diocesi di tanti paesi, Italia compresa.
Alessia
Nessuno mette in discussione le ottime intenzioni di Mons. De Paolis né, men che meno, la sua reputazione. Il problema è se la strategia operativa sia la più confacente alle buone intenzioni di salvare la gran parte dell'albero sano. Temo che se si attendono molti anni senza decisioni chiare e forti si rischi la disgregazione.
Alberto
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