lunedì 25 ottobre 2010

The Remnant riferisce quanto mons. Fellay, Superiore Generale della Fraternità S. Pio X, ha narrato nel corso di una recente conferenza (Messainlatino)

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

In realtà, quel che Mgr Fellay desidera è che crediamo sulla sua sola parola quel che ci racconta, ma che, purtroppo, è in totale contraddizione con tutti i documenti ed atti ufficali ed alla luce del sole constatabili da tutti.

Una fuga in avanti del prelato della FSSPX che però ha un costo inammissibile:

far passare il Santo Pontefice Benedetto XVI per un personaggio incapace di regnare.

Quello di Fellay è un discorso pro domo sua che convince solo chi vuole essere convinto ad ogni costo.

Purtroppo il blog Messainlatino è solito lasciar suggerire che il nostro amato papa sia incapace di governare, sia indirettamente nei suoi propri posts sia lasciando i suoi blogghisti sporcarlo più direttamente. Niente può nuocere di più alla causa di chi ama il vetus ordo che questo tipo di atteggiamento poco deferente vestro il nostro Vicario di Cristo.

Oremus et pro beatissimo papa nostro Benedicto....

Don Gilberto

Anonimo ha detto...

Non la vedo così tragica. Non credo che Mons.Fellay volesse incrinare la credibilità di Benedetto XVI quale Papa e governante della Chiesa, ma semplicemente mettere in chiaro quali sono le difficoltà ed i condizionamenti a cui deve far fronte (e che lui, ovviamente, addebita alla "libera uscita" post-conciliare). Così facendo, al contrario di quel che dice Don Gilberto, le spiegazioni di Mons.Fellay aumentano, se possibile, la stima e riconoscenza per il Papa, per la pazienza deve esercitare continuamente e per lo sforzo improbo a cui è chiamato.
Tom

Ben ha detto...

Cito dal Post di Padre Scalese del 20 ottobre.
"Se c’è una utilità del Concilio, che mi sembra difficile mettere in discussione, è proprio il suo approccio pastorale, tendente, in questo caso specifico, a eliminare certe espressioni di cui non si capisce l’opportunità ai nostri giorni. Possibile che Mons. Fellay non comprenda che possiamo essere autenticamente cattolici, senza dovere necessariamente apostrofare i nostri fratelli acattolici come seguaci di “false religioni” (espressione oltretutto falsa, se applicata a chi appartiene all’unica religione cristiana)."


Secondo me, la Fraternità sta benissimo dov'è, perchè ha le mani libere e non deve rispondere a nessuno. E quindi, sempre secondo me, tenderà a protrarre all'infinito questa posizione così comoda. Cosa abbia a che vedere questo con l'obbedienza che un cattolico deve all'Autorità della Chiesa, istituita da Nosto Signore nella persona del Papa, rimane per me un mistero...