mercoledì 17 novembre 2010

Il libro-intervista del Papa nel commento di Gian Guido Vecchi

L'INTERVISTA DI BENEDETTO XVI CON PETER SEEWALD, "LUCE DEL MONDO. IL PAPA, LA CHIESA E I SEGNI DEI TEMPI": LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

Il Papa: mai pensato alle dimissioni

di Gian Guido Vecchi

A primavera, in piena bufera pedofilia nel clero, dal New York Times allo Spiegel ai bookmaker anglosassoni non erano pochi quelli che arrivavano a pretendere, evocare o scommettere, già che c’erano, sulle dimissioni del Papa.
Il giornalista tedesco Peter Seewald glielo chiede senza giri di parole: ci ha mai pensato, alle dimissioni?
E Benedetto XVI risponde di no, mai pensato, con la stessa semplicità e sicurezza con la quale non si è sottratto a nessuna delle domande, questioni passate, presenti o future.
Come l’eventualità di un Concilio Vaticano III: è presto per parlarne, spiega in sostanza Ratzinger, visto che per elaborare l’eredità di un Concilio ci vuole tempo e ancora si deve assimilare il secondo.
Ma questo è solo l’inizio, le domande dell’attesissimo libro-intervista al Pontefice sono più di novanta, divise in tre parti: temi di attualità, un bilancio dei primi anni di pontificato e questioni fondanti sul futuro della Chiesa e della fede. Nell’originale si intitola Licht der Welt. Der Papst, die Kirche und die Zeichen der Zeit, ovvero «Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi», un testo di 284 pagine che sarà presentato martedì prossimo in Vaticano (in Italia lo pubblicherà la Libreria Editrice Vaticana) per poi uscire subito, al momento in dieci lingue, nelle librerie del mondo. Per sei giorni, dal 26 al 31 luglio, a Castel Gandolfo, il Papa ha risposto per un’ora al giorno alle domande del giornalista al quale lo lega un lungo rapporto di amicizia e stima: la prima volta, Seewald intervistò l’allora cardinale nel ’93 per la «Süddeutsche Zeitung», e da lì seguirono i libri Il sale della terra (’96) e Dio e il mondo (2000).
«Tutti resteranno sorpresi di incontrare un Ratzinger così disponibile e così aperto», aveva spiegato il giornalista alla Fiera di Francoforte. E in effetti il Papa ha risposto direttamente, senza volerle conoscere prima, a una quantità di domande. L’ipotesi dimissioni, il Concilio, ma anche le cause e le «coperture» dello scandalo pedofilia, il caso del negazionista Williamson, il pericolo di uno «scisma» nella Chiesa, fino alla possibilità di un dialogo «genuino» con l’Islam.
Nel libro, Benedetto XVI parla del senso dell’«infallibilità» del Pontefice ma riflette pure sugli errori che possono essere commessi dalla Chiesa e anche dal Papa, ammettendo che nella lectio magistralis di Ratisbona — che scatenò polemiche nel mondo musulmano — intendeva fare un discorso accademico, scientifico, e non aveva previsto che le parole del Papa sarebbero state lette come un discorso politico.
Né si sottrae a domande tipiche dei contemporanei, spiegando le posizioni della Chiesa sul celibato dei preti, il no all’ordinazione femminile, l’omosessualità, la contraccezione, l’uso dei profilattici e l’Aids, la comunione ai divorziati risposati e così via. Con una preoccupazione su tutte: il futuro della Chiesa, chiamata a rinnovarsi e occuparsi essenzialmente della verità del Vangelo, e l’annuncio di Dio al nostro tempo.

© Copyright Corriere della sera, 17 novembre 2010 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In concomitanza con la visita del Papa, a settembre salgono ai massimi da 10 anni i nuovi Seminaristi in UK

http://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/religion/8135449/Men-entering-priesthood-on-the.html

Alberto

Anonimo ha detto...

Qui puoi leggere l'articolo di Ingrao, Raffa
http://blog.panorama.it/libri/2010/11/17/luce-del-mondo-chi-ha-paura-del-libro-del-papa/
Alessia

Anonimo ha detto...

Mentre in Germania ancora il libro non è uscito, già le polemiche volano basse. Seewald ha dovuto smentire l'intervista che aveva dato allo Zeit, in cui affermava che il Papa non era molto contento di come i vescovi tedeschi si erano comportati durante il caso Williamson. Ma possibile che si caschi sempre nella stessa trappola? Mai riassumere in un'intervista quello che si è voluto scrivere in un libro. Eufemia http://www.kath.net/detail.php?id=28953