martedì 2 novembre 2010

L'ex presidente dello Ior contro Gotti Tedeschi. Esige la pubblicazione di un editoriale sull'Osservatore Romano altrimenti "sarò costretto a usare altri mezzi di comunicazione"

Clicca qui per leggere l'articolo di La Rocca segnalatoci da Alessia.
Diamoci un taglio! La Chiesa vuole uscire davvero da questi impicci? Dai problemi dello Ior? Dalle continue polemiche sullo scandalo della pedofilia? Benissimo! Personalmente non vedo l'ora, ma occorre fare un passo avanti.
Si chiamino le cose con il loro nome e si denunci chi, anche in passato, non ha fatto il suo dovere. Senza paura, senza reticenze.
Ho come l'impressione che il Vaticano si mantenga in equilibrio su un filo: vuole andare avanti verso la completa trasparenza, come impone il Santo Padre, ma contemporaneamente ha timore di recidere il cordone ombelicale con il passato. Vale per lo Ior, per Propaganda Fide, per la liturgia e per i preti pedofili.
Ecco perche' non si da' un taglio netto, per esempio, al "caso" Maciel.
Si prenda in largo senza paura anche di denunciare che cosa c'e' che non va. Tenere il piede in due scarpe (presente e passato) consente ai media di insinuare dubbi e cio' non e' accettabile dopo tutto il lavoro fatto da Benedetto XVI.

10 commenti:

un passante ha detto...

certo che l'unico che non esige nulla dagli editoriali dell'osservatore per difendere la propria reputazione mi pare sia il Papa

Raffaella ha detto...

:-))))
R.

Anonimo ha detto...

a me sembra che sta pseudo contrapposizione fra papa e vaticano serva solo a chi vuol distribuire tutti i meriti da una parte e tutte le colpe dall'altra.
facile così..

Raffaella ha detto...

Il Papa ed il Vaticano non si identificano.
R.

Anonimo ha detto...

mi sembra però che fra il papa ed il vaticano, uno sia il capo dell'altro.
le opzioni sono:
il capo si fa seguire,
il capo non si fa seguire.
se il capo si fa segure e le cose vanno bene: bene!!
se il capo si fa seguire e le cose vanno male la colpa è anche del capo.
se il capo non si fa seguire, non importa come vanno le cose, il capo è inadatto.
quale di queste opzioni?

Raffaella ha detto...

Il ragionamento non fa una piega ma il Papa non e' il capo di una SpA ma della Chiesa.
Capita che a volte i sottoposti non siano in grado o non vogliano ubbidire.
Se fossimo in una multinazionale, non ci sarebbe problema: via chi non lavora.
Nella Chiesa non e' cosi' semplice soprattutto perche' i problemi risalgono a decenni fa.
Comunque hai ragione: il Papa e' sempre responsabile.
Non si puo' dire, pero', che Benedetto XVI non abbia dato indicazioni chiare, in tutti i campi.
R.

Anonimo ha detto...

Gotti Tedeschi ex presidente dell Ior???????
Quando si è dimesso?
O lo han cacciato?

Raffaella ha detto...

Rileggere il titolo, grazie!
R.

Anonimo ha detto...

Raffaella, il problema di Benedetto XVI è stato ben delineato da mons. Bartolucci, e già da alcuni anni fa: il papa è un Napoleone senza generali.
A questo papa manca un cardinal Merry del Val, giusto per intenderci.
E la colpa non è certo sua.
Non si può cambiare un organigramma delicato come la Segreteria di Stato e la Curia; i cambiamenti devono avvenire gradatamente, altrimenti si fa più danno che altro. Immaginatevi il caos che succederebbe se da un giorno all'altro il papa cambiasse tutta la segreteria di stato. I nuovi arrivati non saprebbero neppure dove appendere il cappotto!

Raffaella ha detto...

Concordo!
Infatti la Chiesa non e' la SpA.
Il Papa ha dato l'indirizzo in tutti i campi, ora spetta alla curia agire.
R.