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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
6 commenti:
Caro Giulianone, fattene una ragione.....
Ho letto l'articolo. Per me non è Benedetto a essere malinconico ma Ferrara, perché si rende conto che il libro parla di fede, parla al gregge dei fedeli, parla a chi crede e lui in questo comprende di non poterlo seguire fino in fondo. Ferrara apprezza il Benedetto che ha "un'attrazione trasgressiva, un vigore provocatorio e un'aura di sfida al secolo" ma adesso che gli ricorda che "il cristianesimo da gioia, non è un vivere sempre e solo contro" mostra la sua difficoltà a capirlo.
Io voglio bene a Giuliano Ferrara.
Perché ama più la verità di ciò che crede di aver già capito e quindi della propria opinione.
Anche a me, a tratti, il libro è parso malinconico. E' la malinconia di chi ha provato e riprovato, da teologo, da vescovo, da cardinale,da Papa, a convocare gli uomini, sazi e disperati, intorno alla mensa del logos e ha sperimentato, più e più volte, l'inanità del suo invito. E li vede, quindi, sempre più sperduti ed infelici. Il Papa è triste per noi e per l'umano che vive anche in lui. La malinconia non è una brutta cosa. Diceva Don Giussani che è l'opposto della disperazione. E' il segno grande di un'incompiutezza legata alla nostra comune condizione, il riconoscimento che siamo fatti per l'Infinito, continuamente negato dalla nostra esperienza nel tempo. E' il segno che ci ricorda sempre il nostro bisogno di Dio.
Parlando della preghiera Benedetto si definisce un mendicante, come ogni uomo. Forse a Ferrara manca questa mendicanza; quella che l'Innominato gridò nella sua notte: "Dio, se ci sei, rivelati a me". Sta comunque sulla soglia, "in limine". Non si costruisce idoli e surrogati e chiama Benedetto "maestro". E prova a vivere e a pensare "come se Dio ci fosse". Avercene.
Condivido le parole di Fabiola. Ho conosciuto Giuliano Ferrara, è una persona intellettualmente onesta, amante della verità: un bravo giornalista e prima ancora una persona perbene.
Ma è davvero triste il libro?? Davvero gli uomini hanno respinto l'invito del Papa? Nel libro ci sono tanti esempi di gente comune che l'apprezza, ci sono storie di dialoghi fecondi con altre confessioni e altre religioni, c'è la visione di un cristianesimo che dal basso prende nuova forza.
Non so, non è un libro "trionfale" ma non è triste.
Ciao Raffaella,
ti segnalo qst post che riassume in maniera molto intelligente e ironica tutta la discussione di questi giorni circa la questione condom:
http://deliberoarbitrio.splinder.com/post/23660406#comment
Antonio
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