lunedì 21 dicembre 2009

Facciamo tesoro delle parole del Papa sul perdono e la riconciliazione e del ricordo della visita allo Yad Vashem


Cari amici, si avvicina il Natale e penso che dobbiamo fare tesoro nei nostri cuori delle parole del Papa sul perdono, il pentimento, la riconciliazione e la pace.
Molti di noi sono amareggiati per le polemiche di questi ultimi giorni, ma non lasciamoci rovinare questi giorni di festa e ricordiamoci delle parole del Santo Padre.
Sappiamo che Benedetto XVI tiene molto alla visita in sinagoga. Sappiamo anche che essa e' stata confermata nel primo pomeriggio. Confidiamo quindi nella saggezza e nella grande bonta' del Papa e preghiamo affinche' in tutti prevalga la serenita' di giudizio e l'amicizia
.
Rileggiamo quindi quanto detto da Benedetto XVI sulla sua visita allo Yad Vashem:

"La visita a Yad Vashem ha significato un incontro sconvolgente con la crudeltà della colpa umana, con l’odio di un’ideologia accecata che, senza alcuna giustificazione, ha consegnato milioni di persone umane alla morte e che con ciò, in ultima analisi, ha voluto cacciare dal mondo anche Dio, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe e il Dio di Gesù Cristo. Così questo è in primo luogo un monumento commemorativo contro l’odio, un richiamo accorato alla purificazione e al perdono, all’amore.
Proprio questo monumento alla colpa umana ha reso poi tanto più importante la visita ai luoghi della memoria della fede e ha fatto percepire la loro inalterata attualità".

Parole chiare e forti. Penso che nessuno avrebbe potuto esprimersi meglio.
R.

7 commenti:

gemma ha detto...

si, credo che noi per prime proprio qui, dovremmo cercare di frenare le nostre reazioni emotive, le stesse che denigriamo negli altri che a loro volta esprimono risentimento per altri motivi, credendo anche loro di essere nel giusto. Riproponiamoci almeno di smorzare i toni, di pensare quattro volte prima di mettere mano alla tastiera, e di andare alle fonti, senza fidarci di come le notizie ci vengono raccontate e pilotate. Questo non significa rinunciare alle nostre idee e a supportare ciò che riteniamo possa essere più vicino alla giusta interpretazione degli eventi, ma riproponiamoci di farlo con serenità, preservando così anche la sensibilità delle persone più fragili che frequentano il blog.
Mi unisco alla tua speranza che la visita sia possibile, come nelle intenzioni del Santo Padre, e prego perchè ciò possa avvenire, per tutte le persone di buona volontà, quelle che operano per unire nella diversità e per ricucire i vecchi contrasti, mai per rinfocolare o dividere

Raffaella ha detto...

Grazie, Gemma, per questo commento e per la segnalazioni di tante fonti importanti.
:)
R.

mariateresa ha detto...

sì, contiamo sempre fino a 100, ha ragione Gemma, anche per un semplice motivo di igiene mentale: diverse volte certe arrabbiature potevamo risparmiarcele perchè, in succo, tutto si è svaporato da solo.Guardate che questa raccomandazione me la faccio da sola e me la indirizzo. Preghiamo per il felice esito della visita e confidiamo negli uomini di buona volontà che non mancano.Quanto a papa Benedetto tutto il nostro affetto e il nostro sostegno.

laura ha detto...

Grazie per l'invito alla riconciliazione e al perdono. é questa al volontà del Vicario di Cristo

euge ha detto...

Care gemma e Raffaella condivido il vostro proposito. Io stessa in un altro post, ho parlato di pugnalata al cuore ogni volta che sento offese, critiche non motivate e tantissime cattiverie anche di cattivo gusto sul nostro Pontefice. Evidentemente, molti, come abbiamo detto già in altre occasioni, neanche lontanamente considerano il fatto che molte persone possano voler bene a Benedetto XVI e non solo a parole. Molte reazioni sono dettate anche da quella voglia irrefrenebile di difendere da ingiurie e falsità qualcuno che ti è veramente caro. Non sò se riuscite a comprendere quello che voglio dire. Molto spesso, le tastiere partono da sole perchè è talmente alto il limite di sopportazione che ciò diventa inevitabile come credo che si inevitabile, manifestare il nostro affetto per il nostro Papa.
Siamo esseri umani purtroppo non siamo dei santi........ Ma per amore di Benedetto XVI, cerchiamo di sopportare con pazienza.
Comunque, detto questo vi sembra che pretendere un pò più di rispetto sia così strano?
Un abbraccio care amiche.

massimo ha detto...

Il Talmud insegna che "chiunque salva una vita è considerato dalla Scrittura come se avesse salvato il mondo intero". Pio XII ha adempiuto questo detto più di ogni altro leader del secolo XX, quando fu in gioco la sorte dell'ebraismo europeo. Nessun altro papa è stato così largamente apprezzato dagli ebrei, ed essi non si sbagliarono. La loro gratitudine, come quella dell'intera generazione dei sopravvissuti all'Olocausto, attesta che Pio XII fu genuinamente e profondamente un Giusto fra le Nazioni. (Rabbino David G.Dalin, Pius XII and the Jews. A defense, in "The weekly Standard", vol.6, n.23, New York, 26-2-2001)

euge ha detto...

Cara amiche ho fatto il possibile..... ma dopo l'uscita di lombardi non posso astenermi dal dire la mia.
Quando è troppo è troppo.
Scusatemi....