sabato 12 dicembre 2009

Germania, la Chiesa Ortodossa Russa rifiuta ogni contatto con Margot Kaessmann: non è "successore degli apostoli" (Agi)

La Chiesa ortodossa russa rifiuta ogni contatto con la "papessa" protestante Margot Kaessmann, eletta il 28 ottobre scorso alla presidenza del consiglio delle Chiese evangeliche tedesche. Lo annuncia in un'intervista al settimanale 'Der Spiegel' il braccio destro del patriarca russo Kirill, l'arcivescovo Ilarion, secondo il quale "una donna non puo' essere il successore degli apostoli".

La notizia ci era stata anticipata dalla nostra Eufemia e ora trova conferma ufficiale.
R.

16 commenti:

guglielmo ha detto...

Germanica? :)

SERAPHICUS ha detto...

Si, è ufficiale. Dopo le ritrattazioni parziali da parte di esponenti della chiesa di Mosca in novembre (la prima volta che si parlava di "problemi" della chiesa russa con la vescovessa protestante, 12/11/2009) sembra che ora il patriarca in persona abbia preso una decisione: un patriarca non può sedere accanto a una "vescovessa"; dunque: se di dialogo si tratterà in futuro, non sarà un "dialogo" "alla pari". Direi che questo significa un'ulteriore passo verso la fine di una storia.

Raffaella ha detto...

Ma che scrivo?
E poi convinta!!! :))
R.

Raffaella ha detto...

Penso sia la fine del dialogo di abbracci e pacche sulle spalle.
Trovo sia importante mettere tutte le carte in tavola da subito.
Anche questa e' trasparenza!
R.

SERAPHICUS ha detto...

Direi piuttosto che si tratta della fine visibile della storia del protestantesimo tedesco, la fine della stessa chiesa protestante.

Anonimo ha detto...

La dimostrazione che il protestantesimo è ateismo cristiano....e che il Patriarca non riconoscendo la successione apostolica della tedesca incomincia a ragionare in termini ecumenici...Io sono Andrea! Lui è Pietro!
Viva Benedetto XVI!
Matteo Dellanoce

Anonimo ha detto...

Secondo la Faz anche i cattolici hanno qualche problema (e meno male che la colpa non è dei preservativi o del caso Williamson, ma solo del celibato). Eufemia
FAZ: CHIESA IN CRISI, FUGA FEDELI E SOLO 93 VOCAZIONI NEL 2008 =
(AGI) - Berlino, 12 dic. - La crisi della Chiesa cattolica
tedesca, con una fuga record di fedeli ed appena 93 ordinazioni
sacerdotali nel 2008, preoccupa il quotidiano conservatore
'Frankfurter Allgemeine Zeitung', che dedica al fenomeno un
lungo editoriale di prima pagina. La 'Faz' scrive che "lo
scorso anno 123mila cattolici hanno voltato le spalle alla loro
Chiesa, il numero piu' altro dal 2003, mentre il numero di
ordinazioni sacerdotali e' sceso per la prima volta in Germania
sotto quota 100". La fuga dei credenti dalle Chiese di
appartenenza riguarda in maniera analoga anche le Chiese
protestanti, poiche' in questo modo e' possibile evitare la
trattenuta dell'8 per mille. I media tedeschi sottolineano da
tempo che il fenomeno si e' aggravato con il sopraggiungere
della crisi economica, poiche' pur di conservare in tasca
alcune centinaia di euro all'anno, sempre piu' tedeschi si
recano in tribunale, dove con una semplice dichiarazione si
puo' chiedere l'uscita dalla Chiesa di appartenenza ed
annullare immediatamente la trattenuta mensile sullo stipendio
dell'8 per mille. La 'Faz' sottolinea tuttavia che la Chiesa
cattolica deve anche fronteggiare il fenomeno
dell'invecchiamento dei suoi fedeli e dei suoi ministri,
poiche' "l'eta' media del clero e di chi assiste ai servizi
religiosi supera di molto la sessantina". Il giornale mette in
evidenza il fatto che la mancanza di vocazioni e' ancora piu'
allarmante a fronte dell'ottima remunerazione offerta ai
sacerdoti. "In Germania un prete viene retribuito come un
professore universitario", scrive la 'Faz', mentre "in Francia
un vescovo non e' in grado di versare ai suoi sacerdoti nemmeno
il salario minimo". Il quotidiano di Francoforte avanza
l'ipotesi che sia soprattutto il celibato dei preti alla base
del bassissimo numero delle vocazioni e si chiede se sia ancora
attuale la prassi del celibato, con la conseguenza che "la
mancanza di sacerdoti e' cosi' acuta che i fedeli non riescono
piu' a ricevere un sacramento come l'eucarestia o possono farlo
solo in modo irregolare". Ad occuparsi di oltre 25 milioni di
cattolici ci sono attualmente in Germania poco piu' di 12mila
sacerdoti, di cui circa 1500 stranieri, provenienti soprattutto
dalla Polonia e dall'India. (AGI)

un passante ha detto...

e nelle chiese protestanti, dove il motivo del calo delle vocazioni non è evidentemente il celibato, la cosa come viene spiegata? O è materia che non fa notizia, visto che la "papessa" non è il papa medioevale? E poi, la vocazione, o c'è o non c'è...Non è che perchè ti puoi sposare, senti improvvisamente la chiamata del Signore... Se così stessero le cose, mi verrebbe da pensare che alla base della scelta di vita sacerdotale non ci sarebbe più la vocazione, ma un'alternativa impiegatizia. Mah, a volte mi stupisco dello scarso raziocinio di chi confeziona certe analisi. Da non credente, mi fa ancora più rabbrividire l'idea che la vocazione sia in calo perchè da sacerdote non si può fare ciò che fanno fedeli laici impegnati e l'idea mi rende ancora più incredulo. Si dica chiaramente che le vocazioni non ci sono perchè manca la fede e la fede manca non perchè la chiesa bacchetta chi divorzia o abortisce o fa sesso extraconiugale, ma perchè questa è la sfida del terzo millennio che probabilmente investirà tutte le religioni e non solo quella cattolica.
Alla fine, per contingenza, il celibato finirà probabilmente per essere abolito, ma la vocazione, la chiamata al sacerdozio, sono tutti concetti che se perdono di sacralità, perdono anche di autorevolezza, non hanno più alcun senso e contribuiscono a rendere inverosimile qualunque messaggio spirituale. Sarò egoista, (ma i "figli" spesso lo sono, anche quelli spirituali), ma come può essere mediatore tra me e il soprannaturale, il creatore, lo Spirito Santo, uno che non sa rinunciare alla parte materiale della vita?
PS E delle vocazioni dei lefebvriani in Germania si sa qualcosa?

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Un sacerdote "vocato", tipo padre Pio, il curato d'Ars e altri che tutti noi abbiamo incontrato una volta nella vita (così almeno spero) fa per diecimila sacerdoti poco motivati o che hanno dimenticato qual è la loro vocazione.

incontentabile ha detto...

credevo che i protestanti per primi rifiutassero il concetto di successione apostolica, come del resto rifiutano il concetto di Chiesa come comunione dei santi e corpo mistico di Cristo. Ora invece scimmiottanto la Chiesa Cattolica con la "papessa"?
La posizione degli ortodossi, tra l'altro, mi pare quasi ovvia, ma forse sono io che non ho capito qualcosa...

Anonimo ha detto...

A parte i problemi che potrebbero sorgere da un eventuale nepotismo e che gli ortodossi hanno in parte risolto con il celibato vescovile, ma che fare dei preti divorziati?
E comunque non è che venendo incontro alle più svariate esigenze, le vocazioni aumentino nel mondo occidentale. Però gli evangelici sono capaci di attirare masse di poveri di mezzi e di spirito. Eufemia

Anonimo ha detto...

Tanto per dire qualcosa, ma Kung e la Merkel esterneranno ai russi la loro costernazione e, se questi non daranno assicurazioni, rinunceranno al gas? Eufemia

Anonimo ha detto...

Scusate, c'e' qualcosa che mi sfugge nel ragionamento teologico degli ortodossi: Se per caso il Presidente fosse stato un uomo, sarebbe stato inserito nella successione apostolica? Devo essere rimasto parecchio indietro, perche' finora pensavo che non c'era vero sacramento dell'ordine tra i Protestanti. Quindi neanche prima di questa donna gli Ortodossi avrebbero dovuto sedersi a tale tavolo. O e' davvero solo misoginia? Un saluto a tutti!

Anonimo ha detto...

Se si volesse intraprendere una trattativa per il riconoscimento dei presbiteri protestanti, l'inclusione del "sacerdozio" e "espiscopato" femminile sembra rendere tutto molto difficile.Potrebbe sembrare misoginia laddove mi sembra che siano i protestanti a voler svuotare il ruolo del sacerdote e vescovo per dargli solo un significato burocratico. Si alla funzione e non al sacramento.Eufemia

Anonimo ha detto...

se è vero che gli ortodossi han detto che la vescovessa non è successore degli apostoli solo perché donna mi pare abbian preso un abbalio, perché nemmeno il predecessore (maschio) della vescovessa era successore degli apostoli. Al di là di questo non si può che lodare la coraggiosa testimonianza degli ortodossi. Fino a pochi anni fa anche i cattolici parlavano così; poi tutto è cambiato.

bserra ha detto...

Anche io ho sempre saputo che la successione apostolica non è più valida per le chiese protestanti. Lo era (forse) per la comunione Anglicana prima che fosse concessa l'ordinazione anche alle donne.
Comunque l'espressione "rifiuta ogni contatto" non mi trova d'accordo (mi piacerebbe leggere l'originale dell'intervista). Ci vuole comunque dialogo e pazienza....

Benedetto