domenica 3 gennaio 2010

Il Papa perdona Susanna Maiolo...senza gesti eclatanti e mediatici. Il commento (riduttivo e deludente) di Renato Farina


UNA DONNA AGGREDISCE IL PAPA IN SAN PIETRO ALL'INIZIO DELLA MESSA DI NATALE: LO SPECIALE DEL BLOG

Leggiamo e poi commentiamo (sono leggermente imbufalita):

Clicca qui per leggere l'articolo di Renato Farina per "Il Giornale"

Francamemte, cari amici, sono stanca, stanca, stanca...
Anche i commentatori come Farina, che pure vuole bene al Papa, non riescono a scrivere un articolo senza paragonare Benedetto XVI al suo predecessore.
I giornalisti si dividono in due categorie: quelli che usano Giovanni Paolo II per contrapporlo a Benedetto XVI nel tentativo di disprezzare quest'ultimo e coloro che vogliono difendere Papa Ratzinger, ma cedono comunque al confronto. E' un circolo vizioso che, dopo cinque anni, va interrotto.
In mezzo alle due fazioni ci sono pero', per fortuna, eccellenti commentatori che parlano di Papa Benedetto senza cadere continuamente nella tentazione del richiamo per contrapposizione.
Ogni Pontefice, grazie a Dio, e' unico e diverso da tutti gli altri.
Non mi piace affatto la definizione di "Papa minimo" perche' la trovo gravemente offensiva verso un Pontefiche che, in un solo anno (il 2009) ha cambiato, PRATICAMENTE DA SOLO, il volto della Chiesa Cattolica o, meglio, e' riuscito a riportarla dentro il seminato.
Domanda aggressiva e provocatoria: perche' non si parla mai della strenua lotta di Benedetto XVI contro la pedofilia di cui sono macchiati alcuni membri del clero?
Perche' non si parla mai di Piazza San Pietro stracolma?
Ciascuno trovi in se' la risposta...
Personalmente ho sentito solo apprezzamenti e lodi per il comportamento del Papa che non ha sfruttato mediaticamente l'incidente di Natale.
Sarebbe stato cosi' facile...pensate alla folla immensa radunata per l'Angelus di due giorni fa. Sarebbe stato un giochetto strappare un applauso di consolazione.
Ha avuto piu' e piu' occasioni per parlare dell'accaduto, ma non ha in alcun modo cavalcato la tigre dei mass media.
Solo un cenno, indiretto, nell'Angelus del primo gennaio, non riferibile comunque all'episodio specifico: "In questi giorni ho ricevuto numerosi messaggi augurali: ringrazio tutti con affetto, soprattutto per il dono della preghiera".
Farina ha ragione quando scrive che Benedetto XVI non ha rivendicato "urbi et orbi" la protezione della Vergine e non sembra intenzionato ad andare a Subiato seguito da una schiera di reporter.
Per questo la maggiorparte dei Cattolici gli vuole bene e lo apprezza: egli fa il Papa. Punto!
Il perdono non si esibisce, si concede, senza condizioni e/o esibizioni mediatiche.
Sono passati cinque anni dall'elezione di Benedetto XVI: ormai i confronti sono alimentati esclusivamente dalla penna e dalle telecronache dei vaticanisti e/o dei giornalisti.
Ogni Papa e' unico, irripetibile e straordinario, non certo minimo, espressione che richiama, per contrapposizione, "Pontefici massimi".
Se ne prenda atto una volta per tutte
.
R.

39 commenti:

Anonimo ha detto...

buon anno a tutti.
il dramma è che i detrattori di ratzinger osannano wojtyla e quelli che lo difendono sono ancora troppo legati a gp2 e alla fine la difesa non risulta credibile.
per esaltare il pontificato ratzingeriamo bisognerebbe in effetti parlare di maciel sbattuto fuori dalla chiesa in seguito al venire meno di certe protezioni ecclesiasticamente altolocate.
bisognerebbe parlare della fine dei carnevali e dei balletti in san pietro.
bisognerebbe parlare della fine dei martedì abruzzesi.
insomma ci sarebbe troppo da parlare e non tutti i giornalisti hanno il coraggio di scrivere la verità.
ciao
fabio

Miserere ha detto...

A mio parere, alcuni vogliono il clon di Wojtyla e non riposeranno in pace fino a quando non ce l'avranno!
Quanta assurdità! Dopo cinque anni ancora luoghi comuni e mancanza di conoscenza su Benedetto XVI!
Sono stufa anch'io!!!

Chiara ha detto...

Scusatemi ma voi avete letto articoli in cui si critica il Papa per non avere parlato della Maioli?
Persino Travaglio e Politi hanno in qualche modo elogiato il Papa per essersi rialzato subito e avere riportato l'episodio nella giusta dimensione.
Non ho letto da nessuna parte:"trattasi di un Pastore tedesco, gelido, superficialmente sorridente e in realtà legato alla dottrina più che all’umanità".
Leggo queste assurdità nell'articolo di Farina e ne sono indignata.
Se questi sono gli amici di Papa Benedetto XVI meglio un Politi o un Travaglio.

Maria R. ha detto...

Mah, con che coraggio si puo' scrivere che il paragone sorge "involontariamente"?????
A me pare, da tutto il pezzo, che sia stato volontariamente "coltivato".
Siamo alle solite.... non si è ancora capito che Papi, circostanze, epoche, sono differenti tra loro e quindi, per molti versi, imparagonabili.

Se questa è la stampa che circola, certe volte mi verrebbe voglia di non leggerla piu'! Passi il fatto che ognuno possa commentare come vuole, in nome della santa libertà di pensiero e parola, ma comparare cose diverse è impossibile e questa è una regola di oggettività. Almeno per quel che mi riguarda.
Buona giornata a tutto il blog!

Anonimo ha detto...

il "circolo vizioso" non viene interrotto solo perchè i giornalisti esercitano il loro libero diritto di alimentarlo.
questo perentorio "va interrotto" mi sembra un po' autoritario. ognuno fa i paragoni che vuole.

Raffaella ha detto...

Buona giornata a tutti :)
I giornalisti esercitano il loro diritto di paragonare, io di criticare.
Si puo' sostituire "va" con "andrebbe" ma la sostanza e' sempre quella.
R.

prova ha detto...

Già nel 2006 Farina definì Ratzinger, Papa minimo.
Purtroppo anche i giornalisti che vogliono bene al Papa non capiscono che continuando a paragonarlo al predecessore esasperano gli animi di lettori e fedeli.
Saluti

sonny ha detto...

Buongiorno a tutti. Cara Raffaella, dire che ti traquoto dall'inizio alla fine è dire poco. Il Farina citato oggi, si commenta da solo. Ormai il quotidiano "Il Giornale" va bene per incartare il pesce ( a parte Tornielli e pochi altri). Duole dirlo, ma la lista dei giornaloni adatti ad altri usi, si sta ingrossando velocemente e non sto parlando solo dell'atteggiamento nei riguardi del Papa. I lettori si adeguano, di conseguenza....

Raffaella ha detto...

Ciao Prova, ricordo bene l'articolo.
Gia' allora l'aggettivo "minimo" mi infastidi' e non poco, ma ora non posso accettarlo senza insorgere.
Se nel 2006 fare confronti poteva essere del tutto naturale, se non legittimo, ora da' sui nervi a molti.
Dire che un Papa e' "magno" e l'altro e' "minimo" non e' esattamente un complimento per il secondo, soprattutto se non si spiega bene che cosa si intende dire.
Definire Benedetto XVI "Papa minimo" e' sminuire la portata storica del suo Pontificato.
Pensiamo a che cosa possono pensare molti lettori di fronte all'editoriale di stamattina.
Credo che Farina fosse armato delle migliori intenzioni, ma l'insieme dell'articolo non mi piace per nulla.
Non esistono Papi "magni" e Papi "minimi" perche' tutti i Pontefici sono Vicari di Cristo e, come ogni uomo, sono diversi ed irripetibili.
R.

massimo ha detto...

è anche un enormità dire meglio politi e travaglio.....cerchiamo di non essere ideologici e qualunquisti per favore.
spararla così grossa toglie spessore a qualsiasi cosa,anche quelle giuste obbiettivamente.
forse il mondo della "cultura"(se esiste ancora la possibilità di questa parola) e del giornalismo dovrebbero iniziare un esame di coscienza,magari cercando qualche spunto in un discorso pronunciato l'8 dicembre dal Papa......un pò di umiltà(oggi tutti paiono detentori unici della "verità") e autocritica..........
il giornalismo,la cultura,la scienza dovrebbero partire con obiettivi alti,motivazioni profonde......ma a me pare che ormai quasi tutti partano cercando solo facili consensi pubblici,un facile conformismo al politicamente corretto,guadagni mediatici..........

Anonimo ha detto...

francamente a me sembra utopistico sperare che si smetta di fare paragoni. si farebbe prima ad ignorarli.

Anonimo ha detto...

Penso che Farina non si renda conto che questi continui confronti fra Papa Benedetto e GPII vanno a scapito del secondo. Di Papa Wojtyla, in realtà, sta passando un'immagine deformata. Quella di un attore per 27 anni sul soglio di Pietro. Cosa succederà quando il tempo sarà passato e inizierà un'analisi obiettiva del suo pontificato?
Alessia

Anonimo ha detto...

Non ono riuscita afinire di leggere l'articolo. Stavo dicendo un fiume di parolacce......

Anonimo ha detto...

Raffa, in ogni caso penso che "minimo" in Farina non vada letto nell'accezione negativa. Io lo interpreto come minimalista nei gesti. In effetti, il nostro Papa non vuole mettersi in mostra con gesti eclatanti, immediatamente fruibili e interpretabili. Ce lo sta ripetendo da 5 anni. La sua arma è la parola che usa magistralmente per esaltare Cristo non se stesso, ma ci sono anche gesti anch'essi volti all'esaltazione di Cristo, basta osservarlo quando celebra. La gente lo percepisce e lo segue.
In ogni caso l'articolo di Farina, al di là delle sue reali intenzioni, è pessimo per vari motivi e si presta a essere interpretato malamente.
Alessia

laura ha detto...

la terribile espressione "pastore tedesco gelido" la rinvio al mittnte. Nessuno è più dolce e sensibile di Benedetto XVI. Che possa sprofondare che non Lo ama. Scusatemi, ma non ce la faccio più!

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, anche io penso che minimo sia inteso nel senso di "minimal" nei gesti, ma un aggettivo buttato li', senza spiegazioni, e' piuttosto pericoloso perche' non tutti hanno letto l'articolo del 2006.
Il lettore della domenica vede "minimo", "Pastore tedesco, gelido" e poi "Grande Polacco".
Da notare le maiuscole, non mie ma dell'articolo.
R.

Anonimo ha detto...

pure il conduttore di a sua immagine ha detto che a pranzo con i poveri ci è andato giovanni paolo 2.
non c'è niente fa fare.
i giornalisti e i vaticanisti non amano papa benedetto-

Fabiola ha detto...

Scusate ma quasi tutti i commenti mi sembrano eccessivi.
Quel "minimo" a me sembra bellissimo:addita un uomo, prima che un Papa, che si fa piccolo perché un Altro cresca, un Papa che ci fa guardare a Cristo e alla Chiesa non a se stesso. Il paragone con Giovanni Paolo II è più un'iperbole che altro; ci dice del modo come veniva percepito più che della realtà della sua persona.
Può darsi che io sia deviata da una "simpatia" previa nei confronti di Farina, ma molti commenti mi sembrano segnati da una previa "antipatia". Provate a leggere nel suo libro "Maestri" come racconta l'amicizia tra Karol e Joseph e come chiosa quel "minimo": "Lui si concepisce come Papa minore, forse minimo, per questo grandissimo." Certo Farina, come tutti, non è perfetto, spesso eccessivamente "coinvolto" e un po' sentimentale ma stima infinitamente e vuol bene a Benedetto XVI. Il paragone con Politi e Travaglio è davvero improponibile.

Anonimo ha detto...

solo una domanda:
era proprio necessario che nell'articolo si parlasse di papa incapace di gesti,di pastore tedesco gelido,di reazionario e di insensibile?
era proprio necessario far subire anche questo al papa proprio da un cattolico che poteva usare meglio lo spazio che gli era concesso stamattina?
ciao
fabio

euge ha detto...

Carissimi amici del blog mi rifiuto categoricamente di leggere l'articolo. Tutti dico tutti, si aspettavano un gesto teatrale del pontefice perchè così sono stati abituati per venti anni e più. Spettacolarizzazione di tutto; dal perdono, alla fede alla sofferenza; quest'ultima potata anche all'estreme conseguenze come tutti ricordiamo. Era quasi scontato che i cari amici giornalisti di ogni ordine e grado, si aspettassero già dal giorno dopo che il Papa parlasse di ciò che gli era successo e magari che lo dicesse durante l'Urbi et orbi per poi magari dire : " Ecco il Papa cattivo che ha avuto quello che meritava, ora si lamenta in diretta." Invece, Benedetto XVI sà che certe cose devono rimanere nel segreto del proprio cuore non sulla spettacolarizzazione portata all'eccesso che si costruisce un Pontificato. Se vogliamo dirla tutta credo che neanche Giovanni Paolo II amava la spettacolarizzazione ma, chi gli stava accanto e collaborava con lui sì ed ecco che il Papa in mani esperte diventa un attore; qualcuno lo scambia per un uomo di spettacolo e scorda in maniera inevitabile che il Papa è il Vicario di Cristo. Pazienza, sappiamo che Benedetto XVI lascia la sua impronta anche senza fare spettacolo. Lasciate che parlino ma, ricordate che il veleno quando diventa troppo, soffoca.

Anonimo ha detto...

"Che possa sprofondare che non Lo ama."

che brutta frase...

mariateresa ha detto...

ne abbiamo passate tante, Supereremo anche l'articolo di Farina che non credo avesse l'intenzione di smnuire il nostro Benedetto sul quale, in passato, ha scritto tante cose buone. Non tutte le ciambelle escono col buco e questo articolo è uscito come plumncake. Pazienza.

Diabolicus ha detto...

Forse mariateresa quest'articolo è uscito come cake senza plum...
:-))

euge ha detto...

"Che possa sprofondare che non Lo ama."

che brutta frase...

Davvero?????? Chi dovremmo amare se è lecito per non sprofondare? Giovanni Paolo II? Beh se questa è una frase uscita da un sostenitore convinto di Giovanni Paolo II e non da una persona che non collega la bocca con il cervello prima di parlare, vuol dire che costui non ha capito niente ne dei venti anni e più di Pontifica di Giovanni Paolo II che non insegnava certo questo modo di comportarsi e non capirà mai nulla ne di Benedetto XVI ne di ciò che la religione cristiana insegna. Tutto questo perchè come ho avuto modo di sottolineare in tante occasioni, la figura che si amava di Giovanni Paolo II non era quella di Vicario di Cristo ma di giullare della chiesa.

euge ha detto...

Chido scusa Raffaella per il post un pò duro ma non si possono far passare certe espressioni che sanno di anatema.

Sicuramente, neanche Giovanni Paolo II le passerebbe!
Comunque, se vuoi o se lo ritieni ingiusto, puoi anche cancellarlo.

Anonimo ha detto...

io ho scritto qui solo un paio di volte e per difendere un altro papa "minimo" , Paolo VI, schiacciato tra un papa Buono e uno Magno. Ho amato GP II (essendo cattolico apostolico romano amo comuque il Papa , e vorrei aggiungere anche il mio vescovo e - da lombardo - il mio bistrattato metropolita) ma , sono sincero, mi sono avvicinato a lui solo nella testimonianza della malattia. Detto questo , a 50 anni compiuti, se devo scegliere il mio Papa, quello che veramente mi "prende" non ho nessun dubbio: Benedetto XVI. E spero e prego che mi e ci accompagni a lungo ! Buona domenica a tutti - Riccardo

gemma ha detto...

mamma mia! ma cosa è successo??? Fatemi leggere un pò questo articolo... :D

Anonimo ha detto...

euge, non capisco il senso del tuo commento.
chi ha scritto quel messaggio credo volesse dire "che possa sprofondare chi non lo ama" e credo proprio si riferisse a benedetto XVI.
non capisco però se approvi quella frase.

euge ha detto...

Anonimo non nessun problema a spiegarmi.
Da quanto si evince dall'articolo il Papa minimo è riferito a Benedetto XVI reo di non aver dato spettacolo dell'atto di perdono verso la persona che lo ha aggredito la notte del 24. Nel contesto, ho inteso che quella frase era diretta a tutti quelli che non amano Papa Giovanni Paolo II per questo ho detto che se una persona che ama il predecessore del Papa minimo ( Benedetto ) si rivolge in questo modo stile anatema verso chi in Giovanni Paolo II non ha trovato la sua guida spirituale, evidentemente non ha compreso ne il predecessore ne il successore e non comprenderà mai, il vero significato degli insegnamenti cattolici.
Torno a ribadire un concetto espresso milioni di volta non è la spettacolarità che avvicina la gente alla fede oppure alla chiesa per questo motivo e per altri, io ne sono stata lontana per circa venti anni.

gemma ha detto...

"Lo so e lo dico. Giravano molte critiche tra parroci e fedeli per il silenzio del Papa. Non una parola su che cosa abbia pensato, sulle sue emozioni, se abbia perdonato o no"...

Scusate, ma a me la frase che colpisce più di tutte è questa. Mi viene da chiedermi cosa realmente sia il perdono cristiano e come venga percepito. E' qualcosa che si elargisce pubblicizzandolo, come le elemosine da parte di alcuni, per far vedere quanto si è buoni, magnanimi e comprensivi?
Ormai il grande fratello non è più solo cultura televisiva ma è cultura di vita. Le persone non le giudichiamo più per ciò che hanno dentro, pensando che possano avere sentimenti che non escono dai gesti, giudicandole per la loro storia di essere umani, dandoci peso di ascoltarne le parole. Ci interessa solo l'abito esteriore, la telegenicità, la teatralità, la capacità di coinvolgerci negli sfoghi nel "confessionale", quello che degli altri chi fa opinione ci racconta.
Ancora non si è capito, anche da parte dei parroci, che ad un papa l'applauso non interessa? Un uomo intelligente come Ratzinger (dote che gli riconoscono anche i nemici) crediamo proprio che non arrivi a capire cosa potrebbe procurarglielo? Non importa niente dell'applauso a chi si preoccupa più del giudizio di Dio che di quello degli uomini. E capisco i fedeli, ma che questo sia di difficile comprensione per i parroci..Non lo hanno intuito parroci e fedeli che un papa aggredito, anche se questo, anche se tedesco, freddo, timido, poco comunicativo e teatrale, blal bla bla bla.. nel suo intimo ha perdonato probabilmente un secondo dopo l'aggressione? Abbiamo l'umiltà di ascoltare anche solo qualcuna delle parole dei suoi angelus, omelie, encicliche o siamo talmente indaffarati da aver bisogno dell'immagine televisiva ad effetto a tutti i costi? Dell'abbraccio pubblico tra lui ed una ragazza emotivamente disturbata, alla quale non è poi scontato che troppa mediaticità possa fare ancora più male?
Personalmente, benedico il Signore che sia così, minimal, appunto. Perchè a questo credo si riferisse il minimo cui allude Farina, non certo ad una sua "pochezza". Perchè un papa minimal è ciò di cui sentiva il bisogno una come me, così bisognosa di partire dall'abc dei contenuti.
Vorremmo dire a Farina che capiamo il suo punto di vista ma parroci e fedeli non sono tutti come quelli di sua conoscenza. Saranno una minoranza, ce ne rendiamo conto,ma ce ne sono anche altri. Anche tanti non credenti che ci rinfacciano continuamente la spettacolarizzazione degli eventi di fede. E' giusto che ci sia un'occasione per tutti.
E non sarà un caso che in certi monasteri benedettini in cui si va a cercare risposte di fede e di riconciliazione, il silenzio esteriore regni sovrano e le telecamere non entrino.
Detto questo, credo che Farina certi luoghi comuni sul papa li abbia citati solo per confutarli. Ama molto Giovanni Paolo II e di questo non si può certo fargliene una colpa. Ma in passato mi è capitato di leggere cose molte belle scritte da lui anche su papa Benedetto.

Claudia ha detto...

Ho visto adesso sul sito di Sky il servizio sulla visita di Monsignor George alla Maiolo. Che differenza di profondità e di toni. Stafano Maria Paci santo subito! :-)

gemma ha detto...

che possa sprofondare chi non lo ama

mi pare una frase dettata da un momento di emotività, detta senza convinzione, su cui non mi pare il caso di infierire più di tanto

Anonimo ha detto...

aprite l'articolo del giornale.
c'è scritto che il vaticano conferma lo scoop del giornale.
in verità lo scoop era del tempo.

euge ha detto...

Hai ragione Claudia! :-))))

un passante ha detto...

certo che è strano...qualunque cosa succeda, il papa, quando non deve scusarsi con qualcuno, deve affrettarsi a perdonare, meglio se platealmente.
A lui le scuse non le presenta mai nessuno (e dire che ne fanno di uscite infelici nei suoi confronti) e soprattutto verso di lui difetta molto il perdono, in primis per essere diventato papa (quello proprio in molti non glielo perdonano).

Ps: ma dove sta scritto che essere mediatici e comunicatori è sempre una qualità positiva?Attenzione a cercare a tutti i costi una copia di Giovanni Paolo II, perchè un grande papa che casualmente in fase giovanile si è formato nel teatro, probabilmente è stato evento unico e irripetibile. Non sempre nella storia (e nel presente) i grandi comunicatori che sanno tenere la scena e attrarre il consenso delle folle sono personaggi positivi...

Matz ha detto...

"la figura che si amava di Giovanni Paolo II non era quella di Vicario di Cristo ma di giullare della chiesa"

Beh questa mi sembra una gran brutta espressione, offensiva verso un grande pontefice e grande amico di Benedetto XVI che, ne sono convinto, soffrirebbe molto nel leggerla.

E se provassimo a pensare che sia l'uno che l'altro sono due grandi potentifici che insieme hanno traghettato la Chiesa in tempi difficili?

Concordo sull'opinione negativa sull'articolo di Farina soprattuto quandodice "Pastore Tedesco, gelido": Benedetto non è affatto gelido, gelido è chi lo vede così

euge ha detto...

Caro Matz non ho usato quell'espressione per offendere un Papa come Giovanni Paolo II ma, la visione che è passata alla gente è proprio questa mi dispiace per te. Se leggi bene il mio post uno dei primi credo, vedrai scritto che Papa Giovanni paolo II era ben diverso da quello che il suo enturage voleva far apparire. Peraltro, in varie occasioni,ho condannato questo continuo confronto proprio in rispetto della considerazione e della collaborazione reciproca che c'era fra i due.
Di seguito riporto il periodo che ho indicato:

"Se vogliamo dirla tutta credo che neanche Giovanni Paolo II amava la spettacolarizzazione ma, chi gli stava accanto e collaborava con lui sì ed ecco che il Papa in mani esperte diventa un attore; qualcuno lo scambia per un uomo di spettacolo e scorda in maniera inevitabile che il Papa è il Vicario di Cristo."
In conseguenza a quello che ho scritto nel primo post ecco l'altro periodo:
"la figura che si amava di Giovanni Paolo II non era quella di Vicario di Cristo ma di giullare della chiesa."
Caro Matz purtroppo questa è la triste realtà. Se senti in giro e chiedi alla gente, ti rispondono che di Giovanni Paolo II ricordano le hola con i giovani oppure le celbrazioni spettacolo mai dico mai nessuno che lo ricordi per il contenuto delle encicliche che guarda caso scriveva con il suo unico amico fidato il " cattivone Ratzinger" questa è la verità.
Non mi addossare intenzioni che non ho mai avuro grazie.

Matz ha detto...

Cara euge, sono felice di sapere che la tua intenzione non era di screditare la figura di Giovanni Paolo II. Tuttavia, continuo a trovare l'espressione "giullare della Chiesa" tanto infelice quanto quella di Farina.

Riguardo l'immagine che è passata di GPII, non sono d'accordo su quanto dici. Molti, è vero, si accontentano dello stereotipo del Papa spettacolare, ma sono gli stessi che si accontentano dello stereotipo del Papa gelido in riferimento a Benedetto.

Chi invece (e ce ne sono, anche se poco "reclamizzati"), non si accontenta di questi stereotipi conosce la sia profondità del pontificato di GP II sia la dolcezza di Benedetto.

Forse sarebbe conveniente se abbandonassimo entrambi gli stereotipi e considerassimo senza semplificazioni mediatiche i nostri pontefici, come anche tu stessa suggerisci.

euge ha detto...

Caro matz se in tante occasioni ho difeso entrambi la loro amicizia e la loro collaborazione, non vedo perchè avrei dovuto screditare uno di loro.
Comunque, L'espressione riconosco non è felice ma, come ti ho spiegato non era mia intenzione offendere.
Detto questo, direi che chi dovrebbe smettere di cercare a tutti costi un clone di Giovanni Paolo II, dovrebbe cominciare a comprendere un pò di più Benedetto. Questo dovrebbe partire proprio da chi sta nella chiesa e rinfaccia a Benedetto di non essere come il suo predecessore, ad ogni piè sospinto.